Voucher conciliazione per trovare lavoro in Provincia di Alessandria

 400 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi, al fine di conciliare i tempi da dedicare alla famiglia con quelli da “spendere” per trovare lavoro dopo magari averlo perso. E’ questa, in estrema sintesi, la misura attiva nella Provincia di Alessandria che, nello specifico, prevede l’erogazione di voucher di conciliazione ai fini del reingresso nel mondo del lavoro. Al riguardo l’Amministrazione provinciale, che per la misura vuole destinare più risorse ai Comuni sul territorio, è convinta che sostenendo spese per la cura della famiglia, da “coprire” con i voucher, i cittadini possano affrontare sia con più impegno, sia con meno problemi un percorso di orientamento, un corso di formazione professionale e, in generale, tutto l’iter necessario per garantirsi un reinserimento nel mondo del lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che di certo ancora non è delle migliori.

Voucher lavoro col Fondo anticrisi nel Comune di Macerata

 Attraverso l’emanazione di un Bando pubblico, il secondo a valere sulla copertura finanziaria legata al Fondo anticrisi, nel Comune di Macerata è stato pubblicato l’Avviso con cui l’Amministrazione comunale, ai fini della prestazione di lavoro occasionale accessorio, cerca personale da remunerare con i voucher, ovverosia con i buoni lavoro. La misura arriva dopo che, sempre con il Fondo anticrisi, l’Amministrazione comunale ha emanato un Bando, il primo, a sostegno delle persone residenti colpite dalla crisi attraverso l’erogazione di un contributo per far fronte alle difficoltà legate alla congiuntura sfavorevole. I lavoratori occasionali svolgeranno le prestazioni di lavoro occasionale accessorio direttamente presso il Comune nei settori sociali, culturali, ma anche per i servizi alla città e per la manutenzione del verde pubblico sul territorio comunale. Possono presentare la domanda per svolgere il lavoro occasionale accessorio tutti i cittadini, italiani o extracomunitari, che risiedono nel Comune di Macerata e che sono inoccupati, in cassa integrazione, disoccupati, ma anche in mobilità e percettori di disoccupazione ordinaria oppure del trattamento speciale legato alla disoccupazione nel comparto dell’edilizia.

Inps, in arrivo il referente regionale per il lavoro occasionale

L’Inps, attraverso il messaggio n.3598 dell’11 febbraio 2011, ha comunicato che a partire dal 15 febbraio entrerà in vigore la figura del referente regionale del lavoro occasionale accessorio.

Secondo le precisazioni dell’Istituto sarà possibile rivolgersi al referente per il trattamento delle richieste di chiarimento o di intervento e, in questo modo, si individua l’interfaccia naturale delle Associazioni di categoria, degli intermediari, degli Enti locali, o di qualsiasi altro organismo.

Grazie a questo nuovo servizio, l’Inps intende aiutare tutti coloro che hanno la necessità di reperire informazioni e consulenza sull’impiego corretto dei buoni lavoro.

Il referente informerà tra l’altro il datore di lavoro sulla opportunità di non impiegare il/i prestatore/i che presenta compensi prossimi o addirittura superiori al limite economico previsto.

Voucher trasporto pubblico per il tragitto casa-lavoro

 Dalla casa al lavoro, e viceversa, senza utilizzare l’auto privata, ma spendendo, così come avviene per i buoni pasto durante la pausa pranzo, un voucher per il trasporto pubblico. E’ questa una delle nuove proposte, in Lombardia, formulata nel corso del primo Tavolo dei Mobility manager, un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione regionale, ed in particolare da Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture ed alle Mobilità, e da Marcello Raimondi, assessore all’Ambiente, all’Energia ed alle Reti della Regione Lombardia. L’obiettivo è chiaramente quello di introdurre misure e facilitazioni anti-smog nell’ambito delle scelte dei lavoratori quando tutte le mattine devo coprire la “tratta” casa-lavoro. Al riguardo, non a caso, con il primo Tavolo dei Mobility manager l’Amministrazione regionale ha voluto coinvolgere sia gli Enti pubblici della Regione Lombardia, sia le aziende affinché possano essere presentate e valutate delle proposte tali da ridurre lo smog, garantire fluidità negli spostamenti, migliorare la sicurezza stradale, e promuovere la mobilità sostenibile rispettando l’ambiente.

Innovazione Milano: aiuti alle imprese con Innovhub

 Un plafond pari a ben un milione di euro da distribuire in servizi per l’innovazione alle piccole e medie imprese. Anche per quest’anno, infatti, a Milano torna “Search&Develop“, il Bando per l’innovazione promosso da Innovhub, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Con il Bando potranno essere erogati servizi per l’innovazione a ben cento imprese con conseguenti ricadute positive anche a livello occupazionale visto che innovazione fa rima con competitività, ovverosia con quello di cui in questa fase congiunturale il mondo imprenditoriale ha bisogno per agganciare al meglio la lenta ma progressiva ripresa dell’economia nazionale. Nella prima fase del Bando si procederà a selezionare quelle imprese partecipanti che hanno bisogno di innovazione nel settore dei servizi con soluzioni ad alto valore aggiunto. La misura, nello specifico, prevede che con i contributi venga all’incirca coperto il 55% dei costi relativi ai servizi per l’innovazione.

