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Fac simile lettera di dimissioni

 Cambiare lavoro è un momento molto delicato, che permetterà al lavoratore di cambiare la propria attività professionale. Ogni lavoratore ha infatti la facoltà di recedere dal contratto di lavoro stipulato con il datore di lavoro, trasmettendogli una lettera di dimissioni scritta in forma libera. Pertanto, se la vostra intenzione è quella di cambiare lavoro, è necessario compilare attentamente una comunicazione scritta, indirizzandola all’Ufficio delle Risorse Umane della propria azienda.

In seguito al d.l. 122/08, che ha abrogato la precedente l. 188/07, l’invio delle dimissioni volontarie avverrà attraverso una comunicazione libera al proprio datore di lavoro, e non attraverso la compilazione esclusiva dei modelli ministeriali, o attraverso la procedura telematica. Sarà invece sufficiente una comunicazione diretta al proprio datore di lavoro, con sottoscrizione in calce.

Come conseguenza a quanto sopra, il testo della comunicazione scritta può essere liberamente stabilito, pur essendo necessario chiarificare l’intento di avanzare le proprie dimissioni, con presenza o meno del preavviso stabilito dalle norme che regolano il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sottoscritto al momento dell’assunzione.

LETTERA DI DIMISSIONI LAVORO

Il testo può pertanto essere liberamente modellato sul seguente:

Oggetto: dimissioni volontarie

“Il sottoscritto [NOME E COGNOME], nato a [—], codice fiscale […], dipendente di questa azienda dal [DATA DI ASSUNZIONE], con la qualifica di [—], rassegna le proprie dimissioni con decorrenza [DATA], nel rispetto del termine di preavviso stabilito dalle norme CCNL”.

Nel caso in cui il lavoratore non riesca a rispettare il termine di preavviso indicato dalle norme del Contratto Collettivo Nazionale, è bene prendere un preventivo accordo con l’Ufficio delle Risorse Umane. Il mancato rispetto del termine, senza un’intesa sostanziale che deroghi allo stesso, può infatti comportare l’inadempienza del lavoratore e, di qui, la possibilità che l’azienda possa richiedere un risarcimento del pregiudizio sofferto (determinato dall’impossibilità di gestire al meglio il passaggio di consegne verso un nuovo dipendente).

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