Inpdap, nota per i benefici pensionistici sui lavori usuranti

 Dopo la circolare del Ministero del Lavoro n. 22/2011, adesso anche l’INPDAP, con la nota n. 29/2011,  ha fornito istruzioni operative per i benefici di  pensionamento in favore degli addetti ai lavori usuranti di cui al decreto n. 67/2011.

L’Inpdap ricorda che la domanda deve riportare tutte le informazioni che  sono considerate condizioni necessarie ai fini della procedibilità dell’istanza. In particolare l’interessato deve indicare la volontà di avvalersi del beneficio in esame e di specificare i  periodi per i quali è stata svolta ciascuna delle attività considerate come particolarmente faticose e pesanti, oltre ad  allegare la documentazione comprovante l’attività usurante svolta.

Lavoro, chiarimento per il pensionamento anticipato

In arrivo dal Ministero del lavoro le prime indicazioni a proposito dell’accesso anticipato al pensionamento per il lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, il cosiddetto lavoro usurante, attraverso la circolare n. 22 del 10 agosto 2011.

In effetti, la Direzione Generale per le Politiche Previdenziali e quella per l’Attività Ispettiva forniscono le prime indicazioni operative per usufruire dei benefici previsti dal Decreto Legislativo n. 67/2011, che consente un accesso anticipato al pensionamento per il lavoratori “addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti”.

Lavoro usurante, in arrivo la scadenza di luglio

Il ministero del lavoro lo ha chiarito in precedenza, ovvero lo scorso 6 luglio 2011: è finalmente pronto il modello online da utilizzare dal datore di lavoro al fine di inviare le comunicazioni in fatto di lavori usuranti.

Ricordiamo che con il decreto Legislativo n. 67 del 21 aprile 2011 recante “Accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, a norma dell’articolo 1 della legge 4 novembre 2010, n. 183” è stata introdotta la possibilità di beneficiare di un accesso anticipato al pensionamento in favore degli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti ed è stato stabilito l’obbligo per i datori di lavoro di dare comunicazione on line delle suddette lavorazioni.

I dubbi di Confindustria sui lavori usuranti

 Confindustria ha manifestato diverse perplessità sui contenuti del Decreto sui lavori usuranti, ossia sul decreto Legislativo 21 aprile 2011 n. 67, e lo ha fatto attraverso la sua circolare dell’11 maggio 2011.

In effetti, per l’associazione sindacale dei datori di lavoro, il governo si sarebbe spinto oltre alle indicazioni contenute nella legge delega predisposta dal Parlamento.

In particolare, il testo del decreto nell’individuare i lavoratori coinvolti fa riferimento ad alcune voci di tariffa Inail con riferimento a lavorazioni cui si applicano i criteri per l’organizzazione del lavoro previsti dall’articolo 2100 del codice civile: si tratta delle ipotesi di cottimo obbligatorio, relative ai casi in cui, in conseguenza dell’organizzazione del lavoro, il lavoratore è vincolato all’osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione.

Lavoro usurante, in scadenza la comunicazione del datore di lavoro

Il decreto legislativo n. 67/11 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 dell’11 maggio 2011, e meglio conosciuto come il decreto legislativo sui lavori usuranti, ha posto in evidenza alcuni obblighi a carico del datore di lavoro o anche per il tramite dell’associazione a cui aderisce o conferisce mandato, o dei soggetti come previsti all’articolo 1 della legge 11 gennaio 1979 n. 12, ovvero consulenti del lavoro o avvocati e procuratori legali, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali iscritti nei rispettivi albi professionali.

Pensioni e lavoro, il consuntivo del primo semestre 2011

L’estate è arrivata e di certo la grande maggioranza di noi sta pensando alle vacanze anche se, l’altra grossa fetta dei lavoratori o chi è in cerca di prima occupazione, pensa con preoccupazione i prossimi mesi.

Questo primo semestre ha visto diverse novità sia sul fronte del lavoro sia su quello pensionistico. Infatti, le novità sono state tante: in primo luogo, dal 1 gennaio 2011 è in vigore il nuovo criterio utilizzato per la decorrenza della pensione, ovvero con l’introduzione della finestra mobile il lavoratore subordinato dovrà aspettare altri 12 mesi per usufruire della sua pensione, mentre un lavoratore autonomo ne deve aspettare almeno 18.

Per il mese di luglio, poi, è in arrivo la finestra con quota 95 per i subordinati o 96 per gli automi con i requisiti maturati al 31 dicembre 2010.

Lavori usuranti, la circolare di Confindustria

L’associazione sindacale dei datori di lavoro con la circolare dell’11 maggio 2011, ha fornito le prime indicazioni, ai propri iscritti, circa il Decreto Legislativo 21 aprile 2011 n. 67 sui lavori usuranti.

Per prima cosa la circolare cerca di chiarire gli obiettivi del legislatore e individua i lavoratori coinvolti.

In particolare, tra i lavoratori ammessi a beneficiare del trattamento pensionistico anticipato sono compresi anche i lavoratori notturni, per i quali il decreto legislativo fornisce apposita definizione.

Ai soli fini dell’accesso ai benefici pensionistici sono, infatti, considerati lavoratori notturni i lavoratori a turni che prestano la loro attività per almeno 6 ore consecutive, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 78 o 64 giorni.

Lavori usuranti e le lavorazioni a catena

 La legge sui lavori usuranti, decreto Legislativo del 21 aprile 2011 n. 67, è entrata da poco in vigore e da più parti si cerca di fornire commenti e chiavi di lettura.