Lavoro e famiglia: voucher conciliazione nel Comune di Sanremo

 Scade il 25 febbraio 2011, nel Comune di Sanremo, il termine di partecipazione ad un Bando finalizzato alla concessione di contributi a sostegno delle famiglie. Trattasi, nello specifico, di voucher da spendere, nell’ambito delle misure di aiuto alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, per i servizi educativi destinati alla prima infanzia, ovverosia per bambini che hanno un’età di minimo tre mesi e massimo tre anni. Il Bando del Comune di Sanremo rientra tra le politiche per i diritti e per le pari opportunità in attuazione di specifici piani regionali. I fondi a disposizione, provenienti dalla Regione Liguria, sono pari a poco più di 51 mila euro a fronte di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) che non deve comunque superare i 25 mila euro.

Lavoro e famiglia: voucher conciliativi nel Comune di Forlì

 A valere sull’anno educativo 2011-2012, a Forlì il Comune ha messo a punto un Bando finalizzato alla concessione di un totale di 95 assegni per permettere di abbattere i costi per la frequenza dei servizi educativi privati e dei nidi di infanzia. Questo avverrà attraverso l’erogazione di voucher conciliativi che, quindi, rappresentano in tutto e per tutto una forma di aiuto alle famiglie che hanno bambine e bambini di età non superiore ai tre anni. Gli assegni avranno una cadenza di erogazione mensile e contribuiranno a rimuovere ostacoli e soprattutto discriminazioni, nell’ambito della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia, a carico delle donne. Il termine ultimo per la presentazione delle domande d’accesso ai voucher conciliativi, salvo proroghe, è quello di venerdì 19 febbraio 2011, ragion per cui ci sono ancora due settimane di tempo.

Voucher asilo nido per le famiglie emiliano-romagnole che lavorano

 Grazie ad una dotazione finanziaria pari, per quest’anno, a 3,55 milioni di euro, nella Regione Emilia-Romagna per il terzo anno consecutivo ci sono i bonus, sotto forma di voucher, per l’abbattimento dei costi per la retta dell’asilo nido a favore di quelle famiglie dove ci sono i genitori che lavorano. A fronte di un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), non superiore al livello dei 35 mila euro, possono richiedere il voucher le famiglie con genitori che lavorano a fronte di un massimale concedibile, per abbattere le spese della retta per l’asilo nido, pari a 250 euro mensili. La misura, quindi, mira a favorire sul territorio dell’Emilia-Romagna la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia; in base ai fondi stanziati, grazie al Fondo Sociale Europeo, i voucher, che saranno erogati dai Comuni di residenza, potranno soddisfare in base alle stime dell’Amministrazione regionale le richieste di 1.400 famiglie circa.

Lavoro occasionale: Bando in provincia di Salerno

 In provincia di Salerno, ed in particolare nel Comune di Praiano, l’Amministrazione ha indetto un Bando attraverso il quale si ricercano prestatori di lavoro occasionale remunerati attraverso la formula dei buoni lavoro, ovverosia i voucher, per lavori, mansioni ed attività che spaziano dai lavori di giardinaggio a quelli di solidarietà, e passando per i lavori di emergenza, pulizia e manutenzione di strade, parchi, edifici e monumenti, nonché per attività legate a manifestazioni culturali, sportive, caritatevoli e fieristiche. Possono presentare la domanda, e quindi accedere alla misura, i cassintegrati, gli studenti di età non superiore ai 25 anni, nonché i pensionati a fronte di un compenso che, per ogni 10 euro lordi pagati, prevede il riconoscimento al prestatore di lavoro occasionale di 7,50 euro esenti da qualsiasi altra imposizione di natura fiscale; inoltre, il compenso percepito con i voucher non va ad incidere sull’attuale ed eventuale status del cittadino di lavoratore inoccupato o disoccupato.

