Voucher Fondo Sociale Europeo: Regione Liguria, partono i master

 Voucher di iscrizione fino a ben 6 mila euro grazie alle risorse provenienti dall’FSE, il Fondo Sociale Europeo. E’ questa l’iniziativa cui ha aderito anche la Regione Liguria per i master a valere sulla creazione di una rete di collaborazione che vede scendere in campo per l’alta formazione numerose Regioni italiane, ed in particolare le Regioni Basilicata, Veneto, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Lazio, Sardegna, Puglia e Regione Marche. Quello a valere sul Fondo Sociale Europeo è un progetto interregionale per l’alta formazione al quale ha aderito la Liguria come  ha spiegato e reso noto in merito da parte dell’Assessore regionale Pippo Rossetti. Nel dettaglio, l’innovazione del progetto è quella per cui il voucher del Fondo Sociale Europeo per i master può essere speso in una delle Regioni sopra indicate che aderiscono alla rete per l‘alta formazione.

Università: Borse di ricerca nella regione Emilia-Romagna

 A disposizione delle Università emiliano-romagnole, grazie a risorse per complessivi 1,8 milioni di euro, ci sono ben 36 Borse di ricerca per i progetti di dottorato che riguardano l’economia e le imprese. Questo grazie ad un apposito Fondo con risorse messe a disposizione dall’Amministrazione regionale, e provenienti dall’FSE, il  Fondo sociale europeo. Entro la data del 26 aprile 2011, spetta agli Atenei presentare i progetti attraverso la compilazione di un formulario, direttamente online, dal sito Internet www.spinner.it; dopodiché la domanda, allo stesso modo, dovrà essere inviata in remoto utilizzando un indirizzo di posta elettronica dedicato. L’iniziativa della Regione Emilia-Romagna rientra nell’ambito del sostegno alla ricerca universitaria e nella valorizzazione delle risorse umane attraverso un dialogo sempre più stretto con gli Atenei.  In questo modo, nell’ambito della ricerca, potranno formarsi dei profili ad alta qualifica in grado di soddisfare le esigenze di competitività delle imprese.

Università Lombardia: nuovi fondi per la ricerca

 In Lombardia, a sostegno della ricerca universitaria, ci sono a disposizione nuovi fondi, pari a complessivi 150 milioni di euro, frutto di uno stanziamento pari a 90 milioni di euro da parte dell’Amministrazione regionale, e 60 milioni di euro provenienti dal Ministero. A darne notizia è stata proprio la Regione Lombardia, nella giornata di ieri, sottolineando come le nuove risorse serviranno sia per rafforzare la ricerca, sia per rafforzare sul territorio regionale il diritto allo studio. Al riguardo, in presenza, tra gli altri, di Gianni Rossoni, assessore all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro, e di Alberto Cavalli, il sottosegretario alla Ricerca ed all’Innovazione, il Governatore Roberto Formigoni ha organizzato con i rettori delle dodici Università lombarde una riunione per dare impulso sia alla ricerca, sia al merito. Al riguardo proprio Roberto Formigoni ha posto l’accento sul fatto che la Lombardia è l’unica Regione in Italia ad aver erogato il 100% delle borse di studio garantendole, quindi, a tutti quegli studenti cui spettava per requisiti e per merito.

Formazione professionale: Emilia-Romagna, fondi per l’apprendistato

 In Emilia-Romagna, negli ultimi tre anni, sono stati stipulati circa 110 mila contratti di apprendistato. A ricordarlo nei giorni scorsi è stata proprio l’Amministrazione regionale che al riguardo ha stanziato, a valere sull’anno in corso, oltre 14 milioni di euro proprio per l’apprendistato e, in particolare, per sostenere le attività formative dei giovani apprendisti assunti presso le imprese. Questo potrà avvenire attraverso un’offerta formativa presente in un apposito catalogo regionale dal quale è possibile scegliere il percorso più idoneo in cofinanziamento; questo significa che una parte dei costi viene coperta da finanziamento regionale, mentre la parte restante è a carico del datore di lavoro. Il tutto con il vantaggio che, in regime di alta formazione, con il contratto di apprendistato i giovani possono anche andare ad acquisire un titolo post-laurea; per questa specifica misura, infatti, la nuova tranche di fondi a disposizione è pari a tre milioni di euro e rientra nell’ambito del cosiddetto Sistema regionale delle qualifiche.

Regione Sardegna: Master gratuito in economia e finanza etica

 E’ stato presentato nella giornata di ieri, a Cagliari, dal Governatore Ugo Cappellacci, presso la sede della presidenza a Villa Devoto, il master di primo livello in “Economia e finanza etica per lo sviluppo e la cooperazione“. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare come il master sia stato realizzato dall’assessorato regionale del Lavoro avvalendosi della collaborazione del Comitato nazionale del Microcredito, la Caritas, la Facoltà di Economia di Cagliari, e l’Associazione “Piccoli progetti possibili”. L’obiettivo del master è quello di andare a formare figure che acquisiscano sia istruzione, sia formazione di alto profilo che possano non solo innovare ma, come messo in risalto dal Presidente della Regione Sardegna, anche diffondere nuove idee affinché si attivi sull’intero territorio un percorso di crescita virtuosa, integrata e sostenibile. Per quel che riguarda l’aspetto economico/finanziario, il Master in economia e finanza etica sarà gratuito per gli allievi il cui reddito non supera i 35 mila euro.

