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Come diventare gestore di una rivendita di tabacchi

 Oggi vogliamo parlare di un lavoro molto antico e ancora oggi molto redditizio. Se vi interessa il settore del commercio e volete scommettere su un prodotto sicuro, potete affidarvi ai Monopoli di Stato aprendo un tabacchi. Una tabaccheria ancora oggi è una attività che permette buoni guadagni a chi la gestisce, perché, anche se se ne trovano numerose in città, il loro numero non è illimitato. Per diventare gestore di una rivendita di tabacchi occorre infatti avere una licenza che viene rilasciata dai Monopoli di Stato, i quali decidono anche il numero totale delle rivendite apribili. 

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In questo post vogliamo quindi capire meglio come diventare gestore di una rivendita di tabacchi e quali sono gli step burocratici da compiere per ottenere la licenza. Per svolgere questa attività bisogna infatti seguire un particolare iter burocratico che è fisso su tutto il territorio nazionale.

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Come diventare gestore di una rivendita di tabacchi

Per aprire una rivendita di tabacchi la prima cosa da fare è ottenere la licenza da parte dei Monopoli di Stato. Per questo motivo è necessario inviare, ogni anno, in genere tra il mese di gennaio e il mese di marzo, un richiesta scritta della concessione all’autorità competente, l’AAMS, ovvero l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, un cui distaccamento si trova in ogni ufficio regionale. Dovete quindi individuare l’indirizzo specifico della vostra regione.

In questa richiesta dovrete inserire tutti i dati personali del richiedente, come i dati anagrafici, che contempleranno non solo il nome, il cognome e l’indirizzo di residenza, l’anno e il giorno di nascita, ma anche alcune informazioni sul titolo di studio. Inoltre dovrete inserire anche alcuni dati relativi all’ubicazione della tabaccheria.

Questa richiesta può avere un esito positivo o negativo. In genere i tempi di risposta non sono molto lunghi e un primo esito viene comunicato entro il mese di aprile. Il numero delle rivendite di tabacchi apribili in un determinato comune dipende dal numero di abitanti del comune stesso. Qualora gli abitanti non siano sufficienti, le richiesta avrà un esito negativo. La richiesta potrebbe essere rifiutata anche per omissioni o inesattezze nella compilazione.

In caso di esito positivo, invece, l’aspirante gestore verrà convocato tramite raccomandata a partecipare ad una sorta di gara di appalto per l’assegnazione della licenza, che sarà quindi comunicata. Coloro che riceveranno una comunicazione positiva entro dieci giorni lavoratori dovranno avere a disposizione tutta la documentazione per l’apertura della Partita IVA.

Nei comuni con più di 30 mila abitanti e nei capoluoghi di provincia l’assegnazione delle licenze per le rivendite di tabacchi avviene attraverso un’asta pubblica, mentre nei comuni con meno di 30 mila abitanti si indice un concorso privato e in genere vengono favoriti, in caso di parità, richiedenti che dimostrino di essere invalidi o vedove di guerra, invalidi con invalidità dichiarata superiore al 40 per cento e persone con più familiari a carico.

Una rivendita di tabacchi si può però anche aprire acquistando una licenza già ottenuta da qualcun altro. In questo caso è necessario effettuare il passaggio di proprietà alla presenza di un notaio.

 

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