Malattie professionali: industria e servizi i settori più a rischio

 Le malattie professionali nel nostro Paese sono sia latenti, sia spesso mortali, e disegnano negli ultimi due anni una tendenza in forte rialzo con un +11% mentre, di contro, gli infortuni oramai da lungo tempo stanno facendo registrare un calo che può tranquillamente definirsi di tipo strutturale. Il dato, fornito dall’INAIL, mette in evidenza come nel nostro Paese quello delle malattie professionali siano un fenomeno insidioso ma anche difficile da quantificare. Secondo l’Istituto, infatti, il +11% segnato dalle malattie professionali nell’ultimo biennio non indica per forza che le condizioni di lavoro siano peggiorate, ma fornisce un quadro della situazione caratterizzato da una maggiore presa di coscienza ed emersione di tale fenomeno tanto subdolo quanto insidioso. Ma in quali settori è più alto il rischio di contrarre malattie professionali?

Dall’INPS caselle di posta elettronica certificata (PEC)

 L’INPS con messaggio n. 22520 del 7 ottobre 2009, provvede ad assegnare ai cittadini che ne faranno richiesta un indirizzo PEC.
La PEC è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento.

Grazie a questo nuovo servizio, i cittadini possono richiedere informazioni sui servizi erogati dall’istituto quali ammortizzatori sociali e tutele in maniera più veloce e precisa.

Sicuramente è un servizio da utilizzare perchè migliora la comunicazione con l’istituto previdenziale.

In attuazione del comma 5 dell´articolo 16-bis, del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in Legge 29 gennaio 2009, n. 2, in base al quale
• ai cittadini che ne fanno richiesta è attribuita una casella di posta elettronica certificata
• l´utilizzo della posta elettronica certificata avviene ai sensi degli articoli 6 e 48 del Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, con effetto equivalente, ove necessario, alla notificazione per mezzo della posta.
Le modalità di richiesta/attivazione della casella PEC, da parte del Cittadino, sono specificate nel DPCM del 6 maggio 2009, ossia il cittadino può effettuare la richiesta on-line tramite il sito dell’INPS e dovrà successivamente recarsi in sede per il riconoscimento.

Carpisa: offerte di lavoro

Carpisa, marchio della Kuvera S.P.A, nasce nel 2001. Si riesce ad offrire un prodotto alla moda con un rapporto qualità-prezzo unico. In pochi anni il marchio Carpisa  si diffonde in tutta Italia con ben 500 punti vendita ed all’estero (con ben venti punti vendita).

Carpisa ricerca vari profili professionali:

  • addetti vendita e Store Manager nei punti vendita di Milano e Catania. Il profilo richiesto si occuperà di accogliere la clientela, di controllare i vari prodotti e di allestire le vetrine all’interno del punto vendita. E’ richiesta una precedente esperienza nella medesima mansione,  una predisposizione ai rapporti con il pubblico ed al lavoro di gruppo, buone capacità organizzative e relazionali, orientamento al cliente e al raggiungimento degli obiettivi, la disponibilità a lavorare su turni, nei week-end e nei festivi.  E’ richiesta anche un’ottima conoscenza delle lingue.

Lavoro e crisi: Cgil in piazza per consumi e investimenti

 Sabato 14 novembre 2009 la Cgil, il più grande Sindacato italiano, tornerà in piazza per manifestare per il lavoro, per i consumi e per il rilancio degli investimenti nel nostro Paese. La manifestazione è finalizzata a dare visibilità alle richieste dei lavoratori in una fase in cui ancora non si può di certo dire che in Italia la crisi sia superata. Anzi, Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, in un’intervista rilasciata al “Il Messaggero“, ha messo in evidenza come in Italia le aziende stiano continuando a mandare via tanti lavoratori sia chiudendo gli impianti, sia ristrutturandosi magari esternalizzando i compiti svolti da alcune divisioni.

Per questo, la Cgil con la manifestazione punta a dare un segnale forte al Governo affinché adotti dei provvedimenti incisivi a favore dei lavoratori. Guglielmo Epifani e tutta la Cgil non hanno di certo nascosto in questi mesi le critiche al Governo sul suo operato a partire dalle misure adottate l’anno scorso contro la crisi, e passando per una Finanziaria 2010 che è stata bocciata dal Sindacato senza riserve.

Maria Grazia Gelmini dovrà rifare le graduatorie dei precari

 L’Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione) che si è occupata dei ricorsi dei supplenti inseriti  in coda nell’ultimo aggiornamento delle liste dei supplenti, fa sapere dell’ordinanza del Tar Lazio, secondo cui se entro 30 giorni Maria Grazia Gelmini non  eseguirà l’ordine del tribunale amministrativo verrà designato un commissario che si occuperà della questione.

Questo provvedimento rischia di fare precipitare nel caos l’inizio dell’anno scolastico. Infatti, parte degli 8 mila docenti che hanno ottenuto l’immissione in ruolo ad agosto potrebbero avere una revoca a favore dei colleghi con più punteggio. La situazione vale anche per gli oltre 100 mila supplenti nominati alcune settimane fa.

Il Contratto di solidarietà di tipo A

 Il contratto di solidarietà rientra nella categoria degli ammortizzatori sociali ed è utilizzato per evitare totalmente o parzialmente la riduzione dei livelli di occupazione o di promuovere, in alternativa, il suo incremento attraverso una riduzione dell’orario di lavoro dei lavoratori occupati nell’impresa attuata in modo giornaliero, settimanale o mensile.

