Lavoro stagionale: Torino, ottava edizione di “IoLavoro”

 Venerdì prossimo, 5 marzo 2010, presso il Lingotto Fiere di Torino, si terrà l’ottava edizione di  “IoLavoro”, una due giorni dedicata all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro stagionale durante la prossima estate. Sarà l’occasione per molti giovani e meno giovani di consegnare il proprio curriculum direttamente nelle mani delle aziende; ci saranno infatti tante imprese operanti nel settore del benessere, del turismo e degli alberghi, ragion per cui potrà essere decisamente più facile trovare lavoro come hostess, cuoco, cameriere, estetista, animatore, istruttore sportivo, steward, barman, massaggiatore o fotografo. La raccomandazione per i visitatori alla ricerca di un lavoro è quindi quella di portare con se il curriculum vitae, anche e rigorosamente in più copie, visto che le aziende partecipanti all’evento, raggruppate negli stand in isole, permetteranno di sostenere direttamente in loco il colloquio di lavoro semplicemente acquisendo un ticket di prenotazione presso lo spazio informativo dedicato.

Formazione giovani: a Milano un’Officina per entrare nel mondo del lavoro

 A Milano, in via Pompeo Leoni, è stata ufficialmente inaugurata un’Officina dove i giovani potranno fruire di spazi sia per il lavoro, sia per lo studio; trattasi in tutto e per tutto di un centro di formazione dove si terranno tanti corsi finalizzati sia a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, una volta che i giovani avranno terminato la terza media, sia a far loro acquisire le competenze necessarie per poter entrare nel mondo del lavoro. Per tutto ciò l’Officina, la cui gestione è affidata al Centro Galdus, che al riguardo ha un’esperienza ventennale, è attrezzata con ben tre aule dove si tengono le lezioni, un campo sportivo, le sale informatiche e ben due biblioteche. I corsi spazieranno dalla ristorazione al settore elettrico ed elettronico, ma entro l’anno l’Officina sarà anche “abitabile” visto che attraverso un progetto di housing sociale ci saranno a regime a disposizione ben 230 posti letto.

Donne in maternità: lavoro e vita familiare, un binomio difficile

 Nel nostro Paese la vita non è facile per le donne che vogliono conciliare il lavoro con la famiglia, e spesso quando c’è di mezzo la nascita di un figlio le cose si complicano ancora di più. E’ emblematico il caso di Stefania Boleso, ex lavoratrice alla Red Bull in qualità di responsabile marketing; fatale è stata proprio la maternità, una delle cause principali per cui nel nostro Paese le donne lasciano o sono costrette a lasciare il posto di lavoro. Dopo dieci anni alla Red Bull, ed a seguito del taglio della sua posizione in azienda, per ottimizzare i costi, nel settembre scorso alla lavoratrice è stato tolto un ruolo che ricopriva da anni; Stefania Boleso è stata così relegata ad incarichi inferiori, lontana, anche a livello logistico, da quelle dinamiche lavorative che hanno contribuito a rendere la Red Bull la società che è diventata. E così questa storia, riportata dal Corriere della Sera, è finita con la lavoratrice che, al rientro dalla maternità, ha dovuto gettare la spugna anche a causa di insoddisfazione che ha causato, tra l’altro, una sensibile perdita di peso.

Voucher in Emilia Romagna per i Co.co.pro rimasti senza lavoro

Interessante iniziativa quella della Regione Emilia Romagna che ha deciso di stanziare più di 2 milioni di euro in assegni formativi (voucher) per quei lavoratori a progetto che sono rimasti senza lavoro dopo avere prestato servizio in aziende interessate dalla crisi. Questo per cercare di favorire la loro riqualificazione.

La scadenza di presentazione della domanda è fissata al giorno 1 marzo alle ore 12,00.

