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Corsi Fondo sociale europeo: la formazione in Emilia-Romagna

 Grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, nella Regione Emilia-Romagna alla fine scorso anno sono state impegnati quasi 340 milioni di euro che hanno permesso a ben 86.113 persone di partecipare ai corsi. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel far presente come di questi quasi il 45% dei partecipanti ai corsi sono state donne, mentre in termini occupazionali il 25,2% che ha partecipato non aveva al momento del corso un lavoro. Inoltre, nell’ambito delle politiche attive per il lavoro, quasi l’83% dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali è stato preso in carico dai Centri per l’impiego. Dal 2000 ad oggi, pur tuttavia, le risorse a disposizione della Regione Emilia Romagna dal Fondo sociale europeo sono diminuite del 40%; a fronte infatti dei 1,33 miliardi di euro del periodo di Programmazione 2000- 2006, a valere sul 2007 – 2013 i fondi sono pari ad 806 milioni di euro, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha dovuto necessariamente attuare una revisione strategica delle priorità ai fini dell’utilizzo delle risorse.

Questo comunque sulla Programmazione 2007 – 2013 non ha creato penalizzazioni a favore di chi a livello lavorativo si è trovato in difficoltà. Secondo i dati comunicati dal Comitato di sorveglianza, ad accedere ai fondi per il 23% sono stati i migranti, la quota più rilevante, ed a seguire i disabili con il 20% a conferma che lo strumento ha permesso e sta permettendo di aiutare le persone potenzialmente più vulnerabili.

I dati per fascia d’età indicano inoltre come quasi sette destinatari su dieci che hanno partecipato ai corsi abbiano un’età compresa tra i 25 ed i 55 anni; gli over 55 si sono attestati al 4% ma sono comunque cresciuti di un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Sul territorio regionale, inoltre, grazie al “Piano di politiche attive“, ogni lavoratore licenziato o sospeso non rimane mai solo visto che viene contattato e preso in carico dai Centri per l’impiego al fine di permettergli, anche con percorsi formativi e di orientamento, di potersi reinserire nel mondo del lavoro.

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