Voucher conciliazione lavoro-famiglia in Provincia di Alessandria

 In Provincia di Alessandria, ed in particolare nel Comune di Novi Ligure, la Giunta ha approvato la convenzione provinciale finalizzata, nell’ambito delle azioni di sostegno alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, alla concessione di voucher come rimborso per le spese sostenute per i servizi alla persona. A darne notizia mercoledì scorso, con un comunicato ufficiale, è stato proprio il Comune di Novi Ligure nel precisare al riguardo come il bonus per le spese dell’infanzia ammonti mensilmente ad un massimo di quattrocento euro per un periodo massimo di sei mesi senza possibilità di ulteriore proroga. Il voucher erogato, in particolare, può essere speso per la copertura dei costi sostenuti per asili nido comunali, per le attività estive pre e post-scuola, ma anche per i servizi mensa.

Inps e il suo bilancio sociale 2009

L’Inps ha presentato il suo bilancio sociale 2009 presso il CNEL il 1 dicembre 2010 nella Sala Tarantelli.

Si è approfittato dell’evento per fare anche il punto della situazione sul panorama previdenziale e assistenziale del nostro Paese.

In particolare il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha affermato che

Il 100% di ciò che facciamo è rivolto al sociale perciò quelli che evidenziamo come miglioramenti non sono prove muscolari o numeri autoreferenziati ma prove di una maggiore attenzione al cittadino e alle imprese

Il presidente del maggiore istituto previdenziale italiano ha fatto presente il ruolo fondamentale dell’Inps come cerniera tra centro e territorio su emergenze vere e proprie come la disoccupazione o la lotta all’illegalità.

Lavoro Natale 2010: a Milano voucher per i giovani

 Sono andati a ruba nel Comune di Milano i buoni lavoro, ovverosia i voucher, per il lavoro occasionale accessorio svolto dai giovani nel periodo natalizio. A darne notizia è stato il Comune di Milano nel precisare che, grazie ad uno stanziamento pari a 65 mila euro, sono stati 68 complessivamente i ragazzi che hanno potuto fruire dello strumento dei voucher. Quella dei buoni lavoro, da parte dell’Amministrazione comunale, è un’iniziativa nata nell’estate del 2009 con l’obiettivo sia di sostenere i commercianti, sia di incentivare i giovani a lavorare nel pieno della legalità. Il buono lavoro, infatti, per ogni 10 euro lordi di paga copre sia i contributi previdenziali, sia l’assicurazione Inail a fronte di un netto a favore del lavoratore occasionale pari a 7,5 euro. Possono lavorare con i voucher, nei periodi di vacanza, i giovani aventi un’età tra i 16 ed i 25 anni; e visto il successo ottenuto, Giovanni Terzi, Assessore alle Attività produttive ed alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, ha fatto presente come l’Amministrazione stia verificando la possibilità di stanziare nuove risorse per fornire opportunità di lavoro ai giovani e sostegno alle imprese.

Innovation voucher Regione Piemonte, domande dall’1 dicembre

 E’ in rampa di lancio, in linea con quanto reso noto nelle scorse settimane dalla Regione Piemonte, il Bando per la concessione dei cosiddetti “Innovation Voucher“, contributi a fondo perduto per fare in modo che le idee innovative di persone fisiche, microimprese e liberi professionisti, si trasformino in realtà. La misura, rientrante nel Piano straordinario per l’occupazione messo a punto nelle scorse settimane dalla Regione Piemonte, prevede che le domande possano essere presentate a partire da mercoledì prossimo, 1 dicembre 2010, e fino e non oltre la data del 14 gennaio del 2011. I beneficiari degli Innovation Voucher potranno ottenere un contributo a fondo perduto, a valere sui costi ammissibili, pari al 70% per le idee innovative presentate dalle persone fisiche con un massimale di 10 mila euro che balza a 20 mila euro se l’idea/progetto innovativa viene presentata da una microimpresa o da un libero professionista. Per le piccole e medie imprese, invece, il massimale è sempre pari a 20 mila euro ma a fronte di un contributo a fondo perduto che è pari in questo caso al 50% dei costi sostenuti ed ammissibili.

Voucher: ricerca lavoro occasionale nel Comune di Cuneo

 A Cuneo il Comune ha emanato un avviso pubblico attraverso il quale è  stata avviata la ricerca di personale da inquadrare con l’utilizzo dei buoni lavoro, detti anche voucher, e quindi per prestazioni di lavoro occasionale. I destinatari dell’avviso pubblico sono i giovani, i pensionati, ma anche quei lavoratori che attualmente percepiscono forme di indennità salariali a sostegno del reddito, ovverosia quelli in mobilità, in cassa integrazione, ed i percettori dell’indennità di disoccupazione. Il termine ultimo per la presentazione della domanda, il cui modello si può scaricare direttamente dal sito Internet del Comune di Cuneo, www.comune.cuneo.gov.it, è quello di martedì 7 dicembre 2010. Con i voucher si potranno svolgere per il Comune di Cuneo lavori che spaziano dallo sgombero della neve ai lavori di manutenzione stradale, e passando per prestazioni lavorative legate ad attività culturali, fieristiche e sportive, nonché per effettuare lavori di piccola manutenzione.