Ricordiamo che il decreto fa rientrare nella platea dei lavoratori beneficiari gli addetti alle lavorazioni su linea a catena previsti dal legislatore delegante (Legge n. 247/2007, articolo 1, comma 3, lett. b), ovvero quei lavoratori che all’interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un ritmo collegato a lavorazioni o a misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali e al controllo di qualità.

Lavori usuranti, in arrivo la prima finestra

 Il nuovo decreto legislativo n. 67 del 21 aprile 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 del 11 maggio 2011, ha definito finalmente i criteri per ottenere l’anticipo del pensionamento rispetto alla generalità dei lavoratori.

Il decreto entrerà comunque in vigore il prossimo 26 maggio 2011 e rimodula, in base alla nuova legge di riforma delle pensioni (legge n. 122/2010), i benefici e le condizioni per poter acquisire il pensionamento anticipato, a fronte di lavori particolarmente usuranti.

Possono chiedere gli sconti previdenziali i lavoratori che svolgono la loro attività in cassoni ad aria compressa, svolti dai palombari, ad alte temperature, ovvero mansioni che espongono ad alte temperature quando non sia possibile adottare misure di prevenzione quali, a titolo esemplificativo, quelli addetti alle fonderie di 2° fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale.

Lavoro usurante, regime transitorio

 Si è finalmente concluso l’iter legislativo sui benefici da attribuire ai lavoratori usuranti: un cammino tortuoso e a tratti quasi impossibile, ma che oggi permette ai lavoratori dipendenti che svolgono lavorazioni particolarmente faticose e pesanti (lavori usuranti), il diritto a conseguire la pensione di anzianità con requisiti inferiori a quelli previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti.

Ricordiamo che il beneficio spetta ai lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti di cui al decreto del 19 maggio 1999, agli addetti alla linea catena, ai conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone, ai lavoratori notturni che svolgono attività per almeno 3 ore tra la mezzanotte e le 5 del mattino per l’intero anno lavorativo o per almeno 78 notti di lavoro all’anno.

Lavori usuranti, l’accesso al beneficio pensionistico

 L’articolo 2 del testo del decreto sui lavori usuranti, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 gennaio con parere favorevole anche della Conferenza Stato -Regioni e delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, fissa le modalità al fine di accertare i requisiti soggettivi, ovvero la tipologia di attività, e oggettivi, ovvero la durata dell’attività,  del lavoratore per usufruire del beneficio previdenziale riservato per chi svolge lavoro usurante.

In effetti, la domanda, secondo i dettami del provvedimento, deve essere presentata, con tutta la documentazione utile, all’Istituto previdenziale presso il quale il lavoratore è iscritto rispettando i vincoli temporali.

La pensione per i lavoratori usuranti, la possibile evoluzione normativa

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, nella seduta del 13 aprile 2011, lo schema di Decreto Legislativo recante norme in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti attuativo della delega conferita dall’articolo 1 della legge 183/2010 (Collegato lavoro)  e dell’articolo 1, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 247.

Ricordiamo che il testo del governo ai commi 2 e 3 precisano che per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato è necessario che il lavoratore abbia svolto effettivamente le attività definite usuranti, con esclusione dei periodi di contribuzione figurativa, per un tempo pari ad almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa per le pensioni aventi decorrenza entro il 31 dicembre 2017 e ad almeno la metà della vita lavorativa complessiva, per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2018.

La pensione per i lavoratori usuranti, le sanzioni applicabili

 Proprio in questi giorni è in discussione una proposta del governo in materia di lavoro usurante che attinge all’attuale normativa ma mai fino in fondo realmente recepita.

Secondo gli attuali riferimenti, al momento del pensionamento è necessario che il lavoratore dimostri di aver svolto, secondo i criteri indicati dall’art. 1 legge n. 247/2007, nel periodo transitorio (che verrà definito con i previsti decreti legislativi), una delle attività usuranti per un periodo minimo di sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa o a regime, una delle attività usuranti per un periodo pari almeno alla metà della vita lavorativa.

Il beneficio pensionistico consiste nella riduzione di 3 anni del requisito anagrafico minimo richiesto per l’accesso al pensionamento di anzianità, con un minimo inderogabile di 57 anni e un’anzianità contributiva non inferiore ai 35 anni. La norma non è operativa in quanto necessita dell’attuazione tramite previsti decreti legislativi.

I lavoratori più stressati? Gli autisti di autobus

 Inail approfitta del tema dei lavori usuranti per pubblicizzare la ricerca condotta da diverse università per avvalorare ciò che si sta affermando da diversi anni, ovvero i conducenti di mezzi pubblici appartengono di certo a questa particolare categoria. L’autorevole rivista scientifica Journal of Occupational Health Psychology e una ricerca inglese che ha preso in rassegna circa un centinaio di mestieri hanno alla fine decretato che il lavoro più stressante del mondo è guidare un autobus.

Ciò che ha giustificato questa asserzione non è stata tanto la routine dei percorsi compiuti quotidianamente, quanto le caratteristiche di questa professione: un lavoro continuamente esposto a rischi quotidiani. In effetti, le cause sono molteplici: dalla paura ad essere aggrediti da passeggeri sempre più impazienti e irascibili ad una vita passata nel traffico, tra ingorghi, colpi di clacson e pirati della strada.