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Deficit professionale tra gli amministratori di condominio

 E’ una professione che negli ultimi tempi ha subito alcune importanti novità, che hanno portato numerosi liberi professionisti ad abbracciarne le caratteristiche occupazionali. Eppure, quella di amministratore di condominio, è una carica che gli italiani non sembrano essere più in grado di ricoprire con un numero soddisfacente, almeno stando a quanto affermato recentemente dalle rappresentanze di settore, preoccupate per l’emersione di un deficit professionale che potrebbe mettere in crisi il segmento.

Secondo quanto afferma l’Anammi (l’Associazione nazionale degli amministratori di immobili), infatti, sulla base degli ultimi dati ufficiali relativi al settore condominiale, si starebbe allargando rapidamente la forbice tra la domanda e l’offerta di professionalità all’interno del comparto dell’amministrazione delle proprietà immobiliari abitative.

Gli ultimi dati ufficiali statistici consolidati, comunicati dal Ministero dell’Economia, riportano infatti come gli edifici amministrati in condominio siano oggi più di un milione, ma solamente poco più di 330 mila sia seguito da un amministratore, che nel 70% delle ipotesi si limiti a un solo condominio, rappresentato da quello di residenza. Insomma, in termini più chiari, ben due terzi dei condomini sarebbe sprovviso di amministratore, e una buona parte di quelli che hanno un amministratore, hanno tale figura professionale ricoperta da uno degli inquilini dello stabile.

“Numeri che fanno pensare a un vero e proprio deficit di professionisti del condominio” – ha dichiarato in proposito il presidente dell’Anammi, Giuseppe Bica. “Se infatti mettiamo insieme gli iscritti alle principali associazioni italiane, arriviamo a circa 30 mila amministratori” – ha poi proseguito il presidente – “In tempi di crisi, tutto ciò significa che c’è spazio per creare nuova occupazione, sia tra i giovani che tra coloro che vogliono inventarsi un percorso lavorativo”.

Un’opportunità professionale, pertanto, che potrebbe riservare qualche gradita sorpresa a chi si accinge ad entrare in questo comparto occupazionale, non certo di facile analisi.

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