Manifestazione dei precari: i giovani scendono in piazza

 Oggi, sabato 9 aprile 2011, tantissimi giovani sono scesi in piazza, nelle principali città italiane, per tornare a dire no al precariato e ad una conseguente condizione lavorativa che non dà certezze per il futuro. Promossa dal Comitato “Il nostro tempo è adesso. La vita non aspetta“, alla manifestazione dei lavoratori precari ha aderito, tra gli altri, anche la Cgil che, in particolare, per l’occasione è tornata a ribadire la necessità che nel nostro Paese venga attuata una profonda riforma degli ammortizzatori sociali; così come il più grande Sindacato italiano ha altresì ribadito sia la necessità di ridurre il precariato, sia di cambiare rotta dal fronte della remunerazione. Un precario, non lo scopriamo di certo oggi, a parità di ore lavorative, rispetto ad un dipendente con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, guadagna di meno ed ha meno diritti, mentre secondo la Cgil il giovane precario dovrebbe e deve guadagnare di più.

Il 2009: gli aspetti positivi nel mercato del lavoro secondo noi

 Il 2009 appena trascorso da un punto di vista occupazionale e più in generale del mondo del lavoro è stato così negativo? Ripercorriamo insieme alcune delle tappe positive.

– La Regione Lazio ha deciso lo scorso mese di marzo di lanciare l’idea del reddito minimo garantito: una misura a sostegno dei tanti, troppi precari.. purtroppo una soluzione temportanea ma che ha sicuramente permesso a molti di tirare un sospiro di sollievo

– Nel mese di giugno i lavoratori con contratto di somministrazione hanno potuto richiedere dei voucher formativi. Come ben sappiamo oramai la Laurea o comunque sia un titolo di studio da solo non è più sufficiente: occorre specializzarsi, frequentare corsi, tenersi sempre e costantemente aggiornati. Chissà se anche nel 2010 arriveranno nuovi voucher?

Disoccupati Piemonte: arriva sussidio individuale da 2.500 euro

 In accordo con quanto reso noto dalla Regione nello scorso mese di ottobre, in Piemonte arriva un sostanzioso sussidio a favore dei lavoratori che, oltre ad essere in difficoltà, hanno anche un basso reddito. Su proposta di Teresa Angela Migliasso, assessore al Welfare ed al Lavoro della Regione Piemonte, la Giunta ha infatti approvato nella giornata di ieri, lunedì 21 dicembre 2009, la concessione, ai lavoratori rispettanti i requisiti, di un sussidio individuale pari a ben 2.500 euro erogabile in un’unica soluzione. I termini di avvio della presentazione delle domande, da inoltrare all’Agenzia Piemonte Lavoro, sono orientativamente fissati per il prossimo mese di febbraio, e comunque le stesse dovranno pervenire entro e non oltre il 30 aprile del 2010.

Mercato del lavoro: Lazio, buona occupazione e reddito minimo garantito

 Nel Lazio la Regione ha messo sul piatto 33,5 milioni di euro per interventi a sostegno del mercato del lavoro nell’arco dei prossimi tre mesi; trattasi di interventi a tutto campo che spaziano dai programmi di reinserimento dei lavoratori precari al sostegno all’assunzione dei disabili e passando per gli incentivi al lavoro ed all’imprenditoria femminile, prestito d’onore e tutela dei lavoratori che versano in condizioni di svantaggio, a partire da coloro che hanno un’età superiore ai 45 anni. Le risorse da cui attingere sono quelle del Por – Fse, il Programma Operativo Regionale messo a punto per il periodo 2007 – 2013, e che prevede il rafforzamento della dote a disposizione sia con i trasferimenti statali, sia con risorse aggiuntive stanziate dalla Regione Lazio.

Disoccupazione: Piemonte, sussidio per chi è senza ammortizzatori sociali

 Nel nostro Paese, purtroppo, gli ammortizzatori sociali sono per molti ma non per tutti. L’attuale Governo in carica ha esteso il più possibile il beneficio degli ammortizzatori sociali anche a chi non ne ha diritto, ovverosia i lavoratori precari, ma non tutti potranno fruirne. Di conseguenza, in questi mesi di crisi per l’economia reale e per il lavoro, sono stati i Comuni e le Regioni a mettere mano al portafoglio stanziando contributi a favore di chi ha perso il lavoro e, senza alcun sostegno al reddito, è rimasto per strada ed a spasso. L’ultimissima iniziativa in merito, ed in ordine di tempo, arriva dal Piemonte, dove la Regione ha stanziato quindici milioni di euro a favore di chi ha perso il lavoro e non ha accesso in alcun modo agli ammortizzatori sociali. In particolare, è stata predisposta l’erogazione di un sussidio, pari a ben tremila euro, a favore di tutti quei lavoratori che hanno perso il posto a partire dall’1 settembre del 2008, o che, purtroppo, lo perderanno entro il 31 dicembre di quest’anno.

Reddito minimo garantito: a lanciarlo la Regione Lazio

L’ Italia sembra davvero essere il paese delle contraddizioni: se da una parte assistiamo a continue lamentale sulla mancanza di fondi da destinare alla cassa integrazione, dall’altra parte la Regione Lazio lancia il cosiddetto “reddito minimo garantito“.

Di cosa si tratta?
Di una somma di denaro (530 euro al mese) che verrà erogata a circa 4000 cittadini senza lavoro (fino ad un massimo di 7000 euro l’anno).

Chi potrà richiedere questa somma di denaro?
Disoccupati, inoccupati, precari, residenti nel Lazio da almeo 2 anni e il cui reddito, relativo all’anno precedente, non sia superiore a 8000 euro.