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Lavorare in Portogallo

 Negli ultimi anni alcune nazioni europee hanno sottratto a paesi come il Regno Unito o la Spagna la palma di nazione preferita in assoluto dai giovani in cerca di lavoro e di esperienze internazionali. Tra questi paesi vi è senza dubbio il Portogallo, che oggi è molto ambito dai giovani europei e da quelli neo – zelandesi come meta estiva, sede di lavoro stagionale o permanente, ma anche come posto in cui trascorre l’anno dedicato al programma Erasmus. 

Ed è proprio del Portogallo come paese in cui trasferirsi a vivere e a lavorare all’estero, per sempre o solo per un breve periodo di tempo, che parleremo in questo post.

Lavorare in Spagna

Lavorare in Portogallo

I cittadini membri dell’Unione Europea godono in Portogallo degli stessi diritti e doveri nei confronti del lavoro. La stessa cosa si può dire anche dei cittadini appartenenti all’EEA – European Economic Area -, ovvero quelli di Norvegia, Islanda e Lichtenstein; alcune restrizioni sono invece applicate a coloro che arrivano da Bulgaria e Romania, entrate a far parte dell’Unione Europea solo nel 2007.

Visti e permessi di lavoro

Una volta giunti in Portogallo i cittadini europei o appartenenti all’EEA possono vivere in questa nazione per almeno 3 mesi senza richiedere nessun particolare visto o permesso. Solo se si vuole prolungare la propria residenza oltre questo periodo sarà necessario richiedere un apposito permesso di residenza – autorizaca de residencia che potrà essere rilasciato dal Servicio de Estrangeiros e Fronteiras – www.sef.pt.

Una volta in possesso di tutti i ducumenti necessari si è comunque liberi di cercare il lavoro che più si adatta alle proprie esigenze. Quando si lavora in Portogallo per un tempo prolungato e si diventa residenti, ci si deve anche munire di una Carta de Contribuinte, una sorta di codice fiscale, che servirà a pagare le tasse sul reddito percepito.

Le condizioni di lavoro

Anche in Portogallo le ore vengono in genere retribuite sulla base di una paga oraria, per la quale è anche stabilita una paga minima contrattuale. Le ore lavorative non possono superare le 40 ore settimanali e i giorni di ferie non possono essere meno di 22 con l’esclusione dei riposi settimanali.

Cercare lavoro in Portogallo

Per cercare lavoro in Portogallo e, soprattutto, prima di partire, per farsi un’idea sulla situazione a cui si andrà incontro, si possono cercare informazioni via internet, in modo tale da capire quali sia l’andamento del mercato del lavoro. Se si cerca lavoro in una grande multinazionale attiva anche in Portogallo il CV potrà essere inviato anche online, mentre se si è già sul posto e si desidera un lavoro di altro tipo ci si può rivolgere al Centro do Emprego, l’agenzia per l’impiego portoghese, un ufficio di collocamento pubblico che informa sui tipi di lavoro a disposizione o la candibilità per per eventuali corsi di formazione o orientamento – www.portal.iefp.pt.

Ecco quindi alcuni siti internet in cui sarà possibile trovare offerte di lavoro:

  • Bolsa de emprego
  • Netjobs.

In alternativa molte offerte di lavoro si trovano sui giornali locali e sulle riviste specializzate, come ad esempio il Diario de Noticias o il Correiro da Manha.

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