Lavoro e crisi: le nuove figure del lavoro verde contro la recessione

 Nell’ambito del lavoro verde vanno nascendo nuove figure di lavoratori definiti a loro volta con i neologismi entrati a far parte del grande dizionario comune: dall’agronomo all’apicoltore, dallo zoonomo sostenibile all’ecoauditor. Nuove tipologie di lavoro che spaziano dal campo dei rifiuti e del risparmio energetico al taglio emissioni all’agricoltura sostenibile quale alternativa contro la crisi economica.

Manager meno stressati grazie alla crisi

 La crisi economica internazionale genera più stress nei lavoratori? Stando a quanto affermato da una recente ricerca compiuta dal Grant Thornton International Business Report per lo Studio Bernoni di Milano, i manager che lamentano stress da eccesso da lavoro sarebbero calati drasticamente in tutto il mondo.

Secondo le conclusioni cui è giunta la ricerca, infatti, nel 2011 sarebbero stati il 21% i dirigenti del Nord America che avevano lamentato un aumento di stress, contro una percentuale che nel 2010 era pari addirittura al 35%. Andamento similare nell’area maggiormente stressata al mondo, quella Asia Pacifico, dove nel 2011 “solamente” il 44% dei manager ha dichiarato stress da eccesso di lavoro, contro il 58% dell’anno precedente. In Europa, invece, la percentuale di manager stressati è stata pari al 22%, contro il 40% dell’anno precedente.

Debiti da lavoro: tre nuovi strumenti per uscire dalle difficoltà

 Il governo sta per approvare un disegno di legge con il quale intende applicare tre nuove strade per la risoluzione delle crisi dei piccoli imprenditori o dei professionisti individuali. Tre nuove possibilità che potrebbero permettere una risoluzione più celere di tutte le controversie che, ad esempio, sorgono nell’ipotesi di inadempimento per i crediti da lavoro. Cerchiamo di comprendere nel dettaglio, per ogni singola nuova iniziativa, quali siano gli iter previsti.

Il primo nuovo strumento a disposizione dei debitore è la “composizione”. Si tratta di una delle innovazioni più importanti (ammesso che possa trovare un’efficace collocazione nel nostro ordinamento normativo): in termini sintetici, se una persona ha difficoltà nel pagamento dei debiti, può rivolgersi ai c.d. Organismi per la composizione della crisi, consulenti gratuiti che predisporranno un piano di ristrutturazione del debito. Il debitore – a garanzia dei creditori – potrà offrire forme reali sui propri beni attuali o futuro (ad esempio, la liquidazione del TFR). Il piano andrà poi omologato dal giudice e imposto a tutti i creditori. Come in altre forme giudiziali, l’omologazione interromperà ogni iniziativa ai danni del debitore.

Trovare lavoro: quali sono i settori anti-crisi

 Da recenti indagini compiute sul territorio italiano, pare che anche in tempi di crisi la domanda di lavoro sia ben lungi dal conseguire l’attesa uniformità. Anzi, proprio negli ultimi anni di intensa criticità le richieste di professioni si stanno fortemente concentrando sui settori della produzione, dell’amministrazione, della finanza e del controllo.

In maniera più specifica, gli studi condotti dall’Osservatorio di JobCareer della Fondazione Cuoa, sostengono che la mappatura dei profili maggiormente richiesti veda una predominanza del settore dell’amministrazione, finanza e controllo, con una quota del totale di mercato pari al 19%, seguito dal commerciale e vendite al 17%, dalla R&D Logistica al 16%, dal marketing e comunicazione al 10%, e infine dalle risorse umane e organizzazione al 7% .

L’Italia sorvegliata speciale

Mentre in Italia si continua a discutere sulle dimissioni del nostro premier, l’Unione Europea ha deciso di aumentare la sua vigilanza e sorvegliare l’andamento della finanza pubblica con i suoi limiti di spesa.

In effetti, al delegazione UE-BCE, guidata da Servas Deroose, dovrà stilare un rapporto che sarà poi presentato all’eurogruppo che si terrà il prossimo 29 novembre. Servas Deroose guida il team di lavoro composto da esperti Ue e della Banca europea con un questionario di 40 domande che spaziano in ogni campo: dalle riforme strutturali a quelle del sistema giudiziario.

