Detassazione straordinari: stipula accordi territoriali e aziendali

 Il Ministero del Lavoro, in risposta ad un interpello avanzato dal Consiglio dell’Ordine dei consulenti sulla detassazione per l’anno 2012 e sulla rappresentatività sindacale, ha chiarito chi può stipulare gli accordi territoriali e, soprattutto, gli accordi aziendali. Il Ministero chiarisce, in particolare, che nel contratto aziendale la stipula può essere fatta anche dal singolo datore di lavoro.

Contributi Inps per colf e badanti: pagamento in quattro modalità

 Il Fisco prevede sconti d’imposta sommabili per chi assume collaboratori domestici e assistenti familiari, ovvero colf, baby sitter, governanti, camerieri, cuochi e tutte le figure professionali che prestano attività lavorativa in modo continuativo nell’assistenza a malati o anziani. E prevede anche quattro diverse modalità di pagamento, tutte facilmente accessibili.

Il Regime dei Minimi: ordinario o semplificato?

 In base all’articolo 27 della Manovra Finanziaria 2011 dl n. 98/2011 convertito dalla legge n.111/2011, ora sul reddito conseguito si applica un regime agevolato per il periodo d’imposta d’inizio attività e per i 4 successivi e per i più giovani anche oltre i primi 5 esercizi, ma solo fino al compimento dei 35 anni d’età: l’imposta sostitutiva IRPEF e relative addizionali del 5% e non più del 20%.

Modello 730/2013: novità detrazioni fiscali e Imu

 Il Modello 730/2013 online contiene le novità che riguardano le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, per la riqualificazione energetica e l’IMU, con le relative istruzioni: in particolare, l’aumento detrazione IRPEF dal 36% al 50% per ristrutturazione e al 55% se combinata a interventi per il risparmio energetico.

Modello 730/2013: bozza online con novità Imu in iter

 Pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza del modello 730/2013, ambasciatrice di molte novità puntate soprattutto sull’oggetto da sempre nel mirino del Fisco: gli immobili. Le più importanti novità, infatti, riguardano i quadri A e B riservati a terreni e fabbricati: in primo piano, sempre, il reddito fondiario.

Agevolazioni per il dipendente ”licenziato” che si mette in proprio

 Non paga Iva e paga l’Irpef al 5%: è il cosiddetto ”Regime fiscale di vantaggio”, il nuovo nome del regime dei contribuenti minimi. Così chiarisce l’Agenzia delle Entrate: chi è licenziato può continuare a svolgere in proprio l’attività che svolgeva come lavoratore dipendente. Diventa così un lavoratore autonomo sfruttando il nuovo regime fiscale di vantaggio.

L’ex regime dei contribuenti minimi non cambia solo il nome, quindi, ma anche la funzione: ora si chiama regime fiscale di vantaggio, ma servirà anche a sostenere chi perde il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà, consentendogli di proseguire la stessa attività in forma autonoma e con agevolazioni fiscali per la durata di cinque anni.

L’agevolazione fiscale riservata a questa fascia di lavoratori si può così riassumere:
*l’imposta forfettaria (Irpef e Irap) del 5% per i primi 5 anni di attività, ma per gli under-30 l’agevolazione dura fino ai 35 anni d’età;
*il nuovo lavoratore autonomo non paga Iva, né a debito né a credito (cioè scaricabile) e gli obblighi contabili sono ridotti al minimo, con esenzione dagli studi di settore e dalle comunicazione per lo spesometro.

Agevolazioni fiscali, i diritti dei lavoratori trasfertisti

 Innanzitutto chiariamo cos’è la trasferta. Trasferta è una parola che definisce contemporaneamente il trasferimento e il soggiorno fuori sede per motivi di lavoro e l’indennità di trasferta, ovvero il rimborso che si ottiene per le spese di viaggio e di soggiorno fuori sede.

La trasferta del lavoratore è frequente in alcuni settori produttivi. Molte aziende, in particolare le imprese edili, mandano i propri dipendenti in trasferta fuori del territorio comunale in cui l’azienda ha la sede operativa. In questo caso, generalmente, il lavoratore ha diritto a dei rimborsi spese e ad una indennità di trasferta.

Decreto Monti, nuovi particolari sulle deduzioni dal reddito per favorire l’assunzione

Il decreto legge n. 201 del sei dicembre 2011, meglio conosciuto come decreto Monti, prevede, all’articolo 2, alcune misure finalizzate all’assunzione di donne e giovani under 35 anni a partire dall’anno 2012; in effetti, come avevamo già messo in evidenza in un precedente post, la nuova manovra economica prevede una deduzione dal reddito di impresa un importo pari a l’Irap pagata e determinata in base alle spese del personale.

Dallo stesso periodo, per i lavoratori di età inferiore a 35 anni o donne, assunte a tempo indeterminato, la deduzione è pari a 10.600 euro l’anno che diventano 15.200 nelle aree svantaggiate.

Dalla manovra Monti in arrivo agevolazioni fiscali per donne e giovani

L’articolo 2 del decreto salva-Italia prevede alcune agevolazioni sul costo del lavoro e alcune misure finalizzate a favorire l’occupazione di giovani e donne.

In effetti, in base al contenuto del decreto, si prevede che a decorrere dal periodo d’imposta 2011 e fino al 31 dicembre 2012 è possibile dedurre, così come stabilito dall’articolo 99 del T.U. delle imposte sui redditi approvato con il decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni, da parte del datore di lavoro un importo pari all’imposta regionale sulle attività produttive determinata ai sensi degli articoli 5, 5-bis, 6, 7 e 8 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato al netto delle deduzioni.