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Niente lavoro? Niente famiglia…

Vorremmo prendere spunto da un paio di commenti che alcuni lettori di Gazzetta del Lavoro hanno scritto in riferimento all’articolo sulle Raccomandazioni.

Io sono fortunato in quanto anche se ho un lavoro temporaneo ho pur sempre un lavoro, questo è vero. Però non può andare avanti così. Un lavoro temporaneo non ti da alcuna garanzia e mettere su famiglia è impossibile. Non è vivere ma sopravvivere. Ci sono mattine che vorrei non alzarmi perchè conduco veramente una vita schifosa. Casa e lavoro, vita sociale zero e stipendio minimo.

e

anche io sono impossibilitato a mettere su famiglia, la mia convivente lavora in banca ma con contratto a termine, io ho il posto fisso ma è fisso fino a quando non mi mettono in mobilità..
Ci hanno tolto anche le cose base della vita, la famiglia..

Noi parliamo del presente e della situazione nera che stiamo vivendo però se ci pensate bene questi due ragazzi hanno toccato un altro tasto importantissimo: il futuro. Futuro che è rappresentato dal desiderio e dalla voglia (giustissima) di mettere su famiglia.  E perchè no? Provare anche ad avere un figlio. Purtroppo queste idee vengono sempre più spesso accantonate perchè le spese aumenterebbero vertiginosamente. Se già adesso si fa fatica ad arrivare a fine mese, con un figlio sarebbe quasi impossibile.

E’ inutile nascondersi: se le cose dal punto di vista del lavoro non miglioreranno a risentirne sarà anche la famiglia. I matrimoni diminuiranno, non si faranno più figli e l’economia peggiorerà ancora…

Cosa ne pensate?

2 commenti su “Niente lavoro? Niente famiglia…”

  1. certo è ovvio,,niente lavoro, niente matrimoni,,niente figli,niente acquisti case,,niente di niente.tutto si ferma. la crisi è questo, è come costruire un castello di carte prima o poi ricade su se stesso perchè non sopporta più il suo stesso peso.questo accade in italia

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  2. Il lavoro è dignità ed è anche uno dei principi fondamentali della costituzione, ma…
    Meglio non avere figli che fare loro patire la disperazione ed il completo senso di impotenza. Se continuo ancora a vivere è solo per orgoglio anche se non ne capisco il senso, figuriamoci legarmi con qualcuno e mettere al mondo una creatura…
    Alla classe dirigente rivolgo il mio disprezzo… Meglio uccidere un uomo che negargli il diritto di realizzarsi, scegliere la propria strada ed essere indipendente!

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