I precari con meno di mille euro mensili

 I lavoratori precari, in media, sopravvivono con 836 euro al mese e, in totale, sono più di 3 milioni di lavoratori, per la precisione 3.315.580, con punte di 927 per gli uomini e 759 euro per le donne. Lo studio della CGIA di Mestre ha pure posto in evidenza che solo il 15% risulta laureato e, la sorpresa, l’amministrazione pubblica è il principale datore di lavoro.

Arriva il decreto salvaprecari, le domande entro il 2 novembre 2011

È stato pubblicato il decreto n. 92 del 12 ottobre 2011 in attuazione della legge n° 106 del 12 luglio 2011, che ha previsto l’estensione per l’anno scolastico in corso delle disposizioni della legge n° 167 del 24 novembre 2009 in materia di supplenze per le assenze temporanee dei titolari con precedenza rispetto alle graduatorie di circolo e di istituto.

Il destinatario del decreto è il personale docente ed educativo, inserito a pieno titolo nell’anno scolastico 2011/2012 nelle graduatorie provinciali ad esaurimento previste dall’art. 1, comma 605, lett. C della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e il personale A.T.A, inserito a pieno titolo nelle graduatorie permanenti di cui all’articolo 554 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, nonché nelle graduatorie provinciali ad esaurimento di cui ai DD.MM. 19 aprile 2001, n. 75 e
n. 35 del 24 marzo 2004 è destinatario, per l’anno scolastico in corso, delle disposizioni del presente decreto.

Germania, aumentano i precari nella locomotiva d’Europa

A breve ricorreranno i 21 anni della riunificazione tedesca e si stanno moltiplicano iniziative in questo senso. Il sindacato ha deciso di porre l’attenzione, attraverso diverse manifestazioni, sulla difficile situazione dei giovani tedeschi che, malgrado le potenzialità dell’economia tedesca, sono sempre più precari e non hanno una visione seria del proprio futuro.

L’Ig Metall ha cercato di dare voce ai giovani tedeschi che sono quelli più colpiti dall’attuale congettura economica tanto che, da più parti, si sono moltiplicate le manifestazioni per mettere in luce la loro situazione. Il sindacato tedesco, per voce di Detlef Wetzel, il presidente dell’Ig Metall ha osservato che

I politici e gli imprenditori ignorano da anni gli interessi delle nuove generazioni. Noi vogliamo lanciare un forte segnale affinchè la politica metta il tema giovani all’ordine del giorno

Scuola, assunzioni a tempo indeterminato

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha emesso la circolare ministeriale n. 73 – Prot. n. AOOODGPER 6633 – della Direzione Generale per il personale scolastico intitolata come “Assunzioni a tempo indeterminato del personale scolastico per l’A.S. 2010/2011 e 2011/2012 – Istruzioni Operative”.

Il Ministero pone in evidenza che è in corso di emanazione del provvedimento ministeriale con il quale sono stati assegnati due contingenti, rispettivamente, di 30.300 unità per il personale docente ed educativo e di 36.000 unità per il personale A.T.A.

Scuola, assunzioni o bufale?

Per la scuola previsti, sulla carta, una infornata di 65000 tra docenti e personale ATA: una cifra contestata, però, da più parti anche da Orizzonte scuola che, recentemente, in un comunicato ha parlato di un provvedimento bufala perché il MEF avrebbe autorizzato l’assunzione solo di 16500 personale tra docenti e personale ATA. Una posizione non condivisa da Cisl Scuola perché, sempre secondo il sindacato, la cifra di riferirebbe alle assunzioni svolte del mese di settembre dell’anno scorso.

Non solo, anche lo SNALS-CONFSAL non è per nulla d’accordo sulle posizioni di Orizzonte Scuola tanto che esprime grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Governo del decreto legge che al suo interno prevede, con decorrenza dal corrente anno, le nomine in ruolo per 65.000  docenti  e ATA.

