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Ministero della Cultura, ecco il nuovo bando

Un altro concorso pubblico che mira all’assunzione di nuovi funzionari, che avranno il compito di prendere servizio presso il Ministero della Cultura. Non è certamente un treno che passa tutti i giorni e, per tale ragione, conviene prenderlo al volo, fin quando si è in tempo. In un periodo storico in cui purtroppo le offerte di lavoro sono piuttosto limitate e c’è anche una certa difficoltà a trovare degli impieghi stabili e sicuri, è chiaro che un’occasione come quella che viene prospettata dal Ministero della Cultura è di quelle da non lasciarsi scappare.

Tutto è nato con il Decreto Legge PA bis, quello che è stato varato per intenderci dal Governo Meloni, che ha voluto introdurre una misura specifica per poter rafforzare la PA. Nell’ambito di questo scopo più generale, troviamo certamente tanti nuovi concorsi che sono stati messi in preventivo. Una sorta di ricambio generazionale di tanti posti pubblici che si è reso necessario. Dal punto di vista del MIC, è giusto mettere in evidenza come è prevista l’assunzione tramite un concorso di ben nuovi 100 funzionari, da inquadrare come personale non dirigenziale.

Quindi, per chi non avesse particolare dimestichezza con questa materia, bisogna sottolineare come verranno inquadrati con il nuovissimo contratto nazionale dei dipendenti pubblici. Si tratta di tecnici esperti, il cui stipendio sarà adeguato a quanto viene richiesto. Sì, perché si potrà arrivare ad un ammontare annuale fino a 70 mila euro lordi. Ed è proprio l’aspetto economico quello su cui si punta al Ministero della Cultura per poter cercare di diventare più attraenti rispetto alle migliori professionalità che offre il mercato del lavoro che, spesso, tendono a scegliere le aziende private rispetto alle Pubbliche Amministrazioni.

Dando uno sguardo a tutti quei requisiti che vengono richiesti per poter prendere parte a questa selezione, prima di tutto c’è da annotare la laurea magistrale, ma non è finita qui. Infatti, i candidati dovranno dimostrare di aver maturato un’esperienza di lavoro pluriennale in funzioni specialistiche. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta pure la dimostrazione dell’iscrizione ad appositi albi professionali. Serve dimostrare di essere in grado di affrontare e risolvere delle problematiche critiche. Non solo, dal momento che serve avere una notevole capacità di lavoro in autonomia, oltre che delle spiccate doti dal punto di vista gestionale piuttosto che organizzativo. Insomma, si deve trattare solo ed esclusivamente di elevate professionalità, anche per via del fatto che chi verrà assunto avrà a che fare con dei processi amministrativi piuttosto complessi.

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