Lavoro occasionale accessorio con voucher in provincia di Cosenza

 In provincia di Cosenza, e per la precisione nel Comune di Amantea, il 29 settembre scorso è stato emanato un Avviso pubblico con il quale è partita la ricerca di personale che, attraverso la remunerazione con i voucher, ovverosia con i buoni lavoro, sia disposto a svolgere lavoro di tipo occasionale accessorio. I tempi di adesione, dalla pubblicazione dell’Avviso alla scadenza dello stesso, sono molto stretti e bisogna quindi affrettarsi, se interessati nel rispetto dei requisiti, visto che i termini per la presentazione delle domande scadono venerdì prossimo, 8 ottobre 2010. Il lavoro svolto e pagato con i voucher consiste nell’occuparsi di lavori di manutenzione e di pulizia del patrimonio immobiliare, ma anche lavori di manutenzione e di pulizia per quel che riguarda il verde pubblico e le strade. In merito all’iniziativa il Comune di Amantea ricorda come il meccanismo di remunerazione preveda, per ogni 10 euro lordi percepiti, il riconoscimento al lavoratore di una paga netta pari a 7,50 euro.

Provincia di Ascoli Piceno: Bando per voucher di conciliazione

 Ad Ascoli Piceno l’Amministrazione provinciale è scesa in campo a sostegno del sociale, dell’occupazione e della tutela del lavoro femminile con un Bando che, attraverso un finanziamento della Regione Marche, punta a concedere voucher di conciliazione lavoro-famiglia. A darne notizia è stata proprio la Provincia di Ascoli Piceno nel precisare che il Bando, avente una dotazione finanziaria pari a 90 mila euro, provenienti dall’FSE, il Fondo Sociale Europeo, scade per la presentazione delle domande in data venerdì 29 ottobre 2010. I voucher, in particolare, sono destinati alle donne residenti in alcuni Comuni del Piceno che si trovano in possesso di particolari requisiti. Ai fini dell’accesso al Bando, occorre essere disoccupate in formazione, inoccupate, lavoratrici con un contratto co.co.co., a tempo indeterminato oppure a tempo determinato. Con l’erogazione dei voucher l’Amministrazione provinciale vuole così andare a contribuire nella rimozione degli ostacoli che, nella gestione familiare, intervengono quando le donne devono accedere al mondo del lavoro.

Lavoro e famiglia: voucher per l’infanzia nel Comune di Siena

 Al fine sia di ridurre le disparità di genere, sia per sostenere e promuovere l’accesso delle donne nel mercato del lavoro, conciliando l’occupazione con il tempo da dedicare alla famiglia, nel Comune di Siena è possibile ottenere, con la formula del voucher, il rimborso delle spese sostenute per la prima infanzia. A darne notizia è l’Amministrazione comunale nel far presente come la misura sia stata istituita dalla Regione Toscana attraverso un apposito Bando. Le donne interessate ad ottenere il rimborso devono comunque affrettarsi visto che i termini di presentazione delle domande scadono martedì prossimo, 5 ottobre 2010. Il voucher per la copertura dei costi sostenuti per la prima infanzia va a coprire fino al 50% della spesa sostenuta e documentata con un massimale erogabile per singola richiesta pari a 3 mila euro. Al Bando, nello specifico, possono accedere nel Comune di Siena quelle madri che, al momento in lista d’attesa per l’accesso ai nidi comunali, hanno avuto un bambino nel periodo dall’1 gennaio del 2008 al 3 maggio del 2010.

Regione Abruzzo: voucher per i lavoratori apprendisti

 Al fine di proseguire sulla strada della sperimentazione delle assunzioni attraverso la stipula di contratti di apprendistato professionalizzante, nella Regione Abruzzo sono pronte risorse pari a ben 2,6 milioni di euro grazie alle quali potranno essere erogati, con la formula del voucher, ben 2.500 contributi a favore di altrettanti lavoratori assunti con tale forma contrattuale. A darne notizia nella giornata di ieri è stata la Regione Abruzzo dopo che la Giunta, su proposta formulata e presentata da Paolo Gatti, Assessore al Lavoro e alla Formazione, ha approvato la relativa delibera per lo stanziamento delle risorse. Trattasi, nello specifico, di una delibera che è in linea con quanto previsto da un apposito accordo quadro che è stato siglato con le parti sociali al fine di fornire un sostegno concreto ai lavoratori ed alle imprese che assumono persone con il contratto di apprendistato professionalizzante, ma che al loro interno non posseggono capacità formativa e quindi c’è bisogno di avvalersi di organismi formativi accreditati.

Lavoro occasionale accessorio e il farmer’s market

Recentemente il Ministero del Lavoro si è espresso in modo favorevole a proposito dell’estensione ai farmer’s market dei contratti di lavoro occasionale accessorio.

Per il Ministero non esiste incompatibilità e l’uso dei voucher è perfettamente consentito poiché il farmer’s market risponde ai requisiti in materia di lavoro accessorio occasionale.

Ricordiamo che i farmers market costituiscono un sistema di vendita basato sull’incontro diretto tra produttore e consumatore.

La questione era stata posta dalla Coldiretti alla Direzione generale  della Tutela delle Condizioni di Lavoro del Ministero del Lavoro.

Da parte sua, la Direzione Generale ha subito precisato che nel settore agricolo l’impiego di manodopera retribuito con i buoni lavoro (ex articolo 70 e seguenti del decreto n. 276/2003) è ammesso per le aziende che non rientrano nel dettato di cui all’articolo 34 del decreto n. 633/1972 e deve essere circoscritto alle attività di natura stagionale.

Lavorare con i voucher nei farmers market

 I voucher, ovverosia i buoni lavoro, ai fini della regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio si possono utilizzare anche nei farmers market di Campagna Amica, ovverosia nei mercati direttamente gestiti dagli agricoltori. A comunicare questa “estensione” di utilizzo è stata la Coldiretti a seguito della risposta, da parte del Ministero del Lavoro, ad un interpello riguardante proprio l’utilizzo dello strumento del voucher per il lavoro occasionale accessorio nel settore agricolo. Oltre che nei campi, quindi, i voucher si possono utilizzare anche nei mercati cittadini gestiti dagli agricoltori che da un lato possono quindi vendere al giusto prezzo ai consumatori i prodotti agro-alimentari, e dall’altro possono offrire l’opportunità con i voucher di lavorare in maniera saltuaria ai pensionati, alle casalinghe, ai giovani studenti ma anche ai lavoratori in cassa integrazione che così possono integrare il proprio reddito. Gli ultimi dati ufficiali, non a caso, dicono che su un totale di oltre otto milioni di voucher venduti sinora, nel rapporto di uno su tre il loro utilizzo ha riguardato proprio il settore agricolo.

Buoni lavoro nel Comune di Gorizia

 Via libera nel Comune di Gorizia alla concessione di buoni lavoro, ovverosia i voucher, per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta Municipale ha approvato le linee guida per l’accesso ad una misura che permetterà di raccogliere le manifestazioni di interesse da parte di studenti, lavoratori in mobilità, o che percepiscono la disoccupazione, ma anche pensionati che sono titolari di trattamento pensionistico obbligatorio. Nell’ambito dei progetti messi a punto dall’Amministrazione comunale, i soggetti che lavoreranno e che verranno remunerati con i voucher si occuperanno di lavori di solidarietà o di emergenza, lavori di giardinaggio, manutenzione e pulizia di edifici, parchi, monumenti e strade, ma anche di manifestazioni fieristiche, sportive, culturali e caritatevoli. Per ogni 10 euro di paga lorda maturata, 7,50 euro sono netti a favore del lavoratore, 0,7 euro coprono l’assicurazione ai fini Inail, 1,30 euro vanno alla Gestione separata dell’Inps ai fini della maturazione dei contributi previdenziali, ed i restanti 0,5 euro per ogni voucher, in taglio minimo, andranno all’Inps quale costo per le gestione del servizio.

Voucher per lavori sociali in provincia di La Spezia

 In provincia di La Spezia, e precisamente nel Comune di Arcola, sono aperti fino al prossimo 31 dicembre 2010 i termini di partecipazione ad un progetto finalizzato all’accesso al lavoro occasionale accessorio con pagamento tramite buoni lavoro, ovverosia con i voucher. Si tratta in particolare di svolgere lavori saltuari che spaziano dal giardinaggio ai lavori di pulizia e passando per i lavori di manutenzione di monumenti, parchi, strade e edifici. Possono partecipare i residenti nel Comune di Arcola che sono studenti di età inferiore ai 25 anni, casalinghe, pensionati, lavoratori part-time ma anche cassintegrati, lavoratori in mobilità, e percettori di indennità di disoccupazione ridotta o speciale; sono ammessi alla misura anche i lavoratori extracomunitari a patto che però questi siano in possesso di un regolare e valido permesso di soggiorno.

Voucher: lavoro occasionale accessorio nel Friuli Venezia Giulia

 Una delle Regioni italiane più dinamiche per quel che riguarda l’utilizzo dei voucher, ai fini della regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio, è il Friuli Venezia Giulia. Anche nello scorso mese di agosto, infatti, in accordo con quanto rende noto l’Amministrazione regionale, il Friuli Venezia Giulia proprio in merito all’utilizzo dei voucher, con una quota pari a ben il 15,9% rispetto al totale nazionale, si è posizionato al primo posto in Italia con a ruota il Piemonte, la Regione Veneto, la Regione Emilia-Romagna ed il Trentino Alto Adige. I buoni lavoro, lo ricordiamo, possono permettere ai giovani studenti, ma anche ai pensionati, alle casalinghe ed ai cassintegrati di trovare occupazione facendo i cosiddetti “lavori saltuari” e maturando nello stesso tempo i contributi previdenziali. Per ogni 10 euro lordi pagati con i voucher, infatti, 7,5 euro sono di paga netta, mentre i restanti 2,50 euro individuano la quota Inps ai fini previdenziali e l’assicurazione Inail contro gli infortuni.

Lavoro Udine: voucher per disoccupati, pensionati e studenti

 Nell’ambito del progetto denominato “Millepedibus“, nel Comune di Udine l’Amministrazione cittadina ha pubblicato un avviso mediante il quale si cercano studenti, pensionati e lavoratori disoccupati per svolgere, con la formula del lavoro occasionale accessorio, la mansione di “accompagnatore“. Il lavoro, in particolare, sarà pagato con la formula dei voucher a fronte dell’accompagnamento su strada dei bambini previa fornitura di tutto il materiale, l’abbigliamento e l’attrezzatura necessaria per poter svolgere tale mansione. I moduli per aderire al progetto si possono scaricare direttamente dal sito Internet del Comune di Udine; la domanda dovrà pervenire entro e non oltre la data di venerdì 3 settembre 2010, e non oltre le ore 12,15 del giorno indicato, al numero 1 di via Lionello dove si trova il Protocollo del Comune. La stessa mansione, ma a titolo gratuito, può essere svolta anche da chi non rispetta i requisiti di accesso al Bando; in tal caso gli interessati possono rivolgersi per aderire alle scuole elementari “Girardini” e “Friz”.

Voucher lavoro: uno su tre viene utilizzato in agricoltura

 E’ quello dell’agricoltura il settore economico che più di tutti si avvale in Italia dello strumento dei voucher, ovverosia i buoni lavoro, per la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio. A metterlo in risalto è la Coldiretti che, su un totale di 7,3 milioni di voucher sinora venduti, in base ai dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), sottolinea come il 34% sia stato utilizzato in agricoltura. Il voucher da un lato combatte e contrasta il fenomeno del lavoro nero legato ai cosiddetti “lavori saltuari“, e dall’altro semplifica la vita al datore di lavoro visto che con l’utilizzo dei buoni lavoro il rapporto con il lavoratore diventa “snello” in quanto le pratiche burocratiche sono ridotte all’osso. Non sono di certo solo i voucher a risolvere nel nostro Paese il fenomeno del lavoro sommerso, ma in ogni caso contribuiscono a far emergere sacche di lavoro nero così come messo in risalto di recente proprio dall’Inps.

Lavoro Treviso: Provincia e settore agricolo insieme contro la crisi

 Al fine di garantire occupazione ai lavoratori in mobilità, a quelli disoccupati oppure in cassa integrazione, a Treviso l’Amministrazione provinciale è scesa nuovamente in campo andando stavolta a stipulare un accordo con le Associazioni di categoria dell’agricoltura. L’obiettivo, attraverso l’utilizzo dello strumento dei voucher, è quello di andare a garantire lavoro occasionale accessorio ai lavoratori più in difficoltà sul territorio della Provincia di Treviso; questo perché, tra l’altro, quello attuale è un momento particolarmente propizio per l’assunzione di manodopera stagionale in agricoltura, ma è proprio il settore agricolo quello che meglio di altri, a partire dall’industria e passando per il commercio, sta riuscendo sul territorio a contenere gli effetti negativi di una crisi finanziaria ed economica che, purtroppo, è diventata anche occupazionale. E così la Provincia di Treviso ha annunciato d’aver messo a disposizione la propria banca dati di lavoratori in mobilità e di disoccupati affinché questi possano essere impegnati occasionalmente in campagna.

Voucher Milano Dote Scuola: richieste quasi raddoppiate

 Il Comune di Milano, ed in particolare Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, alla Scuola ed alle Politiche Sociali, ha confermato il calendario relativo all’erogazione della cosiddetta “Dote scuola“, ovverosia la distribuzione dei voucher per le famiglie che devono mandare a scuola i figli per il nuovo anno scolastico. Al riguardo l’assessore è intervenuto con una dichiarazione ufficiale a seguito delle notizie di stampa quotidiana apparse giovedì scorso, e per cui è stato deciso di fare chiarezza. Intanto, proprio in merito alla Dote scuole l’assessore ha posto tra l’altro l’accento sul fatto che per il nuovo anno scolastico 2010 – 2011 le richieste sono quasi raddoppiate passando da quota 8 mila del 2009 a quota 14 mila di quest’anno.

“Nonno House”, parte l’iniziativa INPDAP

Probabilmente l’Inpdap lo sa ma non può dire nulla: le pensioni sono veramente troppo basse per consentire una vita dignitosa ad un ex lavoratore tanto da sentire l’esigenza di approntare alcune iniziative significative.

Non parliamo di voucher e nemmeno di sovvenzioni particolari quali possibili integrazioni al minimo.

In realtà, c’è ben altro tanto che il sole24ore ha dedicato all’iniziativa la prima pagina di sabato 7 agosto 2010.

L’Inpdap è intenzionata ad offrire un contributo mensile di 300 euro se un pensionato, titolare di pensione Inpdap, accetterà di ospitare uno studente universitario.