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Come diventare home stager

Con la crisi economica che interessa da ormai molti anni il nostro paese a volte non è più possibile contare solo sulle proprie forze e bisogna far riferimento solo alle proprietà che si possiedono. Delle risorse aggiuntive possono infatti venire dalle proprietà immobiliari, che possono essere messe in vendita o affittate, purché questo sia fatto nel minor tempo possibile. Per vendere o affittare una casa nel minor tempo possibile si ha allora bisogno probabilmente anche di un home stager, soprattutto se la propria abitazione è in condizioni discrete.

L’ home stager è una figura professionale che si occupa appunto di allestire in maniera carina e veloce una casa che deve essere venduta nel minor tempo possibile. Si tratta di una tecnica che ha avuto la sua massima fortuna in America a partire dagli anni Ottanta, quando è stata inventata. Di fatto consiste nello spostare i mobili, nel rimontare le varie parti degli ambienti e nel conferire in generale un aspetto più accogliente a tutta l’abitazione.

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Ma come si da a diventare un home stager? Quali sono le qualità personali da possedere, quale potrebbe il percorso formativo da compiere per svolgere questa professione? In questa piccola guida abbiamo raccolto tutte le informazioni più utili per svolgere tale mestiere e sapere come muovere i primi passi.

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Come diventare home stager

La prima cosa da sapere in questo lavoro è che al momento in Italia non esiste ancora un percorso specifico per diventare home stager, ma tutte le strade possono essere buone in mancanza di un percorso certificato. Si può certamente procedere seguendo dei corsi di formazione, i quali permettono agli aspiranti di appendere le conoscenze fondamentali. Diverse sono infatti le competenze che vengono richieste a queste persone, le quale spaziano dal marketing, al diritto, alle tecniche di architettura e di arredamento.

In genere, di conseguenza, coloro che svolgono questa professione sono degli architetti o arrivano da un percorso simile, o sono degli agenti immobiliari.
Un primo passo per lavorare home stager è quindi quello di iscriversi all’ università ad una facoltà come Architettura e dopo aver conseguito la laurea frequentare dei corsi specifici. Dopo aver completato il proprio percorso di formazione si può tentare di inserirsi nell’ ambiente di lavoro. Si può iniziare dal proprio giro di amicizie, spargendo la voce e contattando persone che hanno necessità di vendere la propria casa o di affittarla nel minore tempo possibile.

È bene tenere presente che gli interventi sono di solito orientati verso un basso valore economico e orientati alla villeggiatura o alla ristrutturazione degli spazi. In genere gli spazi vengono per lo più riorganizzati ma non ci sono grande interventi di manutenzione.

Se lo home stager sa compiere un buon lavoro allora la trattativa va subito in porto con grande soddisfazione del cliente. Una figura professionale di questo tipo può anche fornire all’ occorrenza delle collaborazione ad altri professionisti interessati alla vendita e alla valorizzazione delle abitazioni, come ad esempio le agenzie immobiliari.

L’ home stager è una risorsa essenziale contro la svalutazione di un bene immobile al fine di mantenere stabile il suo prezzo. I consensi per questa professione sono a percentuale e in genere proporzionali al lavoro svolto. Per poter lavorare in maniera autonoma tuttavia sarà necessario aprire anche una Partita Iva.

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