Docenti precari: reality show scatena le polemiche

 Si chiama, anzi si sarebbe dovuta chiamare “Non è mai troppo tardi“, una trasmissione televisiva il cui format sarebbe dovuto essere quello più in voga da alcuni anni, ovverosia quello del reality show. La trasmissione, sulle reti Mediaset, ed in particolare su Canale 5, con la conduzione assegnata a Federica Panicucci, sarebbe stata incentrata sui docenti precari pronti a svolgere il loro ruolo di insegnanti a favore dei vip “scarsi” a livello culturale. L’imminente avvio del reality-show ha però scatenato non poche polemiche visto che sono molti i docenti precari che, con la riforma Gelmini, hanno protestato in piazza sostenendo che per loro non ci sarà alcun futuro nella scuola. E così, stando alle indiscrezioni di stampa, il reality-show, a pochi giorni dal temine di un altro programma della serie, il Grande Fratello, è stato annullato placando di sicuro le ire di chi ha considerato tale trasmissione, per molti versi, eticamente scorretta visto che ci sono attualmente nel nostro Paese migliaia di docenti precari a spasso senza un euro e senza alcuna certezza.

Lavoro Pubblica Amministrazione: 120 mila precari rischiano

 In merito ai contratti dei lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, che sono in scadenza, il Governo deve dare delle risposte. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato Michele Gentile, responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil Nazionale, in quanto entro l’anno nella PA scadranno all’incirca ben 120 mila contratti di lavoratori precari che, a causa dell’ultima manovra del Governo, non saranno rinnovati a fronte di un risparmio per le casse dello Stato quantificabile in appena 100 milioni di euro. Si rischia così un vero e proprio dimezzamento dei dipendenti nella Pubblica Amministrazione a fronte di un totale di 240 mila contratti; questo, secondo l’esponente del più grande Sindacato italiano, è frutto di una manovra finanziaria devastante per effetto dei cosiddetti tagli lineari che mettono in crisi nel nostro Paese il sistema dell‘occupazione in una fase congiunturale ancora difficile, e caratterizzata da una persistente perdita del potere d’acquisto a causa del calo delle retribuzioni.

Occupazione Lombardia: aumentano i posti di lavoro a progetto

 Nella Regione Lombardia quest’anno i posti di lavoro con contratto di collaborazione a progetto cresceranno di ben l’8% con un andamento in netta controtendenza rispetto al dato a livello nazionale che, per effetto della crisi, segna invece un calo pari al 3%. Questo è quanto, tra l’altro, ha rilevato la Camera di Commercio di Monza e Brianza in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del Sistema Informativo Excelsior del 2010 e del 2009. Complessivamente sul territorio nazionale sono comunque aumentati i cosiddetti lavoratori “flessibili”, di ben 700 mila unità andando tra l’altro a definire una nuova figura del precario che rispetto al passato non è più correlata ad un basso livello di istruzione ed alla mancanza, ad esempio, di una laurea o di un diploma. Il “nuovo” precario, infatti, è oramai sempre più spesso diplomato, ma anche con una preparazione universitaria, è un tecnico oppure ricopre comunque delle posizioni lavorative specializzate. Trattasi di lavoratori che troviamo tra i collaboratori a progetto, ma anche tra gli stagisti ed i cosiddetti lavoratori interinali.

Indennità di disoccupazione per i precari della scuola

Il maggiore istituto previdenziale ha fornito ulteriori precisazioni sull’indennità di disoccupazione per il personale precario della scuola.

Secondo le osservazioni dell’Inps, i lavoratori in possesso dei requisiti previsti potranno accedere all’indennità di disoccupazione sottoscrivendo la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale.

