Come diventare attore

 L’attore professionista è un individuo in grado di  recitare una parte in spettacoli teatrali, cinematografici, televisivi o radiofonici, ma soprattutto deve saper immedesimarsi nell’anima di un personaggio. Svolge la sua attività  sul palcoscenico, negli studi e in ambienti esterni (strade, etc.), spesso al di fuori dei normali orari di lavoro e in lunghe trasferte. Al fine di lavorare al meglio, si avvale dei copioni che gli vengono affidati dal regista che lo dirige o chi per lui.

Fare l’attore è uno dei mestieri più difficili: si tratta di una professione non sicura e chi ha intenzione di avviarsi in questa professione si deve rendere conto che non è possibile lavorare sempre. Per diventare attore  sono necessari un diploma di scuola media superiore e la frequenza di vari corsi di formazione in dizione, recitazione, danza, etc.   Dopo aver terminato la  scuola di recitazione occore munirsi di un buon book fotografico, realizzare un breve curriculum e presentarsi a valide agenzie che  siano interessate anche ad attori non affermati.

Il lavoro ripartito o job sharing

Il lavoro ripartito chiamato anche job sharing è uno speciale contratto di lavoro mediante il quale due lavoratori assumono in solido l’adempimento di una unica e identica obbligazione lavorativa (art. 41 comma 1 del Decreto Legislativo 276/2003).

Indubbiamente si tratta di una forma di lavoro che ha diversi vantaggi per i lavoratori che possono ad esempio gestirsi il tempo libero in maniera migliore riuscendo in questo modo a dedicarsi anche ad altro (come ad esempio alla famiglia o qualche hobby particolare). Vantaggi anche per l’azienda che con il ricorso al job sharing dovrebbe vedere diminuire l’assenteismo.

Master universitari e corsi con gli assegni formativi

 Per frequentare un corso di riqualificazione professionale, un master o un corso di specializzazione non è sempre detto che debbano essere spese migliaia di euro. Spesso, infatti, le Regioni destinano risorse all’alta formazione per permettere ad un’ampia fascia di popolazione di dare lustro al proprio curriculum. E’ il caso dell’Emilia-Romagna che, sia alle persone che hanno già un posto di lavoro, sia agli inoccupati ed ai disoccupati residenti nella Regione, ed aventi un’età compresa tra i 18 ed i 64 anni, offre l’opportunità di ottenere degli assegni formativi spendibili nell’ambito di un catalogo, disponibile sul sito Internet www.altaformazioneinrete.it, che offre la bellezza di 340 corsi, di cui ben 39 sono dei master. Le richieste per accedere ai voucher per l’alta formazione, per un importo fino a ben cinquemila euro, possono essere tra l’altro inoltrate direttamente on line attraverso il sito Internet citato, e vengono “coperte” da uno stanziamento regionale pari a 2,8 milioni di euro.

Fumare diminuisce il rendimento sul posto di lavoro

Sappiamo bene che fumare risulta essere estremamente dannoso per la salute. Secondo i risultati di uno studio francese “Tabacco, territorio, lavoro”  a cura dell’istituto Csa per la salute per l’Ufficio francese di prevenzione alla dipendenza dal fumo (Oft) il vizio del fumo andrebbe a diminuire anche il rendimento sul posto di lavoro.

Bertrand Dautzenberg, presidente Oft a La Figaro ha spiegato

Per la prima volta è stata calcolata la relazione tra numero di sigarette fumate giornalmente e il numero di pause nella giornata

Come diventare vigile del fuoco

 La nascita ufficiale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco avviene nel 1935. Da allora i vigili sono sempre in prima linea nella protezione dei cittadini. Il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco è una struttura del Ministero dell’Interno. Ai vigili del fuoco è  affidato il compito di:

  • prevenire ed estinguere gli incendi;
  • addestrare i lavoratori sulla sicurezza;
  • salvare persone, animali, effetti personali in caso di incendio, terremoti, alluvioni e altre situazioni di emergenza;
  • intervenire per estrarre i feriti dai veicoli in caso di incidenti stradali
  • intrvenire  in caso di perdita di sostanze pericolose;
  • vigilanza antincendio nei boschi o in luoghi pubblici.

