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Il decreto del Ministero per la salvaguardia dei requisiti pensionistici

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 17 del 21 gennaio 2013, il Decreto 8 ottobre 2012 relativo alla salvaguardia dei lavoratori dall’incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico.

Il decreto disciplina le modalità di attuazione dell’art. 22, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, individuando la ripartizione del numero complessivo dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici nel limite dei 55.000 soggetti.

Ricordiamo che il beneficio spetta, tra l’altro, ai lavoratori per i quali le imprese abbiano stipulato in sede governativa entro il 31 dicembre 2011 accordi finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali ancorché alla data del 4 dicembre 2011 gli stessi lavoratori ancora non risultino cessati dall’attività lavorativa e collocati in mobilità ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, i quali in ogni caso maturino i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità di cui all’articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223 ovvero, ove prevista, della mobilità lunga ai sensi dell’art. 7, commi 6 e 7, della predetta legge n. 223 del 1991 e ai lavoratori di cui alla presente lettera continua ad applicarsi la disciplina in materia di indennità di mobilità in vigore alla data del 31 dicembre 2011, con particolare riguardo al regime della durata.

Le decisioni di accoglimento emesse dalle commissioni di cui all’articolo 4, comma 3, del presente decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale devono essere comunicate con tempestività all’INPS, anche con modalità telematica. L’interessato ha così la facoltà di proporre ricorso attraverso un apposito riesame alle decisioni della commissione entro trenta giorni dalla data di ricevimento dello stesso, innanzi alla direzione territoriale del lavoro presso cui è stata presentata l’istanza.

Il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale rappresenta un nuovo e importante passo al fine di tutelare i lavoratori che, per effetto della Riforma sulle pensioni voluta dal Governo Monti, sono stati duramente colpiti nei loro diritti.

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