Borse di studio: Regione Toscana conferma i finanziamenti

 Nella Regione Toscana l’erogazione delle borse di studio a tutti gli idonei sarà garantita. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare lo sforzo effettuato in virtù del fatto che il Governo nazionale al riguardo ha effettuato tagli ingenti; le risorse, infatti, rispetto ai 12,5 milioni di finanziamento a valere sull’anno precedente, sono crollate ad appena 5,3 milioni di euro. Di conseguenza, a seguito della prima riunione del CdA dell’Azienda regionale del diritto allo studio, è stato deciso assieme all’Amministrazione regionale di mantenere comunque intatti i finanziamenti. Al riguardo Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, ha dichiarato come l’Amministrazione, in linea con le decisioni assunte negli anni passati, abbia deciso di premiare comunque, nonostante tagli ai trasferimenti difficilmente sostenibili, tutti gli idonei per l’ottenimento delle borse di studio nonostante sia ammessa la possibilità di stilare una graduatoria di studenti non beneficiari sebbene idonei.

Borse di studio: Programma Master & Back nella Regione Sardegna

 Sono ben 150 le borse di studio pronte da assegnare ai giovani laureati sardi nell’ambito del programma denominato “Master & Back” grazie ad una dotazione finanziaria pari a complessivi 6,5 milioni di euro. A darne notizia è stata la Regione Sardegna dopo che l’Agenzia regionale per il lavoro ha provveduto a pubblicare l’apposito avviso 2010 che può far di conseguenza partire i percorsi di alta formazione che, attraverso l’assegnazione delle borse di studio, fino ad un massimo di 150, spaziano dai dottorati di ricerca ai master universitari fermo restando che questi si dovranno comunque svolgere al di fuori del territorio regionale nonché presso università aventi un elevato prestigio internazionale. Gli interessati possono presentare la domanda di partecipazione, in via esclusivamente telematica, entro e non oltre le ore 13 di giovedì 20 gennaio 2011. Per poter accedere alla misura occorre avere un’età inferiore ai 36 anni, rispettare dei requisiti di maturazione della residenza sul territorio sardo, ed aver conseguito a conclusione del percorso universitario un voto non inferiore a 100 su 110.

Assunzione giovani ricercatori: nuovi bandi nella Regione Toscana

 Grazie ai progetti, ben ventisei, che sono finanziati in Toscana dall’Amministrazione regionale, saranno all’incirca ben 120 i giovani ricercatori che saranno assunti per un periodo pari a ventiquattro mesi. Ad annunciarlo è stata Stella Targetti, assessore e vicepresidente della Regione Toscana, precisando al riguardo come l’Amministrazione, in netta controtendenza rispetto al panorama nazionale, punti a valorizzare i giovani ricercatori nell’ambito delle scienze umane ed economiche. I fondi disponibili per l’avvio del programma di assunzioni di 120 giovani ricercatori ammonta ad oltre 14 milioni di euro e rientra in un piano più ampio di complessivi cento progetti presentati a fronte di una dotazione finanziaria complessiva che supera i settanta milioni di euro. In merito all’iniziativa è stata proprio l’assessore Targetti che, dopo un incontro tecnico tenutosi a Palazzo Strozzi Sacrati, ha fornito le indicazioni operative per l’avvio della misura ai Centri di ricerca ed alle Università toscane, ovverosia a coloro che risultano essere i titolari dei progetti.

Master gratuiti e posti di lavoro per i laureati piemontesi

 Nel Piano straordinario per l’occupazione presentato dalla Regione Piemonte, è stata inserita una importante proposta illustrata il 6 ottobre scorso dall’Assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, insieme al rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, al rettore dell’Università di Scienze gastronomiche, Valter Cantino, ed al pro-rettore dell’Università del Piemonte orientale, Cesare Emanuel. La proposta prevede Master gratuiti e dottorati di ricerca per i laureati piemontesi. In questo modo si punta a favorire un più stretto contatto tra mondo accademico e impresa, mettendo sul piatto ben 9 milioni di euro di risorse per 60 master universitari di primo e di secondo livello, e ben 70 dottorati di ricerca rivolti a oltre mille giovani, assunti con contratto di apprendistato per l’acquisizione di titoli di alta formazione. I corsi non costeranno nulla per chi partecipa; anzi, a loro favore scatterà l’inquadramento in azienda e quindi lo stipendio.

