Come diventare insegnante di sostegno

In tutte le scuole italiane lavorano delle particolari figure di insegnanti che aiutano gli alunni con problemi o difficoltà nel loro percorso di apprendimento. Si tratta degli insegnanti di sostegno, cui sono affidati ogni anno alunni con problemi specifici nell’apprendimento, alunni portatori di handicap o diversamente abili, studenti con bisogni educativi speciali. Ma come si fa a diventare insegnanti di sostegno? Iniziamo col dire che oggi diventare insegnanti di sostegno, come diventare insegnanti in generale non è così semplice come in passato. Per lavorare in questo campo, infatti, esistono ormai graduatorie a punteggio molto lunghe, all’interno delle quali sono organizzati e suddivisi in scaglioni i famosi precari della scuola, di cui si sente spesso parlare. 

Insegnanti di sostegno, sentenza della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale è intervenuta in materia con la sentenza n. 80/2010 pubblicata nella gazzetta Ufficiale n. 9 del 3 marzo 2010.

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 2 della legge 24 dicembre 2007 n. 244, conosciuta anche come legge finanziaria 2008, nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e nella parte in cui esclude la possibilità, già contemplata dalla legge 27 dicembre 1997, n.449, di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza di classi di studenti con disabilità grave, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente.

La legge n. 244/2007 prevede che il numero dei posti degli insegnanti di sostegno a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, non può superare complessivamente il 25% del numero delle sezioni e delle classi previste nell’organico di diritto dell’anno scolastico 2006/2007.

Scuola, indicazioni supplenze anno scolastico 2010/2011

Il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare n. 7521 del 6 agosto 2010 con la quale ha definito le istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed ATA per l’anno scolastico 2010/2011.

Secondo la circolare a decorrere dal 1°settembre 2010, l’individuazione e la nomina dei destinatari delle supplenze annuali e di quelle sino al termine delle attività didattiche, attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, passerà nella competenza dei dirigenti scolastici.

Non solo, la circolare fissa anche le procedure da seguire per poter ricoprire un incarico per l’anno scolastico 2010/2011.

Lavoro e disabilità: la crisi pesa anche sulle categorie protette

 Ai tempi della crisi in Italia non bastano le leggi e le norme in vigore a favore delle categorie protette per permettere ai lavoratori diversamente abili di poter trovare un posto di lavoro o di mantenerlo. Anche i disabili, infatti, negli ultimi tre anni hanno dovuto fare i conti con le crisi aziendali e con le espulsioni dal mondo del lavoro che in un contesto macroeconomico difficile non sembra guardare alle leggi, alle convenzioni ed alle pari opportunità, ma senza andare tanto per il sottile guarda e punta sulle competenze. A farne maggiormente le spese sono in particolare le persone con disabilità psichica e cognitiva che, nonostante non manchino i Bandi finalizzati al loro reclutamento in azienda, rimangono inesorabilmente tagliati fuori sebbene le aziende specializzate nei processi di selezione del personale, in merito alle assunzioni dei disabili, abbiano oramai messo a punto dei servizi sempre più mirati e sempre più efficienti.

L’insegnante di sostegno: chi è e cosa fa

 L’ insegnante di sostegno si occupa di assistere, all’interno delle scuole (di qualsiasi ordine e grado), studenti con difficoltà di apprendimento oppure  diversamente abili (quindi con handicap psicofisici oppure sensoriali).

Dovrà cercare di coinvolgere lo studente nelle varie attività scolastiche cercando quindi di favorire la sua integrazione all’interno della classe.

Dovrà essere in grado di stabilire le potenzialità dell’alunno e dovrà capire quali sono le potenzialità e le attitudini per cercare di svilupparle.