Voucher conciliazione lavoro-famiglia: ecco quando è esentasse

 Nonostante la congiuntura non sia delle migliori, molte Regioni italiane, con sforzi finanziari non indifferenti, stanno mettendo a punto dei Bandi per l’assegnazione dei cosiddetti voucher di conciliazione. Trattasi, nello specifico, di contributi che possono permettere, specie alle donne lavoratrici, di conciliare il lavoro con la famiglia grazie proprio all’aiuto economico che permette di sostenere le spese per quel che riguarda un asilo nido, un baby parking e, tra l’altro, anche la baby-sitter. Ma questo contributo, ai fini del reddito, è esentasse oppure scatta la tassazione ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)? A chiederselo è stata una Provincia della Regione Piemonte che al riguardo si è rivolta all’Agenzia delle Entrate al fine di capire se tale contributo abbia una natura reddituale e se, quindi, sia imponibile. Ebbene, al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato, con una specifica risoluzione, ha spiegato che tale contributo è esentasse se viene concesso direttamente al beneficiario che poi provvede a spenderlo per le finalità previste dal bando.

Provincia di Grosseto: arrivano i voucher di conciliazione

 Al fine di agevolare la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della cura della famiglia, nella Provincia di Grosseto arrivano i voucher di conciliazione che prevedono la concessione, a favore dei genitori che hanno figli di età inferiore ai dodici anni, di un contributo fino a ben 2.100 euro che potrà essere utilizzato per poter andare a coprire spese per i servizi legati alle attività estive, per i servizi privati offerti a domicilio, ed in generale per i servizi offerti tanto dal pubblico quanto dal privato. In questo modo l’Amministrazione provinciale vuole incentivare sia il ricollocamento, sia la riqualificazione professionale a favore di chi è un lavoratore ed ha degli elevati “carichi” familiari che possono contribuire a creare delle difficoltà a livello occupazionale. I voucher di conciliazione nella Provincia di Grosseto sono prevalentemente destinati così alle donne che lavorano e che hanno dei bambini, e possono far leva su una dotazione finanziaria complessiva pari a 126 mila euro. 

Famiglia o lavoro: le donne hanno bisogno di scegliere

 Famiglia, lavoro o entrambi? Per la donna nel nostro Paese la scelta in merito non è solo obbligata, ma spesso anche forzata visto che non sempre sul territorio vengono promosse adeguate politiche di conciliazione tra il lavoro e la cura della famiglia. Eppure più lavoro per le donne significa anche più fertilità; a metterlo in risalto è la Regione Lombardia nel porre l’accento sul fatto che la ricchezza familiare risulta essere strettamente correlata al tasso di occupazione femminile, e come l’occupazione delle donne sul territorio di norma cresca in funzione di un adeguato livello di offerta per quel che riguarda i servizi all’infanzia. Su tali basi nella Regione nei giorni scorsi si è insediato il Comitato Strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro per fare in modo che le politiche di conciliazione possano essere sempre più al centro delle azioni e delle misure messe a punto dall’Amministrazione regionale.

Lavoro occasionale: Bando voucher in Provincia di Milano

 In Provincia di Milano, e per la precisione nel Comune di Assago, è attualmente aperto, con scadenza fissata per giovedì 25 novembre 2010, un Bando per la concessione di voucher, i cosiddetti buoni lavoro, legati alla prestazione di attività lavorative di natura occasionale di tipo accessorio. A darne notizia è stata proprio l’Amministrazione comunale nel far presente come la selezione del personale, da remunerare con i voucher, sia stata attivata per permettere sul territorio l’incremento delle opportunità di impiego a favore di categorie quali gli studenti, i disoccupati, i pensionati, ma anche i lavoratori part-time, gli inoccupati, le casalinghe e tutti quei soggetti che, ai fini del sostegno al reddito, percepiscono delle prestazioni di natura integrativa del salario. L’obiettivo è quindi quello di sostenere l’occupabilità delle fasce potenzialmente più deboli della popolazione in linea con le nuove norme in materia di lavoro ed occupazione con conseguenti ripercussioni positive di natura sociale.