Master e corsi all’estero: assegni formativi ER.GO

 Scadono il 3 dicembre prossimo, nella Regione Emilia-Romagna, i termini di partecipazione ad un Bando che, con una dotazione finanziaria pari a 30 mila euro, punta a concedere ai richiedenti aventi diritto degli assegni formativi finalizzati al sostegno della frequenza di corsi di alta formazione, master e corsi di specializzazione all’estero. Il Bando si è aperto lunedì scorso, 13 settembre 2010, ed è riservato agli studenti che, in Emilia-Romagna, hanno conseguito un titolo di studio idoneo per l’accesso a corsi di alta formazione, master e corsi di specializzazione all’estero. La domanda di partecipazione al Bando deve essere stampata dal sito Internet www.er-go.it, deve essere compilata, firmata e spedita ad ER.GO entro e non oltre la data sopra indicata, al numero 4 di Via Santa Maria Maggiore, 40121 Bologna. La domanda deve essere compilata con i propri dati anagrafici, quelli di residenza, l’indirizzo dove inviare le comunicazioni, i dati sulla carriera universitaria, i certificati e la documentazione inerente, nonché l’indicatore Isee riferito all’anno 2009.

Dottorato di ricerca: Sardegna, finanziamento per percorsi triennali

 C’è ancora tempo nella Regione Sardegna per accedere ad una importante misura di finanziamento per i percorsi triennali di dottorato di ricerca a favore dei laureati sardi appartenenti a settori aventi un alto contenuto innovativo e tecnologico. A darne notizia è stato l’Assessorato regionale della Pubblica istruzione nel far presente come a seguito di una proroga il termine ultimo di accesso alla misura di finanziamento scada martedì prossimo, 10 agosto 2010. La domanda di accesso ai finanziamenti, nello specifico, deve essere presentata dalle Università di Sassari e di Cagliari con la finalità di offrire un contributo importante allo sviluppo economico ed all’occupazione nella Regione Sardegna attraverso percorsi di qualificazione e di valorizzazione delle giovani generazioni. Le proposte di finanziamento dovranno riguardare, a valere sul triennio dal 2010 al 2012, l’attivazione di corsi nell’ambito di ben quattordici aree disciplinari.

Regione Sardegna: giovani ricercatori, formazione e scambi culturali

 Al fine di sostenere la formazione dei giovani ricercatori scientifici sardi, e di avviare di conseguenza nuovi percorsi e figure professionali ad alta specializzazione, il Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha firmato un importante accordo di cooperazione con il “NIH”, National Institutes of Health, Istituto che fa parte dell’agenzia federale statunitense per lo sviluppo e per il supporto della ricerca. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel sottolineare come in questo modo i giovani ricercatori scientifici sardi che beneficeranno di tale accordo potranno partecipare a percorsi formativi e attività di scambio culturale in qualità di borsisti ospiti del National Institutes of Health. I giovani ricercatori scientifici sardi saranno così coinvolti in un Programma di alta specializzazione che avrà una durata dai cinque ai sei anni, e che sarà articolato in due step.

Lavorare nel Club Eurostar: solo per donne giovani e belle

 I viaggiatori di Trenitalia che sono in possesso della Cartafreccia Oro e Platino, nell’attesa che parta il treno possono accedere in stazione, dove presente, ad una saletta riservata, confortevole, con tanto di area self service per consumare liberamente bevande, caffè e snack. Trattasi, nello specifico, dei cosiddetti “Freccia Club Eurostar“, dei veri e propri salottini dove ad accoglierci possiamo trovare personale non solo qualificato, ma anche ben “selezionato”, fin troppo. A quanto pare, infatti, le FS per il servizio di accoglienza in queste aree riservate adottano una politica che appare discriminatoria, visto che, innanzitutto, gli uomini sono stati “messi al bando”; Trenitalia ha infatti scelto le donne, ma con la “credenziale” che siano giovani e belle. Solo rispettando questi requisiti si hanno a quanto pare delle chance per lavorare nel Club Eurostar, al punto che la questione rischia di diventare un vero e proprio caso nazionale con risvolti di natura discriminatoria che ora dovranno essere dimostrati.

Famiglia e lavoro: ecco cosa chiedono le donne

 Per le donne nel nostro Paese è ed è sempre stato difficile poter conciliare la famiglia ed il lavoro, con la conseguenza che molto spesso dopo la nascita di un figlio, a causa di un’occupazione poco flessibile, ma anche per effetto di una carenza di strumenti a sostegno della conciliazione tra la cura dei familiari ed il mantenimento del lavoro, si è costretti a diventare forzatamente delle casalinghe. Ma cosa chiedono le donne per poter continuare a lavorare anche quando in famiglie sono presenti bambini piccoli, sotto i tre anni di età? Ebbene, in accordo con quanto emerso da un sondaggio presentato dalla rivista “Insieme” del Gruppo RCS, e realizzato dal Portale “QuiMamme.it”, quasi la metà delle donne nella condizione sopra citata richiedono un’occupazione part-time. La percentuale, nello specifico, è al 47%, mentre il 23% delle neomamme, in base ad un campione di quasi 1.000 donne interpellate che lavorano ed hanno figli sotto i tre anni, chiede il congedo pagato.