Pensione 2012, novità sulla nuova previdenza

Il governo Monti ha radicalmente modificato il nostro sistema pensionistico abolendo di fatto la pensione di anzianità e incidendo in modo diretto sull’età pensionabile. In effetti, la riforma Monti-Fornero ha intrdodotto il pensionamento anticipato come sostitutivo della pensione di anzianità abolendo le quote, ossia età più contributi, per la pensione di anzianità.

Non solo, per accedere alla pensione anticipata occorre aver maturato, indipendentemente dall’età anagrafica, 41 anni e un mese di anzianità contributiva nel caso delle donne, 42 anni e un mese nel caso degli uomini: la soglia sarà, ad ogni modo,  aumentata sulla base dell’aumento della speranza di vita.

Lavori usuranti, la circolare di Confindustria

L’associazione sindacale dei datori di lavoro con la circolare dell’11 maggio 2011, ha fornito le prime indicazioni, ai propri iscritti, circa il Decreto Legislativo 21 aprile 2011 n. 67 sui lavori usuranti.

Per prima cosa la circolare cerca di chiarire gli obiettivi del legislatore e individua i lavoratori coinvolti.

In particolare, tra i lavoratori ammessi a beneficiare del trattamento pensionistico anticipato sono compresi anche i lavoratori notturni, per i quali il decreto legislativo fornisce apposita definizione.

Ai soli fini dell’accesso ai benefici pensionistici sono, infatti, considerati lavoratori notturni i lavoratori a turni che prestano la loro attività per almeno 6 ore consecutive, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 78 o 64 giorni.

Inps, chiarimenti in merito all’iscrizione alla gestione separata

Com’è noto la riforma Dini ha obbligato l’iscrizione, dal 1 gennaio 1996, presso una apposita Gestione separata tenuta dal primario istituto previdenziale italiano di soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo nonché i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, oltre agli incaricati alla vendita a domicilio.

Sono esclusi dall’obbligo i soggetti assegnatari di borse di studio, limitatamente alla relativa attività.

L’iscrizione è finalizzata all’estensione dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.

Mi sposo? Allora mi prendo la liquidazione con la reversibilità

L’Inps e l’Inpdap sono i due maggiori istituti previdenziali italiani che si occupano di tutelare il futuro dei lavoratori privati e pubblici.

L’Inps ha il mandato di curare i rapporti previdenziali e assistenziali, nella maggior parte dei casi, dei lavoratori del settore privato. Al contrario, le pensioni e le prestazioni del settore pubblico sono gestite ed erogate dall’Inpdap (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica).

Il trattamento delle pensioni di reversibilità riguardava, in passato, solo gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria gestita dall’Inps: così prevedevano le disposizioni contenute nel decreto legge 39 del 1945.

Pensione 2010, quando si è abbastanza vecchi?

 La pensione di vecchiaia è una delle due principali forme pensionistiche in vigore nel nostro Paese.

Grazie alla riforma Dini sono presenti due forme: retributivo e contributivo.

Le pensioni di vecchiaia, riferite al sistema retributivo, dovranno, per il 2010, rispettare le seguenti condizioni.

Per i dipendenti del settore privato l’età pensionabile, per il 2010, non si modifica. Potranno andare in pensione a 65 anni gli uomini, mentre per le donne il requisito rimane a 60 con un minimo contributivo, per entrambi i sessi, di 20 anni (si riducono a 15 se maturati prima dell’anno 1992).

Dal 2015 anche il settore privato dovrà adeguare l’età pensionabile recependo il limite dei 65 anni.

I contributi per la Gestione separata dell’INPS

 Nella Gestione separata dell’INPS confluiscono tutti i contributi dei lavoratori autonomi che esercitano un’attività professionale o di collaborazione, per la quale non era prevista una forma assicurativa pensionistica come previsto dalla legge di riforma del sistema pensionistico (legge 335/1995).

La Gestione separata ha lo scopo principale di finanziare un fondo obbligatorio che garantisce una pensione (invalidità, vecchiaia e superstiti) calcolata con il sistema contributivo in presenza di un minimo di 5 anni di versamenti.

Ricordiamo che per la riforma Biagi, a partire dal 24 ottobre 2003 le collaborazioni, per essere considerate tali, devono essere inquadrate in un progetto, programma, o fase di essi. In caso contrario, il rapporto si presume di lavoro dipendente.

La domanda va fatta del soggetto direttamente all’ente previdenziale, anche attraverso una telematica, utilizzando i modelli in distribuzione presso tutte le sedi territoriali specificando i propri dati anagrafici, il codice fiscale, il tipo di attività svolta, l’inizio dell’attività e, quando si tratta di collaborazione coordinata e continuativa, i dati del committente.

Dal 2010 pensionati più poveri

 Novità introdotte dalla legge 247/2007: dal primo gennaio 2010 entreranno in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione delle pensioni calcolate con il sistema contributivo.

I coefficienti di trasformazione sono dei particolari meccanismi che permettono di determinare l’importo del trattamento pensionistico tenendo conto dell’aspettativa di vita del soggetto al momento del suo pensionamento.

Il sistema contributivo è stato introdotto dalla riforma Dini (legge 335/1995).  Grazie a Dini, il sistema di calcolo previdenziale passa dal criterio retributivo (media delle retribuzioni negli ultimi 10 anni di lavoro) al sistema contributivo, vale a dire basato sull’effettivo ammontare dei contributi versati dal lavoratore, il montante contributivo, durante tutta la sua vita lavorativa.