In effetti, le domande inseriti nelle graduatorie (elenchi scolastici prioritari) di cui all’articolo 1 della legge n. 167/09 ai sensi del D.M. n. 82/09 presentate entro il 31 dicembre 2009 sono acquisibili al 1° luglio 2009 con decorrenza del pagamento dall’ottavo giorno successivo o, se posteriore, dall’attestazione dello stato di disoccupazione presso il Centro per l’impiego competente.

Precari Ispra: occupazione sul tetto anche a Capodanno

 Sono oramai quasi 40 giorni che i lavoratori precari dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, stanno portando avanti con determinazione una protesta/occupazione ad oltranza per il rinnovo dei contratti di lavoro. E se il Natale, passato sul tetto, è stato triste, il Capodanno lo è ancor di più, visto che da poche ore buona parte dei 230 ricercatori interessati alla vertenza sono ufficialmente disoccupati a causa del mancato rinnovo del contratto. Di conseguenza, l’occupazione sul tetto dell’Istituto prosegue anche a Capodanno, e continua ad essere visibile anche su Internet, cliccando qui; al riguardo, non è bastata la recente “apertura” del Ministro Prestigiacomo a far desistere i precari dal portare avanti a Roma il presidio ad oltranza.

Lavoro precario: ricercatori Ispra, protesta ad oltranza

 A Roma, e precisamente sul tetto dell’Ispra di via Casalotti, al numero 300, è in atto una protesta ad oltranza da parte dei lavoratori precari dell’Istituto; il presidio, tra l’altro, può essere seguito da tutti, via Internet, accedendo a questo link. I ricercatori, quindi, a rischio in quanto col contratto in scadenza, fanno sapere, per voce del coordinamento USI RdB Ricerca, che non scenderanno dal tetto se la vertenza non si chiuderà con esito positivo. Nella giornata di oggi, tra l’altro, i ricercatori hanno organizzato iniziative a sostegno della protesta, e a difesa del posto di lavoro, nella Provincia di Roma, mentre dopodomani i precari faranno sentire la loro voce al Parlamento. Al momento i ricercatori non sembrano per nulla propensi a sospendere il presidio sul tetto, visto che ancora non c’è chiarezza riguardo alla destinazione dei fondi che il Ministro Prestigiacomo ha richiesto.

Riforma Università: “Rivoluzione” per rettori e ricercatori

 Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha approvato la Riforma dell’Università, fortissimamente voluta dal Ministro Gelmini, che pone fine ai finanziamenti a pioggia, introduce maggiore trasparenza, e darà più spazio al merito piuttosto che agli odiati “baronaggi”. La Riforma coinvolge anche i Rettori, visto che questi, addirittura con retroattività, non potranno più “regnare” per un periodo superiore agli otto anni. Gli Atenei avranno maggiori responsabilità non solo sulla didattica, ma anche sulla gestione delle risorse e ne risponderanno anche con un taglio dei finanziamenti nei casi di cattiva gestione. Per quanto riguarda l’attività di ricerca, la Riforma prevede un aumento degli importi per gli assegni ai ricercatori, ma anche l’abolizione delle borse post-dottorato che, oltre a non maturare nessun diritto, risultano essere anche sottopagate.

Indennità di carriera: spetta anche ai precari della scuola

 Nei giorni scorsi, durante la festa del Pdl, il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, aveva smorzato ogni entusiasmo ed ogni speranza di regolarizzazione per i tantissimi lavoratori precari della scuola, sottolineando come fossero troppi e come di conseguenza, stabilizzando tutti quanti, si sarebbe verificato il fallimento della scuola statale. Ebbene, per i lavoratori precari è arrivata una vittoria, forse storica, dalla città Treviso, dove il Giudice del lavoro ha stabilito che anche i precari della scuola hanno diritto all’indennità di carriera. Nel dettaglio, come riporta tra l’altro il Corriere.it, circa trecento lavoratori precari della scuola hanno presentato un ricorso contro il Ministero dell’Istruzione dopo essere stati assunti per anni, più volte e purtroppo, con un contratto di lavoro a tempo determinato.