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Per John Elkann i giovani non trovano lavoro perché “stanno bene a casa”

 La pensa proprio così il Presidente della Fiat, rinata da poco FCA, John Elkann, sui milioni di giovani italiani che in questo momento soffrono la penosa condizione di senza lavoro. Il rampollo di casa Agnelli si è trovato infatti a parlare agli studenti delle scuole superiori di Sondrio e ha espresso a chiare lettere questo suo personale pensiero. 

Secondo il Presidente della Fiat, dunque, l’Italia offre in questo momento tantissime opportunità di occupazione, ma i giovani italiani non le colgono perché preferiscono al lavoro la tranquillità delle mura domestiche o perché non hanno abbastanza ambizione per farlo.

John Elkann, in verità, si era rivolto ai giovani della provincia di Sondrio proprio per affrontare con loro l’importante tema del rapporto tra scuola e del lavoro, ma di sicuro l’espressione di questo suo personale punto di vista è diventato, ora, un ulteriore elemento su cui riflettere.

A ben riflettere, infatti, le parole del rampollo di casa Agnelli, da poco diventato Presidente di una società globale, sono solo le ultime di una serie di lapidarie dichiarazioni che i giovani italiani si sono sentiti ingiustamente ripetere nel corso degli ultimi anni.

Non molti anni fa, infatti, nel 2007, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Tommaso Padoa Schioppa ha dato il via a questa “tradizione” di caustici commenti ai danni delle giovani generazioni con uno sprezzante “Mandiamo i bamboccioni fuori di casa!”, con cui il Ministro non solo ha coniato un fortunato neologismo, ma ha anche forse inconsapevolmente anticipato un fenomeno sociale che sarebbe emerso in tutta la sua tragicità solo qualche tempo più tardi.

Dopo il 2007, infatti, con l’avvento della crisi economica, il numero dei giovani ancora a casa con mamma e papà non ha fatto altro che aumentare. E in tempi più recenti il Ministro del Lavoro Elsa Fornero, ex governo Monti, ha definito “choosy”, cioè schizzinosi, i giovani disoccupati italiani che non riescono a trovare lavoro.

Completano ora il quadro le parole di John Elkann. Bamboccioni, schizzinosi, pantofolai e poco ambiziosi: sembra quasi che continuare ad infierire sulla condizione dei giovani italiani abbia il potere di sollevare autorità e imprenditori da fastidiosi scrupoli morali.

2 commenti su “Per John Elkann i giovani non trovano lavoro perché “stanno bene a casa””

  1. Sono padre di un trentenne disoccupato o male occupato sal 2008. I salti mortali con carpiati che ha dovuto fare sinora non sono che l’inizio per non avere un futuro migliore e neanche pari al mio. Il sig. Elkan dovrebbe scendere salla brocca e cercare di non sparare troppe minchiate. Non ne va a vantaggio delle vendite delle sue auto costruite SENZA l’ aiuto dei nostri giovani.

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