Ammortizzatori sociali: Sardegna, accordo col Ministero del Lavoro

 Arriva una boccata d’ossigeno, nella Regione Sardegna, per i lavoratori in difficoltà, ed in particolare per quelli che sono attualmente in cassa integrazione in deroga, percettori della disoccupazione speciale, oppure in mobilità. L’Amministrazione regionale, infatti, ha siglato con il Ministero del Lavoro un accordo finalizzato all’assegnazione di risorse pari a cinquanta milioni di euro per la concessione della Cigd, mobilità o disoccupazione speciale, oppure per la proroga delle rispettive misure di sostegno al reddito. L’accordo, secondo quanto recita una nota della Regione Sardegna di mercoledì scorso, riguarda sia i lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, sia quelli con contratto a tempo determinato, includendo anche gli apprendisti; la misura, a valere sull’intero anno in corso, è inoltre a conguaglio dell’anno 2010.

New Deal o Piano Marshall? Diverse proposte per uscire dalla crisi

 Per Bernadette Sègol, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati, serve un New Deal europeo e per Philippe Aghion è necessario rilanciare il continente europeo con un Piano Marshall: due ricette che condividono lo stesso desiderio di crescita economica e sociale.

In effetti, in una recente intervista pubblicata sul quotidiano “Il Sole 24 ore” l’economista  e professore presso l’Harvard University, Philippe Aghion, ripropone un grande piano di investimenti in grado di offrire opportunità ai Paesi europei.

Per Philippe Aghion il debito è una seria minaccia alla stabilità anche se poi occorre anche fare i conti con una crescita che fa fatica a concretizzarsi. Per approntare un piano di questo tipo occorre la collaborazione dei grandi Paesi europei, in primis la Germania: una possibilità però ritenuta abbastanza remota.

Ammortizzatori sociali: accordo Inps-Regione Sardegna

 Scatta ufficialmente la cooperazione, nella Regione Sardegna, tra l’Amministrazione regionale e l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) in materia di erogazione dei trattamenti per il sostegno al reddito. Nella giornata di ieri, mercoledì 11 maggio 2011, è stato infatti firmato a Cagliari un importante accordo che sfocerà in uno specifico protocollo d’intesa, e che permetterà di accelerare le erogazioni delle prestazioni di sostegno al reddito a favore dei legittimi beneficiari. Questo perché un lavoratore in cassa integrazione, ad esempio, per poter percepire quanto gli spetta molto spesso è costretto ad attendere parecchie settimane, se non mesi, con tutto quel che ne consegue a livello economico e sociale.

Ammortizzatori sociali in deroga: Regione Toscana, c’è l’accordo

 A valere sul biennio 2011-2012, c’è l’accordo nella Regione Toscana per la mobilità in deroga. A darne notizia è l’Amministrazione regionale dopo che con le parti sociali è stato siglato l’apposito accordo quadro finalizzato a concedere la cassa anche a quei lavoratori appartenenti a quelle imprese che in Toscana, così come prevede la normativa ordinaria, hanno esaurito per Legge il periodo per la fruizione degli ammortizzatori sociali. L’operatività scatta dall’1 maggio prossimo a seguito dell’adesione alla proposta di accordo quadro proposta da Gianfranco Simoncini, Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, e firmata dai rappresentanti di Uil, Cia, Cisl, Cna, Cgil, Coldiretti, Lega Coop, Confartigianato, Confturismo, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confcooperative.

Occupazione Lombardia: posto di lavoro in cima alle preoccupazioni

 Per le famiglie lombarde la preoccupazione più stringente è rappresentata dal posto di lavoro. A rilevarlo sono due recenti indagini, dal titolo” Famiglie e fiducia Monza e Brianza, Lombardia, Italia” e “Famiglia e risparmio: la risposta italiana alla crisi. Monza, Lombardia e Italia”, che, in collaborazione con DigiCamere, sono state realizzate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. In particolare, le indagini rivelano come anche per l’anno in corso nel nostro Paese, in ragione di ben nove famiglie lombarde su dieci, l’economia italiana resterà ancora in stand-by. Come diretta conseguenza le famiglie residenti nella Regione Lombardia, nel rapporto di ben 4 su 5, si aspettano un aumento della disoccupazione con una percentuale più alta rispetto alla media nazionale che registra una percentuale del 67%. E sebbene la disoccupazione giovanile in Italia sia a livelli da record, sono proprio loro a confermarsi per il futuro più ottimisti in merito sia alla crescita economica dell’Italia, sia al miglioramento della situazione all’interno della propria famiglia.

