Crescono i dati sulla disoccupazione raggiungendo un nuovo record

 Nuovo record storico e negativo per la disoccupazione giovanile nel nostro Paese. Infatti, nel mese di ottobre il tasso di disoccupazione degli under 25 è salito al 36,5%: il dato arriva dall’Istat, spiegando che si tratta del dato più alto dal gennaio 2004 (anno d’inizio delle serie storiche mensili) e del record negativo assoluto mai registrato dal quarto trimestre del 1992 (inizio delle serie storiche trimestrali).

Per la FIAT il bilancio sarà fatto a ottobre

 Infatti,  nel prossimo mese di ottobre si farà il punto sulla situazione dei prodotti e sui stabilimenti italiani: ecco quanto è emerso da un nota FIAT al termine dell’incontro tra Sergio Marchionne e i sindacati sul futuro del Gruppo.

La crisi dell’economia internazionale e le difficoltà del mercato automobilistico europeo non consentono al momento di fornire indicazioni su futuri investimenti

In scadenza i contributi dei liberi professionisti

 Ricordiamo che con la fine del mese di luglio sono in scadenza il versamento dei contributi previdenziali dei liberi professionisti e, rispetto all’anno trascorso, appare opportuno anche ricordare che le casse hanno registrato un incremento dei contributi soggettivi sui redditi 2011, oltre a quelli integrativi dovuti sui volumi d’affari.

il DL Sviluppo e lo stop del governo

 L’osservazione più dura arriva dal segretario generale confederale della CISL, Raffaele Bonanni,

La decisione del Consiglio dei ministri di rinviare e di svuotare delle risorse i provvedimenti per lo sviluppo, predisposti dal ministro Passera, rappresenta un fatto di assoluta gravità e l’ennesimo passo falso del Governo

In questo modo il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni, recapita i suoi commenti in merito allo slittamento dell’esame del dl da parte del Cdm.

Con un lungo lavoro preparatorio il ministro Passera aveva positivamente predisposto provvedimenti per dare impulso agli investimenti in settori cruciali per la nostra economia quali la ricerca, l’energia, l’edilizia e in generale per dare disponibilità economica al sistema delle imprese da finalizzare allo sviluppo

La risposta del Governo Monti al problema degli esodati

 Il Ministero del Lavoro ha deciso così di salvare i 65mila esodati ufficialmente riconosciuti e per il sindacato la decisione del Governo Monti non porta sostanziali novità su questo particolare tema; in effetti, per la CISL il provvedimento non è nulla di nuovo e la situazione resta complicata visto che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nell’incontro di ieri tra sindacati e Governo, non va oltre quanto già annunciato più volte negli ultimi giorni.

Fornero assicura che è già pronto il decreto interministeriale che riguarda una platea di soli 65 mila persone, ovvero saranno salvaguardati tutti i lavoratori che hanno fatto un accordo con l’azienda e che raggiungeranno i requisiti per accedere alla pensione con le vecchie regole entro il 2013.

Esodati, possibile decreto in arrivo

 Sul problema degli esodati con molta probabilità arriverà prima del 9 maggio un decreto che dovrebbe sistema alcune cose anche se non chiuderà la questione. In effetti, se da una parte il governo Monti ha la necessità di avviare un confronto serio e costruttivo con le parti sociali, dall’altra l’approvazione di un eventuale decreto il giorno prima della convocazione del tavolo con i sindacati, prevista per il 9 maggio, sarebbe “grave”, o almeno è così l’opinione del sindacato.

In particolare, il segretario confederale della Cisl, con delega alla previdenza, Maurizio Petriccioli, ha osservato

Il governo, procedendo da solo alla riforma previdenziale, si è assunto la responsabilità di attuare norme che non tengono in nessuna considerazione la necessaria gradualità per tenere presente la vita e la storia contributiva di centinaia di migliaia di persone. Questo ha provocato il cosiddetto fenomeno degli esodati e noi ci aspettiamo nell’incontro del 9 di maggio un decreto che deroghi queste persone all’applicazione delle nuove norme previdenziali

Esodati, il governo Monti annaspa

 Sul tema degli esodati il governo pare avere idee confuse, è questa l’opinione del sindacato italiano, in particolare della CISL. Infatti, nell’ambito del convegno sulla sicurezza organizzato presso l’Auditorium della Tecnica di Roma da Confindustria, con la collaborazione e il sostegno di Inail, Federmanager e Fondirigenti, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha preferito limitarsi al tema della sicurezza non spingendosi sul tema caldo della riforma del mercato del lavoro.

Nel corso del convegno il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno messo a confronto le loro posizioni identificando, comunque, il solito argomento spinoso che richiede una soluzione, ossia il tema degli esodati.

Esodati, si aspetta la trattativa

 Alla manifestazione unitaria tenuta dalle tre maggiori centrali sindacali hanno partecipato 25mila persone per protestare contro l’ultima riforma sulle pensioni che ha provocato tante disparità sociali, in modo particolare creando un limbo non meglio definito per gli esodati, ossia lavoratori che non percepiscono la pensione e, allo stesso tempo, sono fuori dagli schemi produttivi in virtù di accordi sottoscritti dai rappresentanti dei lavoratori e con Confindustria.

Infatti, ai lavoratori cui era stata promessa la pensione anticipata (dunque usciti dal mercato del lavoro) si sono visti innalzare l’età del riposo. Lavoratori che rischiano di rimanere in un limbo assurdo: senza stipendio, poi senza ammortizzatori sociali, e infine senza l’assegno previdenziale. In questa situazione si trovano, ad esempio, 5 mila lavoratori delle Poste, altrettanti di Alitalia, oppure i circa 400 dell’ex Eutelia.

Riforma del lavoro, dalla CISL una nuova proposta

 Per la CISL l’iter non si è ancora concluso; infatti, il segretario confederale della CISL, Raffaele Bonanni, ha riproposto la necessità di cambiare la norma sui licenziamenti economici tenendo ancora aperto il tavolo delle trattative allo scopo di allargare le tutele.

In effetti, per la seconda confederazione sindacale italiana è necessario adottare del tutto il modello tedesco che prevede l’affidamento al giudice del potere di decidere tra indennizzo e reintegro. A questo scopo, nel corso di un nuovo incontro con il premier Mario Monti ha di nuovo chiesto al governo una particolare attenzione a questo problema: in caso di contenzioso, se dal processo emergono motivi diversi da quelli economici cioè discriminazioni, abusi, irregolarità nelle procedure o motivi disciplinari, il giudice annulla il licenziamento.