Destinatari del provvedimento sono quei collaboratori a progetto che hanno lavorato in aziende con lavoratori dipendenti sospesi con diritto al trattamento di integrazione salariale ordinaria e straordinaria o alla indennità di disoccupazione, comprese quelle aziende che nel 2009 hanno collocato in mobilità i propri dipendenti o quelle i cui dipendenti licenziati godono di ammortizzatori sociali, anche in deroga

Friuli Venezia Giulia: campagna informativa sul lavoro accessorio

 Il lavoro occasionale accessorio può rappresentare un’opportunità sia per chi ha perso il posto di lavoro, e punta ad un reinserimento nel circuito dell’occupazione, sia per i giovani che vogliono fare le prime esperienze lavorative. Questa tipologia di lavoro nel nostro Paese è regolamentata attraverso i “voucher“, ovverosia i buoni lavoro che, sperimentati inizialmente per la vendemmia n agricoltura, possono ora essere utilizzati dai datori di lavoro in molti settori dell’economia. E così in Friuli Venezia Giulia la Regione, anche al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, ha avviato una campagna informativa attraverso tutta una serie di incontri/seminari ai quali è possibile iscriversi direttamente online cliccando qui. Ma chi sono i soggetti interessati ai buoni lavoro? Ebbene, dal lato dell’offerta i soggetti interessati sono gli Enti pubblici, gli enti locali, gli enti senza fini di lucro come ad esempio le associazioni, ma anche le imprese a conduzione familiare, le aziende agricole, i liberi professionisti e le famiglie.

Provincia di Firenze: voucher per neo assunti e giovani ricercatori

 Al fine di aiutare sia le piccole realtà imprenditoriali, sia i neo assunti in azienda ed i giovani ricercatori, in Provincia di Firenze, su proposta dell’assessorato provinciale alla Formazione professionale e al Lavoro, sono stati complessivamente stanziati 280 mila euro circa per finanziare due importanti bandi aventi un forte carattere innovativo ed orientati a far fronte alle ripercussioni negative generate dalla crisi. Uno dei due bandi, in particolare, riguarda l’erogazione di voucher formativi alle imprese del territorio provinciale ai fini del coaching per i neo assunti; la dote per questo bando è pari a 130 mila euro, e prevede a favore del neo assunto l’acquisizione di abilità e di competenze attraverso percorsi di formazione, da parte di Agenzie accreditate sul territorio regionale, con personale esperto. Ogni voucher, ai fini dell’attivazione del coaching personalizzato, è pari a 3.500 euro, e permetterà all’impresa che ha assunto nuove figure in azienda da meno di sei mesi di poter far leva su personale che risulterà più rapidamente inserito nel contesto lavorativo.

Lavoro e vita familiare: Lazio, Bando per la Flexicurity di genere

 Sul Bollettino Ufficiale delle Regione Lazio (BURL) di oggi, sabato 20 febbraio 2010, è stato pubblicato un Avviso Pubblico recante “Interventi in impresa volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa in un’ottica di flexicurity“. A darne notizia è stata Alessandra Tibaldi, assessore regionale al Lavoro, alle Pari opportunità ed alle Politiche giovanili, la quale ha presentato il relativo Bando sulla “Flexicurity di genere” che ha una dote pari a ben 9,5 milioni di euro. La misura è finalizzata a garantire sul territorio laziale, a favore dei lavoratori, in primis le donne, una migliore conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa; al Bando, attraverso la presentazione di progetti con tale finalità, possono accedere i datori di lavoro del settore privato, sia singolarmente, sia in forma associata ed anche attraverso un partenariato con gli Enti pubblici.

Ricerca lavoro: intelligenza e successo non sempre vanno d’accordo

 Nella vita, per avere successo in ambito lavorativo, non sempre una spiccata intelligenza permette di trovare un’occupazione in linea con le proprie capacità. La causa di tutto ciò non è legata solo al fatto che magari ci sono poche opportunità lavorative, ma è strettamente correlata alla ragione per cui chi ha un elevato quoziente intellettivo non è sempre in grado di spendere le proprie capacità sul mercato del lavoro in maniera ottimale. Questo significa, ad esempio, che si può essere dei veri e propri geni nel campo della matematica, dell’arte o della scienza, ma poi oltre ad un quoziente intellettivo elevato conta anche la capacità di sapersi, ad esempio, relazionare con gli altri, o saper gestire situazioni critiche ed inaspettate. Molto spesso, infatti, coloro che hanno un’intelligenza spiccata sono le persone più chiuse, mentre  magari chi ha un QI più basso è più aperto non solo al dialogo ed alle relazioni sociali ma, conscio dei propri limiti, riesce nelle situazioni critiche a gestire meglio la situazione ed a trovare le soluzioni migliori.