Voucher in agricoltura: si riduce il lavoro sommerso

 L’utilizzo dei voucher, ovverosia dei cosiddetti buoni lavoro, in agricoltura, contribuisce a garantire sul territorio della Regione Veneto la trasparenza e la legalità con una contestuale riduzione del lavoro sommerso. Questo è quanto afferma la Coldiretti Veneto nel sottolineare come ad incentivare il lavoro regolare in agricoltura, assieme ai voucher, sia anche il decreto flussi 2011 con la conseguenza che nei campi e nelle campagne venete non c’è sfruttamento della manodopera straniera e non ci sono irregolarità grazie proprio ai nuovi strumenti normativi. In termini numerici questo significa che nelle campagne della Regione Veneto, negli ultimi due anni, hanno lavorato con i voucher ben 60 mila persone tra studenti, disoccupati e pensionati che si sono occupati non solo della vendemmia, ma anche delle attività di raccolta e quelle legate alla cura degli animali. Nella Regione Veneto la provincia capofila per quel che riguarda l’utilizzo dei voucher è quella di Treviso con oltre 160 mila buoni lavoro.

Provincia di Imperia: voucher formativi per donne non occupate

 Ad Imperia la Giunta provinciale, nell’ambito della programmazione prevista dal Fondo Sociale Europeo, ha emanato un avviso finalizzato a concedere aiuti per la creazione d’impresa e per l’accesso individuale alla formazione attraverso l’erogazione di voucher. Trattasi, nello specifico, di voucher formativi per donne non occupate, di voucher per la formazione continua di lavoratori occupati, e voucher a supporto per la creazione d’impresa. Per tutte le misure previste i termini di presentazione delle domande scadono lunedì prossimo, 31 gennaio 2011, con la modulistica e l’avviso integrale che si possono visionare e scaricare direttamente dal sito Internet della Provincia di Imperia. I voucher a supporto della creazione d’impresa sono finalizzati ad incentivare il lavoro autonomo e l’auto-imprenditorialità; l’importo di ogni singolo voucher, a fondo perduto, ammonta a 4.777,23 euro a patto di rispettare tutti i requisiti previsti, tra cui quelli di essere in regola con il pagamento dei contributi INPS e INAIL, e di non aver ottenuto in passato contributi per le stesse finalità.

Comune di Bari: voucher formativi per i giovani

 Al fine di migliorare sia la conoscenza delle lingue straniere, sia l’utilizzo del personal computer, il Comune di Bari ha lanciato un’importante iniziativa che, nello specifico, a favore dei giovani di età compresa tra i 18 ed i 26 anni, prevede la concessione di voucher formativi. Per la presentazione delle domande, grazie ad una proroga, c’è tempo fino al 21 febbraio del 2011 a fronte di una dotazione finanziaria complessiva associata alla misura pari a 30 mila euro. La concessione di voucher formativi per i giovani rientra nell’ambito del “PLG”, il Piano Locale Giovani che risulta essere cofinanziato dal Comune di Bari e dal Ministero della Gioventù. Il valore attribuito ad un singolo voucher è pari a 150 euro con la finalità, come sopra accennato, di apprendere la conoscenza di una lingua straniera oppure l’utilizzo del personal computer.

Voucher alle donne: Bando prorogato in Provincia di Pesaro e Urbino

 Il Bando per la concessione di contributi alle donne, in Provincia di Pesaro e Urbino, con la finalità di agevolare la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, è stato prorogato. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 21 gennaio 2011, è stata l’Amministrazione provinciale nel precisare come la scadenza ultima per la presentazione delle domande sia stata spostata/prorogata al 28 gennaio 2011. C’è quindi ancora un’altra settimana di tempo per la presentazione delle istanze con cui le donne, ed in particolare quelle a basso reddito, possono ottenere i contributi, sotto forma di voucher, per la copertura di spese legate alla cura della famiglia quali le rette per gli asili nido, la babysitter, la mensa scolastica, l’assistente domiciliare o il servizio di trasporto scolastico per i figli. Il Bando prorogato rientra nell’ambito di un’iniziativa messa a punto dalla Provincia di Pesaro e Urbino ed in particolare dall’Assessorato alle Pari Opportunità e da quello alla Formazione e Lavoro.

Lavoro e famiglia: aiuti alle donne in Provincia di Pesaro e Urbino

 L’Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino, ed in particolare gli assessorati alle Pari Opportunità, alla Formazione ed al Lavoro, hanno emanato un bando, con scadenza fissata al 21 gennaio del 2011, grazie al quale potranno essere concessi alle donne aiuti di natura economica a sostegno della conciliazione tra le attività lavorative ed il tempo da dedicare alla famiglia. La misura di aiuto consiste nell’erogazione di voucher che potranno essere utilizzati a copertura delle spese per la baby-sitter, gli asili nido, gli assistenti domiciliali, le badanti e, tra l’altro, anche per la mensa ed il trasporto scolastico. Gli stanziamenti messi sul piatto dall’Amministrazione provinciale per la misura di aiuto alle donne ammontano a complessivi 230 mila euro, e potranno essere concessi a coloro che hanno un basso reddito e sono lavoratrici autonome o dipendenti, inoccupate, o donne disoccupate che frequentano corsi di formazione oppure che risultano essere assegnatarie di borse di lavoro.