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Pensione 2010, quando si è abbastanza vecchi?

 La pensione di vecchiaia è una delle due principali forme pensionistiche in vigore nel nostro Paese.

Grazie alla riforma Dini sono presenti due forme: retributivo e contributivo.

Le pensioni di vecchiaia, riferite al sistema retributivo, dovranno, per il 2010, rispettare le seguenti condizioni.

Per i dipendenti del settore privato l’età pensionabile, per il 2010, non si modifica. Potranno andare in pensione a 65 anni gli uomini, mentre per le donne il requisito rimane a 60 con un minimo contributivo, per entrambi i sessi, di 20 anni (si riducono a 15 se maturati prima dell’anno 1992).

Dal 2015 anche il settore privato dovrà adeguare l’età pensionabile recependo il limite dei 65 anni.

Il settore pubblico ha invece già recepito le indicazioni stabilite in sede Comunitaria e rese concrete con le recenti decisioni legislative.

Infatti, le donne che prestano la propria attività in un ente o azienda pubblica, anche se con alcuni distingui, vedranno allungata la propria età pensionabile in modo graduale fino ad arrivare a 65 anni.

A partire dal 1 gennaio 2010 le donne dovranno rispettare un’età pensionabile di 61 anni.

Per abbandonare l’attività lavorativa occorrono poi rispettare le quattro finestre di uscita.

Può essere collocato a riposo il 1 luglio 2010 chi possiede i requisiti entro il 30 marzo 2010, oppure può andare in pensione il 1 ottobre 2010 il lavoratore che riesce a dimostrare di aver maturato i suoi requisiti entro il 30 giugno 2010.

Il 1 gennaio 2011 è riservato a chi ha maturato i requisiti entro il 30 settembre 2009, e, infine, i lavoratori possono andare in pensione con decorrenza 1 aprile 2011 se riescono a raggiungere i requisiti entro il 30 dicembre 2010.

Il sistema contributivo afferma delle indicazioni leggermente differenti. Possono andare in pensione gli uomini al compimento del 65 anno di età, mentre le donne dovranno rispettare il limite dei 60 con almeno 5 anni di contributi versati.

L’accesso al pensionamento è subordinato alla condizione che l’importo della somma maturata non deve essere inferiore ad un valore di 1.2 volte dell’assegno sociale.

Per usufruire della pensione contributiva occorre rispettare quota 95. In sostanza, dal 1 luglio 2009 al 31 dicembre 2010 può essere collocato a riposo chi raggiunge quota 95: 59 anni di età e 36 anni di contributi o, in alternativa, 60 anni di età e 35 anni di contributi.

Non è vincolato a rispettare quota 95 chi ha maturato 40 anni di contributi.

Il lavoratore che ha maturato un requisito inferiore ai 40 anni deve rispettare due finestre di uscita. In particolare:

  • Requisito maturato entro il 30 giugno: può essere collocato a riposo il 1 gennaio dell’anno successivo se è dipendente o il 1 luglio dell’anno successivo se è un lavoratore autonomo.
  • Requisito maturato entro il 31 dicembre: il 1 luglio dell’anno successivo se è un lavoratore dipendente o il 1 gennaio del secondo anno successivo se è lavoratore autonomo.

Con 40 anni di contributi le finestre di uscita sono quattro.

12 commenti su “Pensione 2010, quando si è abbastanza vecchi?”

  1. Per assistere mia madre di 83 anni e accudire il mio futuro nipotino posso chiedere la pensione anticipata??
    Sono una lavoratrice con 52 anni di età compiuti, possiedo 35 anni di anzianità professionale al settembre 2009.

    Ringrazio anticipatamente
    un saluto cordiale

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    • Premesso che, per esprimere una valutazione precisa, occorre conoscere il tuo percorso lavorativo.

      Ad ogni modo, purtroppo, non esiste più la possibilità di anticipare la pensione.

      In sostanza, non è possibile andare in pensione con 35 anni di contributi e 52 anni di età perchè non si rispetta la quota
      prevista.

      Infatti, pur rispettando il periodo di contribuzione minima, 35 anni, non si raggiunge l’età pensionabile.