Provincia di Torino: lavoratori svantaggiati, voucher per servizi alla persona

 A Torino la Provincia ha annunciato la messa a punto di un Bando finalizzato all’assegnazione alle persone svantaggiate di voucher per i servizi alla persona, e per un importo massimo di mille euro mensili, da erogare per un tempo pari ad un anno e con possibilità di proroga per altri dodici mesi. La misura è destinata, ad esempio, a persone in difficoltà o in potenziali condizioni di disagio e di bisogno come le donne che, avendo la responsabilità di cura di un familiare, devono ad esempio occuparsi di malati, figli piccoli, disabili o anziani. Ma al voucher, avendo tutti i requisiti richiesti dal Bando, possono anche accedere quelle persone che sono in cerca di lavoro o sono occupate ma rischiano di perdere il posto; il tutto a patto che l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superi il livello dei 40 mila euro. Il voucher viene erogato su richiesta direttamente dal Centro per l’Impiego di competenza per territorio; contestualmente la persona svantaggiata verrà inserita in un percorso finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro.

Occupazione femminile: bassa crescita nelle regioni meridionali

 In Italia l’occupazione femminile negli ultimi anni è aumentata, ma ciò nonostante il nostro Paese rimane agli ultimi posti in Europa; inoltre, la crescita del lavoro femminile non è omogenea su tutto il territorio nazionale, ma presenta livelli di espansione elevati al Nord e nel Centro Italia, mentre al Sud le donne continuano a fatica a trovare un’occupazione. Nel dettaglio, dal 1993 e fino allo scorso anno, l’occupazione femminile è aumentata di quasi 1,8 milioni di unità, ma per ogni dieci donne occupate solo una è una lavoratrice del Sud. A mettere in evidenza questa criticità, durante una audizione in Commissione lavoro al Senato, è stato il direttore centrale dell’Istat Linda Laura Sabbadini, a conferma di come la donna nel nostro Paese, oltre a subire spesso delle discriminazioni, risulta essere altresì svantaggiata a livello territoriale.

Formazione e lavoro: Toscana, pronti i voucher aziendali

 C’è tempo fino al prossimo 8 marzo 2010 per presentare in Toscana la domanda di accesso ai voucher aziendali, uno strumento di formazione-lavoro per le imprese che puntano a riqualificare ed a migliorare la formazione professionale e le competenze dei propri dipendenti. La misura rientra nell’ambito di un avviso recante “Percorsi formativi individuali nell’ambito di imprese mediante l’assegnazione di voucher aziendali“, la cui pubblicazione è avvenuta nello scorso mese di dicembre. La dote associata a questo intervento dell’Amministrazione regionale è pari a poco più di 1,5 milioni di euro,  con la possibilità stavolta di utilizzare i voucher aziendali non solo per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti, ma anche dei lavoratori atipici come ad esempio quelli con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, i lavoratori con un contratto di lavoro a tempo determinato, quelli in mobilità o in cassa integrazione, ma anche i titolari di micro e piccole imprese del comparto dell’artigianato.

Lavoratori creativi: a Milano tiene l’occupazione ma aumenta lo stress

 Milano nel nostro Paese è la patria dell’economia creativa, ma negli ultimi due anni, quelli della crisi, anche in questo settore qualcosa è cambiato, a partire dagli stili di vita condotti dai professionisti del comparto. A rilevarlo è la Camera di Commercio di Milano in base ad un sondaggio condotto su un campione di circa 1700 soggetti che rappresentano la categoria dei professionisti della comunicazione e dei servizi culturali nel capoluogo lombardo. Nel dettaglio, uno dei dati più importanti emersi è quello relativo all’occupazione, che regge nonostante la difficile congiuntura; ma a fronte del mantenimento del posto di lavoro, per sei soggetti interpellati su dieci aumenta lo stress e per ben tre su quattro si è dovuto fare i conti con un calo di fatturato.