Per i collaboratori, praticantati e partite IVA una nuova iniziativa dalla CGIL

 È il momento di mettere al centro dell’attenzione i nuovi lavori al fine di costruire un nuovo modello di civiltà lavorativa; infatti, la FILCAMS CGIL, la NIdiL CGIL, i “Giovani NON + disposti a tutto” della CGIL Nazionale, l’associazione dei praticanti Sesto Piano e l’Associazione Iva sei Partita hanno, tutti insieme, proposto un decalogo per la tutela dei tanti giovani che lavorano negli studi professionali.

All’incontro hanno partecipato più di 50 praticanti e professionisti provenienti da tutti Italia con la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming e sui canali facebook e twitter.

Record di partite IVA tra i giovani

 Con tutta probabilità questo è il solo modo di lavorare; infatti, sarà per via della Riforma Fornero del Governo Monti o dell’attuale situazione economica, ma l’alto numero di partite IVA è un segno molto serio e che testimonia l’elevata precarietà del mondo del lavoro.

Il peso dei mancati incassi alle imprese italiane

 I mancati incassi rappresentano un grosso ostacolo allo sviluppo economico del Paese visto che tengono fermi somme rilevanti di denaro impedendo alle imprese di investire.

Infatti, la CGIA di Mestre ha calcolato che i mancati incassi costano 40,5 mld di euro all’anno e oltre 3 milioni di imprese, pari al 70% del totale, soffrono di problemi di liquidità dovuti al ritardo dei pagamenti. Le perdite per i mancati incassi arrivano a toccare i 40,5 miliardi di euro all’anno.

Scadenze fiscali: ultimo appuntamento Iva domani 27 dicembre

 I contribuenti mensili e trimestrali, che hanno l’obbligo della liquidazione periodica dell’imposta, risultati a debito nel 2011 e attivi nell’anno in corso, e coloro che applicano il regime Iva per cassa dovranno versare, entro domani 27 dicembre, l’acconto dell’imposta sul valore aggiunto 2012, ad evitare sanzioni e interessi.

Dalla riforma del lavoro 2012 il licenziamento per motivi economici

 Accanto alla nuova stretta sulle partite IVA, il provvedimento varato dal Governo Monti e definito dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero, ha, infatti, stabilito che la durata massima del contratto di lavoro non può superare otto mesi con un limite anche sulla retribuzione, oltre all’impossbilità di utilizzare un posto di lavoro fisso presente in azienda. In caso contrario, il datore di lavoro è tenuto a procedere all’assunzione del collaboratore.

Riforma del Lavoro: articolo 9, nuove norme Partite Iva

 Ok del Senato ai requisiti che fanno scattare l’obbligo di assunzione: in base all’articolo 9 della Riforma del Lavoro il datore di lavoro sarà obbligato ad assumere il lavoratore se ne esistono i presupposti.

Ovvero se la collaborazione dura più di 8 mesi nell’arco temporale di un anno; se il reddito da collaborazione costituisce più dell’80% del reddito del collaboratore nello stesso anno; se il collaboratore dispone di una postazione fissa di lavoro presso la sede del datore di lavoro. In tal caso le prestazioni lavorative dei titolari di Partita Iva saranno considerate *collaborazioni coordinate e continuative.

Per quanto riguarda i contributi per la collaborazione coordinata e continuativa, si precisa che gli oneri contributivi che derivano dall’obbligo di iscrizione alla gestione separata dell’Inps, saranno per due terzi a carico del committente e per un terzo del collaboratore, il quale, nel caso in cui sia obbligato per legge al pagamento dei contributi, potrà rivalersi sul datore di lavoro.

Le novità sul testo della riforma del lavoro

 La Commissione del Senato ha dato il suo parere favorevole al ddl lavoro fortem,ente voluto dal governo Monti, apportando alcune modifiche. Nel segmento dei voucher in agricoltura è stato deciso che il buono lavoro potrà essere usato dalle aziende con un fatturato inferiore ai 7 mila euro: sopra questo tetto esso sarà consentito solo per l’impiego di studenti sotto i 25 anni e per i pensionati (e non più anche per le casalinghe).

Le compensazioni di credito IVA

 Il decreto semplificazioni predisposto dal Governo Monti contiene diverse novità, inclusa il tema importante delle compensazioni di credito IVA. Il tema è particolarmente sentito e rappresenta l’ultimo capitolo di una serie di iniziative in questo senso; infatti, dal 1° gennaio 2010 il Legislatore ha cambiato le regole per poter compensare il credito Iva annuale o trimestrale, al fine di contrastare gli abusi riscontrati nell’ambito delle compensazioni.

L’attuale provvedimento prevede che le nuove disposizioni interessano tutti i soggetti Iva che intendono effettuare pagamenti di tributi o contributi utilizzando in compensazione crediti Iva, sia che essi derivino dalla dichiarazione annuale, sia che essi abbiano natura di crediti infrannuali (richiedibili a rimborso) per un importo superiore a 10.000 euro in ciascun anno.

Come mettersi in proprio

 Mettersi in proprio è il sogno di tanti giovani italiani, laureati e non, che desiderano approcciare al mondo del lavoro attraverso una libera professione che possa costituire il punto di arrivo di anni di studi e di sacrifici per ottenere una formazione e una competenza adeguata. Grazie ad alcune innovazioni degli ultimi anni (e, più recentemente, degli ultimi mesi), mettersi in proprio non è un’impresa titanica: società semplificate e regimi fiscali particolarmente convenienti sembrano poter concedere una interessante chance agli under 35 che desiderino poter approcciare al mondo del lavoro sotto l’ombrello giuridico di una partita IVA o di una società di capitali.

La più interessante novità recente è relativa alla società semplificata a responsabilità limitata: si tratta di società di capitali che si rivolgono esclusivamente alle società partecipate da under 35 che decidono di mettersi in proprio, ma magari non dispongono di capitali elevati. Tra i numerosi vantaggi riservati ai giovani che scelgono di costituire una ssrl, la possibilità di poter evitare un versamento minimo di capitale sociale (per le srl ordinarie sono necessari 10 mila euro) e un insieme di nuovi provvedimenti che tendono a velocizzare e rendere più economico il ricorso a questa forma giuridica.

Busta paga più leggera per il mese di marzo

 Il 27 molti lavoratori e pensionati avranno la sorpresa di intascare una retribuzione, o una pensione, più leggera rispetto al mese precedente perché dovranno fare i conti con l’aumento della addizionali e con il conguaglio per i redditi 2011.

Secondo alcune valutazioni della CISL si presume un aumento di 137 euro per l’addizionale regionale e 193 per quelle comunali per l’effetto della manovra economica di fine anno 2011. Oltre  fare i conti con un aumento continuo della benzina che ormai sfiora i 2 euro al litro, il lavoratore e pensionato dovrà contribuire in modo massiccio, con le finanze locali. In effetti, l’aumento delle addizionali regionali è dello 0.33% su base annua con un effetto che varierà dai 50 euro per una retribuzione di 1200 euro mensili fino a 137 euro per uno stipendio di 3200 euro. Al contrario, i comuni che hanno deliberato l’aumento delle addizionali comunali vedranno aumentare le proprie entrate in base alla percentuale decisa; infatti, per il comune di Chieti ci si aspettano 193 euro per contribuente.