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Rinnovato il contratto del settore Cemento

 Lo scorso 21 marzo 2013 è stata siglata l’ipotesi di accordo del rinnovo del CCNL per i lavoratori del cemento.

L’intesa copre diversi aspetti retributivi e normativi e si conferma la quota massima del 12% per i contratto a tempo determinato. In base all’accordo si conferma che l’assunzione del lavoratore può essere effettuata anche con contratto a tempo determinato in base alle norme ed alle condizioni previste dalle vigenti disposizioni di legge.

L’apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro è consentita, così come ammette l’art. 10, comma 7 prima parte del D.Lgs. n. 368/2001, per l’esecuzione di un un’opera e/o di un servizio definiti o predeterminati nel tempo, per punte di più intensa attività dovute a particolari richieste di mercato, anche stagionali, o per particolari commesse e per fasi di avvio di nuove attività, intendendo per tali anche l’avvio di nuovi impianti e/o nuove linee/sistemi di produzione definite e predeterminate nel tempo, per un periodo comunque non superiore a 24 mesi

Gli altri punti coprono altri aspetti quali l’ aumento medio di 120 euro in 3 rate pari a 25 euro dal 1° aprile, 40 euro dal 1° gennaio 2014, 55 euro dal 1° giugno 2015 e la concessione della quota “una tantum” di 75 euro destinata a coprire il periodo di vacanza contrattuale 1° gennaio – 31 marzo 2013.

Si ricorda che nelle singole unità produttive è consentita in ogni caso l’assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato, per le ipotesi sopra indicate, di almeno n. 6 lavoratori, purché non risulti superato il totale dei contratti di lavoro a tempo indeterminato in atto nell’unità produttiva.

Non solo, si prevede anche la riduzione del contributo per i lavoratori ( 2 euro) ed aumento di quello del datore di lavoro (11 euro) per il fondo sanitario integrativo Altea, mentre per il Fondo di previdenza complementare Arco si è concordato l’aumento dello 0,30% della quota a carico dei datori di lavoro, infine, in materia di Apprendistato si prevede l’adeguamento dell’istituto alle novità introdotte sia con le ultime disposizioni normative (D.L.vo n. 167/2011 e legge n.92/2012).

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