Dal decreto Semplificazioni una nuova stangata alle imprese

 Con le nuove addizionali previste dal decreto Semplificazioni del governo Monti le imprese rischiano di pagare un tributo complessivo pari a 3.5 miliardi di euro o almeno queste sono le valutazioni previste dalla CGIA di Mestre. A questo proposito Giuseppe Bertolussi, il segretario della CGIA, ha osservato che

Lo sblocco dei tributi locali e regionali previsto per l’anno di imposta 2012 dal recente decreto sulle semplificazioni fiscali rischia di tramutarsi in una vera e propria stangata per le imprese del Centro-Nord

Il centro studi della CGIA è arrivata a questa cifra dopo aver letto e valutato la Relazione illustrativa allegata al decreto Semplificazioni

Se le Regioni, ormai sempre più a corto di risorse finanziarie, decideranno di aumentare l’aliquota Irap di un punto, portandola al limite massimo del 4,82% l’aggravio fiscale sulle imprese sarà di 3,5 miliardi di euro

Decreto sviluppo, chiarimenti sulle assunzioni nelle Regioni meridionali

 Il recente decreto sviluppo ha posto in essere un credito d’imposta per i datori di lavoro in caso di assunzione a tempo indeterminato di lavoratori cosiddetti svantaggiati o molto svantaggiati, ovvero rientrano in questa fattispecie i lavoratori così definiti in base al Regolamento 88/2008/CE.

Secondo il Regolamento CE è lavoratore svantaggiato chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale, i lavoratori che hanno superato i 50 anni di età, gli adulti che vivono soli con una o più persone a carico, i lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato.

Base Imponibile: cos’è, come si calcola

 La base imponibile è un valore che emerge da una serie di operazioni che vengono effettuate sul reddito lordo. Le operazioni che in genere vengono effettuate sono, per le imposte dirette, tutte le deduzioni fiscali e le riduzioni fiscali. Dedotti questi importi, il reddito che si ottiene sarà la base su cui andare a calcolare l’aliquota per determinare quanto il contribuente dovrà pagare di imposte.

L’aliquota per determinare l’imposta dovuta può essere fissa o crescente (in base al valore della base imponibile), in questo ultimo caso si parla di aliquota progressiva.

Ires e Irpeg: cosa sono e a cosa servono

 Il sistema tributario italiano prevede tre tipi di imposte dirette: l’IRPEF(Imposta sul reddito delle persone fisiche), l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) che dal 1 gennaio 2004 ha sostituito l’IRPEG (Imposta sul reddito delle persone giuridiche) e l’IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive).