Le nuove tasse estive per le piccole e medie imprese

 In arrivo per i mesi estivi nuove tasse a carico di imprese già gravemente colpite dalla crisi senza un piano industriale nazionale che definisca le priorità e le direttive di ordine generale per l’industria italiana.

Infatti, la CGIA di Mestre ha quantificato il nuovo carico fiscale estivo a carico di piccoli  imprenditori e lavoratori autonomi di circa 25700 euro, una specie di stress test fiscale in grado di verificare la capacità delle nostre piccole imprese. La locale associazione di Mestre si riferisce ai futuri versamenti INPS, la tassa annuale di iscrizione alla Camera di Commercio, il pagamento della prima rata dell’Imu e della Tares, oltre all’autoliquidazione Irpef, con saldo saldo 2012 e acconto 2013.

Finanziarie la piccola e media impresa, allarme dalla CGIA di Mestre

 Mentre nell’Unione Europea i prezzi del trasporto pubblico sono scesi dell’1,8% nel quarto trimestre 2012 rispetto al terzo trimestre sempre del 2012 con un’ulteriore previsione al ribasso, nel nostro Paese i servizi pubblici sono in rialzo con l’introduzione di nuove tariffe e servizi a pagamento.

Non solo, la CGIA di Mestre ritiene che i fatti di Perugia dimostrano che diventa sempre più necessario dare ossigeno alle imprese al fine di agevolare la loro crescita visto che gli indicatori economici del 2012 non fanno altro che denunciare la gravità della situazione economica.

L’allarme dalla CGIA di Mestre: una pmi su 2 non riesce più a pagare gli stipendi

 L’osservazione della CGIA di Mestre non può essere sottovalutata perché nei prossimi mesi ci troveremo a fare i conti con una nuova stretta economica e finanziaria ed è necessario chiedere alle forze politiche risposte urgenti e precise che sappiano offrire valide alternative.

Infatti, per la locale associazione di Mestre, le imprese italiane fanno sempre più fatica a rispettare gli impegni finanziari visto che i protesti hanno subito un aumento molto consistente.

Record di partite IVA tra i giovani

 Con tutta probabilità questo è il solo modo di lavorare; infatti, sarà per via della Riforma Fornero del Governo Monti o dell’attuale situazione economica, ma l’alto numero di partite IVA è un segno molto serio e che testimonia l’elevata precarietà del mondo del lavoro.

La situazione economica italiana, l’analisi della CGIA di Mestre

 La locale associazione di Mestre ha voluto fare il punto della situazione del nostro sistema economico e ha osservato che, in base agli indicatori economici dell’ISTAT. Che nel corso dell’anno scorso, ovvero il 2012, il nostro PIL risulta sceso del 2,2%.

La CGIA di Mestre ha solo posto in evidenza i dati diffusi dal nostro Istituto centrale di statistica visto che, nella di aggiornamento al Def del governo, diffusa a settembre 2012, la stima del Pil era a -2,4%.

In arrivo la prossima batosta da 2 miliardi di euro

 È la TARES la nuova tassa che avrà il compito di sostituite la TARSU ma con una particolarità, ovvero sarà più cara.  Infatti, la nuova Tares che sostituirà la Tarsu e la Tia comporterà un aggravio per il contribuente medio italiano di oltre 2 miliardi di euro portando a favore della fiscalità locale a 8 miliardi di euro.

In arrivo le prime scadenze fiscali

 La CGIA di Mestre ha posto in evidenza che in questo mese di gennaio le piccole e medie imprese sono chiamate ad adempiere a ben quindici scadenze fiscali.

Infatti, per i titolari delle partite Iva e gli imprenditori italiani sarà un inizio anno denso di scadenze fiscali: per il mese di gennaio ne sono previste 15 mentre altre 16 sono in calendario per il mese di febbraio.

Il peso dei mancati incassi alle imprese italiane

 I mancati incassi rappresentano un grosso ostacolo allo sviluppo economico del Paese visto che tengono fermi somme rilevanti di denaro impedendo alle imprese di investire.

Infatti, la CGIA di Mestre ha calcolato che i mancati incassi costano 40,5 mld di euro all’anno e oltre 3 milioni di imprese, pari al 70% del totale, soffrono di problemi di liquidità dovuti al ritardo dei pagamenti. Le perdite per i mancati incassi arrivano a toccare i 40,5 miliardi di euro all’anno.

Per la CGIA di Mestre le famiglie sono schiacciate da aumenti fino a 726 euro

 Continua l’attività informativa della CGIA di Mestre tanto che, in una recente nota, ha diffuso gli ultimi dati sugli aumenti a carico delle famiglie.

Infatti, dall’introduzione dell’Imu, gli aumenti dell’Iva, delle accise sui carburanti e dell’addizionale Irpef regionale hanno fatto aumentare sensibilmente il peso delle tasse sulle famiglie italiane, con aggravi che quest’anno potranno raggiungere i 726 euro: una cifra che mette in pericolo il ceto medio.

In aumento le tasse locali

 Non si ferma il trend in salita delle tasse locali per via degli incrementi delle addizionali regionali e comunali, almeno è quanto dichiara l’Ufficio studi della CGIA di Mestre.

Infatti, secondo le ultime osservazioni della locale associazione di Mestre, in base all’andamento medio delle addizionali Irpef applicate in questi ultimi anni sulle persone fisiche dai Comuni capoluogo di Provincia e dalle Regioni si è riscontrato un maggiore peso fiscale sui redditi  di quattro diverse tipologie di lavoratori dipendenti.