Lavoro Piemonte: nuovi aiuti per i settori in crisi

 Grazie ad un accordo siglato tra il Governo centrale e la Regione Piemonte, a valere sul 2011 e sul 2012, ci saranno a disposizione per l’Amministrazione regionale fondi per complessivi 27 milioni di euro da utilizzare per il sostegno al lavoro ed in particolare per venire incontro ai settori in crisi. I comparti interessati alle misure che poi saranno messe a punto, e che mirano alla riqualificazione professionale ed al finanziamento di servizi per l’inserimento nel mondo del lavoro, sono quelli della meccanica, del tessile e dell’ICT. A firmare a Torino l’accordo Stato-Regione nella giornata di ieri, lunedì 31 gennaio 2011, sono stati Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e del Welfare nell’attuale Governo in carica, e Claudia Porchietto, che nell’Amministrazione regionale piemontese ricopre la carica di Assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale. Con i finanziamenti a disposizione nel biennio si stima che potranno essere aiutati ben tremila lavoratori nell’ambito degli interventi di riqualificazione professionale e di reinserimento nel mondo del lavoro di quei soggetti espulsi dai settori in crisi sopra citati.

Incentivi assunzione lavoratori svantaggiati nella Regione Abruzzo

 Nell’ambito del progetto denominato “Welfare to Work“, nella Regione Abruzzo i datori di lavoro e le imprese possono assumere, con un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, soggetti svantaggiati potendo fruire di incentivi all’assunzione. A ricordarlo è stata la Confcommercio nel precisare come il bonus assunzioni spetti alle imprese operanti sul territorio abruzzese che hanno meno di 50 dipendenti; questo grazie ad una dotazione finanziaria, pari a 1,5 milioni di euro, stanziata dall’Assessorato alle Politiche Attive del Lavoro della Regione Abruzzo grazie a fondi nazionali. Nel dettaglio, il bonus assunzioni è pari a duemila euro per ogni soggetto svantaggiato assunto con un contratto di lavoro a tempo determinato della durata pari ad almeno 12 mesi, mentre balza a 5.000 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato, ma anche nei casi di assunzione con contratto di apprendistato, e di trasformazione di un contratto di lavoro a tempo determinato in uno a tempo indeterminato.

Contratti di lavoro: aumentano le assunzioni di nuovi precari

 Nel 2010 in Italia, sul totale delle assunzioni, il 43% è rappresentato da lavoratori con un contratto flessibile, ovverosia da precario; trattasi, in accordo con quanto rilevato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, di una percentuale in aumento nel 2010 rispetto al 41,4% dello scorso anno. Il rapporto, per ogni cinque assunzioni, vede la “nascita” di due lavoratori precari tra i cosiddetti “interinali” ed i co.co.pro., ovverosia gli assunti con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. Il top di assunzioni precarie si registra in Lombardia con una percentuale pari a ben il 67,5% a fronte, su scala nazionale, di quasi 350 mila lavoratori che in Italia andranno ad incrementare a fine anno l’esercito dei “flessibili“. Ma qual è l’identikit del lavoratore precario in questa fase caratterizzata per l’economia italiana da una lenta e fragile uscita dalla crisi?

Lavorare come ambulante: idea di occupazione anticrisi

 In Lombardia ci sono oltre mille giovanissimi che lavorano come venditori ambulanti. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in accordo con un Rapporto, dal titolo “I consumi delle famiglie brianzole e lombarde”, realizzato prendendo a riferimento i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e quelli aggiornati del registro delle imprese. L’ambulante nella Regione Lombardia è anche sempre di più donna nel rapporto oramai di uno su cinque; il tutto a fronte, comunque, di un lavoro che vede svettare gli stranieri con il 40,5% di questi che sono infatti titolari con nazionalità diversa da quella italiana; la maggioranza di questi, nella Regione Lombardia, è nata in Marocco (15,7%), con a ruota quelli del Senegal (7%) e Cina (4,9%). Nel complesso gli ambulanti, in base al Rapporto della Camera di Commercio di Monza e Brianza, sono cresciuti negli ultimi 12 mesi dell’1,5% su scala nazionale a fronte di un aumento degli acquirenti di 200 mila unità a causa della crisi. Anche i lombardi, infatti, puntano sempre di più sui mercatini piuttosto che sui negozi e chiaramente ancor di più in vista del Natale 2010.