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Lavorare in Islanda – Come aprire un’attività

 L’Islanda non è una terra sono infinitamente bella dal punto di vista naturalistico, ma anche un luogo in cui trasferirsi se si cerca lavoro. Questa nazione, infatti, si sta sempre più aprendo alle rotte del turismo internazionale, ragione per cui può essere presa in considerazione da chi, spinto anche da un viscerale amore per i climi e i paesaggi nordici, cerca opportunità per vivere e trasferirsi all’estero. Il settore turistico, ad esempio, riserva ancore numerose possibilità a chi volesse intraprendere una attività di tipo imprenditoriale insediando un proprio business. 

Lavorare in Islanda

In questo post vedremo appunto più da vicino quali sono i primi passi da muovere quando ci si vuole mettere in proprio e vivere da imprenditore in Islanda, avviando una propria attività.

Lavorare in Finlandia 

Come aprire un’attività in Islanda

All’interno della classifica mondiale dei paesi del mondo in cui è più semplice avviare una attività di business l’Islanda occupa una posizione di tutto rispetto. Si trova infatti tra le prime posizioni in quanto a facilità di impresa. Non si tratta quindi di un processo complicato per coloro che hanno deciso di impiantare il proprio business in questa terra.

Il primo consiglio è però sempre quello di trascorrere almeno un breve periodo nella nazione lavorando ad esempio come lavoratore dipendente, per capire se le abitudini locali e soprattutto il clima fanno al caso nostro. Una volta trascorso questo breve periodo di ambientazione si può valutare meglio se investire o no nel paese.

Compiere un sopralluogo preliminare in Islanda è abbastanza semplice, perché i cittadini europei non hanno bisogno di alcun visto per entrare nel paese e possono rimanervi per almeno tre mesi. Passati i primi tre mesi l’unica cosa da fare è quella di registrare la propria presenza presso l’ufficio dei registri islandese, che potrete raggiungere attraverso il sito internet www.skra.is. Una volta entrati a far parte ufficialmente della comunità del posto si avrà diritto anche all’assistenza sanitaria come tutti gli altri cittadini.

Una prima fonte da consultare quando si vuole aprire una propria attività in Islanda è il portale governativo www.en.island.is, all’interno del quale è possibile reperire una serie di informazioni utili sulla vita in Islanda. La seconda cosa da fare, tuttavia, dopo aver reperito le informazioni, è quella di decidere quale tipo di forma giuridica scegliere per il proprio business, la quale, come in altri paesi, dipenderà anche dal tipo di attività che si vuole aprire.

Ecco quali sono le forme giuridiche a disposizione:

  • Sole proprietorship – firm.
  • Public limited companies – publicly owned companies – private limited companies
  • Co-operative societies
  • Partnerships
  • Self-governing corporate entities.

Per artigiani e professionisti è consigliabile il primo tipo, mentre la forma della Limited Company è sempre quella da preferire se si vogliono ridurre al minimo i rischi finanziari.

Su siti quali www.invest.is e www.risk.is si trovano informazioni in merito a tutti i successivi passi da compiere. Per avviare la propria impresa si dovrà infatti registrarla presso il registro delle imprese locali, pagare circa 1000 dollari e disporre di un capitale di 4000 dollari.

Ci saranno poi alcuni piccoli oneri burocratici da compiere, come il conferimento di informazioni quali lo statuto della società, il nome dei fondatori, il nome e la posizione della società, i suoi obiettivi, il capitale sociale, il consiglio di amministrazione e la sede legale, ma si tratterà sempre della compilazione di modelli standard.

 

1 commento su “Lavorare in Islanda – Come aprire un’attività”

  1. [email protected]
    Siamo una coppia marito e moglie Egiziano e Rumena
    Abbiamo avuto una ditta di pulizia facciamo anche levigatura e lucidatura tipo di marmo granit parquet etc in Italia Milano
    Adesso siamo a Romania però non c’è questi tipi di lavoro qui
    Se gentilmente ni può fornire come possiamo lavorare a Irlanda
    Grazie mille

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