Voucher lavoro occasionale ed accessorio sempre più utilizzato

 A partire dal mese di agosto dell’anno 2008, quando sono stati introdotti, e fino al corrente mese di ottobre, sono stati venduti in Italia oltre dieci milioni di voucher, i cosiddetti buoni lavoro per la regolarizzazione di rapporti di lavoro occasionale ed accessorio. A darne notizia è stato l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) nel porre l’accento sul fatto che grazie alla vendita dei voucher in tabaccheria l’accesso a questi strumenti è diventato sempre più facile. Su un totale di 10.135.646 di voucher venduti, 800 mila sono stati emessi in modalità telematica, mentre i restanti 9,3 milioni circa sono stati acquistati dai datori di lavoro in formato cartaceo. D’altronde i voucher, introdotti prima in via sperimentale solo per la vendemmia, sono al giorno d’oggi utilizzabili per la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio in molti settori della nostra economia. Ai buoni lavoro, tra l’altro, possono accedere anche i cassintegrati in modo tale da poter integrare il proprio reddito e far fronte alle difficoltà di natura occupazionale.

Lavoro e famiglia: voucher per l’infanzia nel Comune di Parma

 Il Comune di Parma, ed in particolare l’Assessorato al Welfare, promuove sul territorio la concessione di contributi economici per il servizio di “Tagesmutter“, ovverosia per l’assistenza domiciliare all’infanzia attraverso l’erogazione di voucher. Trattasi di una misura di aiuto economico ideale per i lavoratori, in particolare per quelli cosiddetti aticipi, che possono andare a lavorare e lasciare i bambini presso le abitazioni delle Tagesmutter. Nel dettaglio, secondo quanto reso noto dall’Amministrazione comunale, a breve saranno ben quaranta le Tagesmutter accreditate a seguito di un corso di formazione ad hoc. Ogni Tagesmutter si potrà occupare di un numero massimo di cinque bambini a fronte della concessione, a favore della famiglia con bambini piccoli, di un contributo pari a tre euro l’ora con un massimale di cento ore mensili e, quindi, di un aiuto economico mensile non superiore ai trecento euro.

Voucher per l’innovazione: strumento per nuove idee imprenditoriali

 Nell’ambito del Piano Straordinario per l’occupazione, in Piemonte, l’Amministrazione regionale è scesa nuovamente in campo annunciando una nuova misura di sostegno all’imprenditorialità facendo leva anche sui risultati positivi registrati nel nord dell’Europa. E’ stato infatti già pubblicato il relativo Bando per l’Innovation Voucher, uno strumento ideato a favore delle micro imprese, delle PMI, liberi professionisti e persone fisiche affinché possano essere messi in atto processi di miglioramento dei servizi, lancio di nuovi prodotti sul mercato, o miglioramento dei servizi già esistenti. L’Innovation Voucher vuole quindi sia stimolare le nuove idee imprenditoriali, sia rendere ancora migliori quelle esistenti al fine di poter promuovere sul territorio regionale la competitività. I potenziali beneficiari dell’Innovation Voucher potranno iniziare a presentare le domande dall’1 dicembre prossimo e fino e non oltre il 14 gennaio del 2011.

Lavoro e famiglia: Cuneo, voucher per i baby parking

 A favore delle famiglie residenti nel Comune di Cuneo che, nell’ambito della conciliazione tra il lavoro e la famiglia, vogliono utilizzare i baby parking accreditati con l’Amministrazione comunale, è possibile accedere a dei voucher per la prima infanzia aventi un valore mensile pari a 100 euro. Questo dopo che la Giunta del Comune di Cuneo, a valere sull’anno educativo 2010-2011, ha approvato la relativa delibera a favore delle famiglie che possono ottenere per ben otto mesi, nel periodo tra novembre 2010 e giugno 2011, otto voucher del valore di 100 euro l’uno. La misura permette così di abbattere i costi per i baby parking accreditati con il Comune di Cuneo a patto che il nucleo familiare abbia un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superiore al livello dei 32 mila euro. Inoltre, il bambino non deve già frequentare i nidi comunali, ed entrambi i genitori, oppure il genitore di un nucleo monoparentale, devono rispettare il requisito di prestare attività lavorativa.

Occupazione Lazio: Progetto regionale Lavoro in chiaro

 Si chiama “Lavoro in chiaro“, ed è un Progetto di rilancio dell’occupazione sul territorio laziale, grazie a risorse pari a 10 milioni di euro, a favore dei lavoratori svantaggiati. Il Progetto è stato presentato nella giornata di ieri da Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, e da Mariella Zezza, Assessore al Lavoro e Formazione, anche con l’obiettivo non solo di stabilizzare o inserire i lavoratori, ma anche di far emergere le posizioni di lavoro in nero. Nel dettaglio, il Progetto “Lavoro in chiaro” è destinato ai lavoratori che sono senza un posto di lavoro da oltre sei mesi, a quelli che hanno un’età superiore ai 50 anni, ma anche a quelle persone che hanno una o più persone a carico, o che hanno un basso grado di scolarizzazione. Andando ad aiutare le persone più svantaggiate, l’Amministrazione mira così da un lato a sostenere le fasce deboli della popolazione, e dall’altro a rimettere in moto l’occupazione sul territorio laziale.