I contratti di solidarietà sono di due tipi: congiunturale o difensivo (tipo A), strutturali o espansivo (tipo B).

Il contratto di tipo congiunturale è stato introdotto con la legge n. 863/84.

Vodafone: offerte di lavoro

 La storia di Vodafone Italia nasce da un’idea imprenditoriale di Carlo De Benedetti ed Elserino Piol.  Obiettivi strategici della Vodafone sono soddisfare i bisogni dei clienti.

Nel 2000 Omnitel è entrata a far parte del Gruppo Vodafone, che è presente in 27 Paesi e 5 continenti. Nel 2003 si assiste al passaggio del brand Vodafone anche per l’Italia.

Disabili e collocamento obbligatorio

 Il sistema delle assunzioni obbligatorie non è stato cancellato dalla riforma del collocamento ordinario. Il rapporto tra il mondo del lavoro e la disabilità è sicuramente un argomento molto sentito in una società moderna.

La legge prevede l’obbligo per i datori di lavoro di procedere all’assunzione di alcune categorie di persone (categorie protette) in una percentuale che varia in relazione alla dimensione dell’impresa.

Il collocamento obbligatorio è stato per lungo tempo disciplinato dalla legge 2.4.1968 n. 482, e poi riformato dalla legge 12.3.1999 n. 68.

Ammortizzatori sociali: serve cassa integrazione più lunga

 La crisi finanziaria ed economica su scala internazionale, abbattutasi anche in Italia, con ripercussioni negative sul sistema imprenditoriale e sull’occupazione, non lascerà tutto come prima della tempesta. A farlo presente è stata Susanna Camusso, segretaria confederale della CGIL, la quale, di conseguenza, ha sottolineato come la soluzione non sia quella di rimanere immobili a guardare aspettando che la crisi passi.

Secondo il più grande Sindacato italiano, infatti, occorre tutelare il sistema industriale e l’occupazione bloccando i licenziamenti, e tra le proposte avanzate c’è quella di allungare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane, provvedere ad estendere i contratti di solidarietà, e prolungare il beneficio dell’indennità di disoccupazione ordinaria. Fondamentale per la CGIL è anche il sostegno al Mezzogiorno attraverso il completamento delle reti infrastrutturali, e la messa in sicurezza degli ospedali e delle scuole su tutto il territorio nazionale.

Le donne scelgono il part-time

Spesso abbiamo parlato della difficoltà che incontrano le donne nel conciliare maternità e carriera; una soluzione che spesso viene adottata in queste situazioni è quella del part-time.

A confermare questa scelta sono arrivati i risultati di uno studio compiuto da Unioncamere da cui si evince che la percentuale di donne che sceglie un orario di lavoro ridotto è in aumento.

La ricerca ha anche individuato l’identikit del lavoratore tipo con contratto part-time: appunto donna, sotto i trent’anni e non laureata.

Zara: cercasi personale

Zara è una catena internazionale di negozi di abbigliamento fondata a La Coruña in Spagna nel 1975. La catena appartiene al gruppo spagnolo Inditex che è proprietario di numerosi altri marchi dell’abbigliamento ed attualmente conta circa novecento negozi nel mondo, soprattutto in Europa e nell’Asia del Pacifico. Rappresenta uno dei principali gruppi imprenditoriali al mondo nella distribuzione tessile.

Le maggiori offerte di lavoro dell’azienda sono:

Responsabile:  Il candidato prescelto sarà il massimo responsabile del negozio, coordinerà l’attività quotidiana, prenderà decisioni sui prodotti per raggiungere gli obiettivi commerciali stabiliti.  Inoltre organizzerà le risorse umane  e dovrà ottimizzare lo spazio del negozio affinché i prodotti siano collocati completamente in tutta l’aerea. Il candidato potrà contare sul sostegno di un gruppo di lavoro. La sede di lavoro è Ravenna. Requisiti richiesti sono l’esperienza lavorativa di almeno 1 anno in posto similare, la residenza a Ravenna e la disponibilità per lavorare full time.

Riforma Brunetta: cosa cambia per il lavoro pubblico

 Per il personale del pubblico impiego, e per i dirigenti, è arrivato tempo di confrontarsi sia con i meriti, sia soprattutto con i demeriti; il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, in linea con le attese la “Riforma Brunetta“, fortemente voluta dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione al fine di dare avvio ad una vera e propria “rivoluzione” nella PA. Il principio fondamentale su cui si fonda la “Riforma Brunetta” è quello della trasparenza; le Amministrazioni, in merito, dovranno adottare un piano triennale e dovranno aprirsi ai “controlli” sia interni, sia esterni, anche al cittadino.

Con la Riforma decadono inoltre gli incentivi a pioggia, visto che vengono introdotti gli incentivi economici, e quelli di carriera, solamente per i lavoratori più capaci e meritevoli; non a caso, per ogni Amministrazione solamente il 25% dei dipendenti potrà beneficiare del trattamento accessorio nella sua misura massima, e ci saranno di conseguenza in ogni Amministrazione dei lavoratori pubblici che non prenderanno alcun incentivo.