Professione hostess: chi è, cosa fa

Già qui vi abbiamo descritto come la figura dell’hostess sia una di quelle professioni maggiormente ricercate da chi frequenta l’università per cercare di “arrotondare” e pesare meno sul bilancio familiare.

Chi è l’hostess? Una ragazza di aspetto gradevole (non una modella), disponibile a lavorare soprattutto nel fine settimana (venerdì e sabato ma anche venerdì, sabato e domenica), con conoscenza della lingua inglese (non sempre richiesta), paziente ed educata.

L’hostess (quella di cui stiamo parlando non è l’assistente di volo) può lavorare negli ambiti e contesti più disparati: dal congresso medico, all’evento sportivo, ad una cena di gala, ad un evento musicale, ad una fiera.

Malattie professionali: donne più a rischio stress da lavoro

 In Italia, così come in Europa, lo stress da lavoro colpisce tantissimi lavoratori, con un’incidenza superiore per le donne, ed in particolare per quelle che lavorano con una forma di contratto atipico o part-time. Il dato, fornito dall’ISPESL, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, mette in evidenza come quello dello stress da lavoro sia un argomento che da un lato è complesso, e dall’altro è di grande attualità oltre che di interesse sociale. Questo perché, tra l’altro, a differenza delle altre malattie professionali, lo stress da lavoro è difficile da “misurare” in quanto non si presta a rilevazioni oggettive, ed è inoltre potenzialmente contraibile da tutta la platea di lavoratori in qualsiasi settore di impiego. Ma quali sono le cause per cui un addetto sia affetto da stress da lavoro? Ebbene, l’opinione comune fa pensare che, ad esempio, un soggetto sotto stress sia quello che lavora troppo; invece, anche chi porta avanti una quantità di lavoro insufficiente rispetto alle ore di servizio può essere soggetto allo stress da lavoro.

Come diventare personal trainer

 Il  personal trainer è  una figura professionale in grado di  fare una valutazione antropometrica e funzionale di un individuo, elaborare  programmi di allenamento specifici e molto efficaci, dare consigli in fatto di alimentazione  e stimolare il soggetto ad allenarsi con costanza.

Le informazioni raccolte sul cliente dal personal trainer devono essere riportate in un’apposita scheda che verrà costantemente aggiornata. Il personal trainer seguirà in maniera assidua il primo periodo dell’allenamento del suo cliente,  in seguito interverrà più  raramente  in tale percorso e solo quando lo riterrà necessario.

Trovare lavoro in banca: missione impossibile?

 Il posto fisso, ben pagato, è un po’ il sogno di tutti, ed in particolare dei giovani. In passato, il “classico” posto di lavoro in banca ha rappresentato l’obiettivo anche per i nostri genitori, o per le nostre sorelle o fratelli maggiori, ma adesso riuscire ad occupare un posto in una filiale bancaria è diventato di sicuro più difficile per tanti fattori. I processi di informatizzazione, le fusioni bancarie e la creazione di filiali sempre più snelle, ha comportato per il sistema bancario la necessità, più che di assumere, di sfoltire il parco dipendenti magari accompagnandoli alla pensione, oppure non assumendo nessuno in sostituzione nel momento in cui qualche dipendente avesse raggiunto l’età pensionabile. Trovare lavoro in banca è quindi oramai una missione impossibile? Di certo rispetto al passato ci sono minori opportunità, ma per i giovani laureati e diplomati, magari con qualche breve esperienza nel settore assicurativo come procacciatore, o con buone conoscenze in materia di finanza e servizi bancari, non è detto che non si possa aprire qualche “porta”.

Infermiere: chi è e che cosa fa

 La professione di infermiere richiede una formazione universitaria di base grazie al Corso di Laurea in Infermieristica che dura tre anni, alla quale si accede attraverso i test a risposta multipla .

L’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica e  soprattutto:

  • si prende cura del suo paziente, nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo
  • individua i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività
  • pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico
  • esegue le prescrizioni diagnostico-terapeutiche
  • può agire  sia da solo che attraverso la collaborazione con gli altri operatori sanitari
  • per l’espletamento delle funzioni si avvale, quando ciò lo richiede, del personale di supporto
  • contribuisce alla formazione del personale di supporto
  • aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente al fine di poter migliorare la sua competenza.