Per la rubrica dedicata ai mestieri abbiamo deciso di capire meglio cosa fa un investigatore privato intervistando chi ne ha fatto una vera e propria professione gestendo anche un’agenzia: La Segretissima di Roma. La parola quindi a Bernardo Ferro.
Quella dell’investigatore privato è una professione affascinante. Come e perché si è avvicinato a questo mestiere?
Dopo aver trascorso più di 25 anni negli organi investigativi di stato come Digos, Iterpol ho voluto cimentarmi in questa nuova sfida per mettere al servizio del privato la mia esperienza. Certo non è semplice: ci sono forti limitazioni nella operatività investigativa causate dalla carenza legislativa del settore; limitazioni incomprensibili visto che abbiamo una licenza rilasciata dalla Prefettura.
Chi si rivolge principalmente a lei e alle sua agenzia?
Principalmente società private e singole persone. Le società perchè non sono e non possono essere sufficientemente assistite da un’attività investigativa istituzionale; basti pensare all’assenteismo, ad una concorrenza sleale dovuta all’infedeltà di un socio o di un dipendente. Le persone fisiche, per problemi familiari come l’infedeltà coniugale, l’assegno di mantenimento per l’ex-coniuge ma soprattutto genitori e nonni che ci chiedono aiuto per “vedere” cosa fanno e chi frequentano i loro ragazzi.