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Riforma Buona Scuola, nuovi requisiti per formazione e reclutamento

Con il via libera preliminare da parte del Consiglio dei Ministri agli 8 decreti legislativi attuativi della Buona Scuola, sono in arrivo cambiamenti nella riorganizzazione scolastica, negli esami e naturalmente anche nei percorsi di formazione e accesso del personale docente.

Il decreto relativo al Sistema di formazione iniziale e di accesso analizza i nuovi criteri e le nuove metodologie previste per diventare insegnante ed essere assunti. 

Insomma: come si diventa insegnanti? Scompaiono le graduatorie ad esaurimento e quindi addio supplenze e alla lunga gavetta che contraddistingue da anni questo settore con l’introduzione di un corso-concorso. 

 

Dopo aver conseguito la laurea (anche triennale) diventa necessario partecipare a un concorso. Il concorso, indetto per il numero di posti vacanti e disponibili, avrà cadenza triennale.

Solo i vincitori del concorso potranno accedere ad un percorso formativo di tre anni che comprende i primi due di tirocinio a scuola. Alla fine del terzo anno, il docente sarà assunto a tempo indeterminato. Al momento non sono stati ancora forniti dettagli in merito a chi risulta già iscritto nelle graduatorie di istituto, ma per loro si prevede una fase transitoria.

Cambiano anche i requisiti per gli insegnanti di sostegno che dovranno essere più preparati con il nuovo obbligo di accumulare 120 crediti formativi universitari a fronte dei 60 attuali.

Novità in vista anche per il personale della scuola dell’infanzia: il decreto che ri-definisce il sistema di istruzione 0-6 anni punta non solo alla valorizzazione dell’esperienza educativa di questa fascia di età, ma prevede anche una nuova professionalità e un nuovo titolo di studio per le maestre che dovranno essere tutte laureate.

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