      Riassumendo:

      Dal primo luglio 2009 si può andare in pensione dopo aver raggiunto quota 95 (cioè somma tra età anagrafica e periodo di
      contribuzione di 35 anni). L’età minima per ritirarsi dal lavoro è 59 anni.

      Dal 2011 il lavoratore deve raggiungere quota 96. L’età minima passa a 60 anni

      Dal 2013 per ritirarsi dal mondo del lavoro occorre quota 97. Lo scalino prevede l’innalzamento dell’età minima a 61 anni

      Il mio consiglio è quello di raggiungere, se possibile, 40 anni di contributi per andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica o, in alternativa, aspettare il requisito per la pensione di vecchiaia (meno conveniente).

      Saluti e continua a seguirci

    • La recente manovra finanziaria ha cambiato profondamente i requisiti per accedere alla pensione. Attualmente è in discussione in Parlamento e fino a quando non sarà approvata definitivamente non è possibile esprimere un giudizio.

      Infatti, il sistema delle quote dal 1 gennaio del 2011 è definitivamente andato in pensione.

      Nel precedente sistema era possibile chiedere una sorta di anticipo optando però per il nuovo sistema di calcolo.

      Vedremo in che modo saranno modificati i criteri di accesso non appena saranno approvate definitivamente le norme con le circolari esplicative del caso.

      Un cordiale salute

  2. Ho richiesto l’estratto conto contribuitvo all’Inps. Alla data del 31.01.2010 ho un totale di contributi di 1827 settimane. Ho diviso il totale delle settimane con il 52 che presumo siano le lavorative annuali e il risultato è di 35,13. Attualmente lavoro full-time come impiegata e compirò 59 anni a dicembre 2010, quindi avrò da oggi altri 11 mesi di contribuiti. Rientro nella possibilità di chiedere il pensionamento alla fine dell’anno e quando mi concederanno la pensione? Una volta in pensione potrei impegnarmi con un lavoro che non mi impegni tutta la giornata e tutta la settimana?
    Ringrazio e cordiali saluti.
    PAOLA

    Rispondi
    • Attualmente con 40 anni di contributi è possibile, una volta in pensione, svolgere un’altra attività senza nessuna decurtazione. In effetti, con un’anzianità contributiva inferiore è sempre possibile svolgere un’attività secondaria a fronte di una riduzione della pensione.

      Con la recente manovra finanziaria sono state modificati i requisiti pensionistici e fino a quando non sarà definitivamente approvata, è impossibile esprimere un congruo parere.

      Non mancheremo, non appena le norme saranno più chiare, di informare tutti i lettori sulle novità.

      Saluti

  3. Io maturo i 40 anni a maggio del 2011 però ho smesso di lavorare il 30 giugno 2009 con richiesta di contribuzione volontaria che stò pagando.
    Quando potrò percepire la pensione? Vale anche in questo caso la pensione posticipata?
    Ringrazio e saluto cordialmente

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    • Nel decreto di fine maggio non vi è alcuna salvaguardia per coloro che sono autorizzati o stanno versando contributi volontari. Vedremo se e come cambierà il testo in Parlamento.

      Per inciso, non è possibile riformare un sistema complesso come quello pensionistico in due/tre articoli.

  4. con 60 anni a luglio 2010, maturati 38 anni lavorativi tra lavoratore dipendente e lavoratore autonomo artigiano con P.I.
    Quando potrò percepire la pensione?
    Ringrazio e saluto

    Rispondi
    • Mi pare di capire che ci sono due contribuzioni differenti. In questo caso occorre capire se è stata fatat la totalizzazione altrimenti si applicano i criteri di ciascuna cassa. Nel caso peggiore andrebbe a 65 anni.

      Cordiali saluti

  5. Io ho fatto i 40 anni contributivi il 31 luglio 2010. Quando potrò andare in pensione con la nuova riforma avendo 56 anni di età e compiendone 57 a gennaio 2011…
    Distinti Saluti

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  6. mia moglie a dicembre 1992 risulta avere 24 anni di contribuzione inps
    nella stessa data l’azienda ha chiuso e non ha più lavorato
    quando potrà richiedere la pensione considerando che nata nel 1954
    ha 57 anni

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