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Calcolo del rating aziendale: come si fa e a cosa serve

Tutti gli imprenditori e gli addetti alla banca hanno a che fare con il rating aziendale, un voto assegnato all’azienda dal titolare, da un istituto di rating o da una banca, dopo aver eseguito uno specifico calcolo dei dati ricavati dal bilancio aziendale.

rating aziendale

Il rating aziendale è un indicatore molto importante che permette di capire velocemente l’affidabilità di un’azienda e la sua solvibilità. Questo indicatore permette a soggetti terzi di valutare l’azienda e la banca se ne serve per creare un rating bancario, anch’esso fondamentale per la valutazione dell’affidabilità di un azienda.

Rating aziendale: come si calcola e a cosa serve

Fornitori, clienti, istituzioni e banche sono tutti soggetti che quotidianamente giudicano le imprese e rappresentano i principali interlocutori delle società. Tutti questi soggetti, per conoscere un’impresa, si affidano ai dati delle banche e ai giudizi delle agenzie di rating.

Il rating si suddivide in due categorie: il rating aziendale e il rating bancario. La differenza tra le due categorie sta nel fine della valutazione: le agenzie di rating sviluppano dei voti che aiutano clienti e investitori a comprendere su quale impresa investire e il giudizio di queste agenzie è principalmente legato alla capacità di guadagno.

Il rating bancario, invece, mira a verificare la capacità dell’impresa di ripagare i debiti, si tratta di un giudizio privato e disciplinato dalla direttiva Basilea 3.

Il rating aziendale valuta la capacità di un’azienda nel farsi carico dei propri impegni, può avere funzioni aziendali o per forme di credito e la sua principale funzione è quella di fornire ai soggetti terzi una valutazione di rischio prima di erogare un finanziamento.

Come si calcola il rating aziendale

Il calcolo del rating aziendale comprende una procedura molto complessa, che prevede l’inserimento di dati di tipo quantitativo e qualitativo. Si prendono in considerazione i parametri economico-finanziari, gestionali e organizzativi.

Nel dettaglio, la procedura prevede l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie di un’azienda, ovvero gli aspetti quantitativi. Contemporaneamente si esegue un’analisi del settore di appartenenza, della capacità aziendale di management e l’analisi degli aspetti qualitativi.

I dai quantitativi possono essere estrapolati dai bilanci aziendali, ponendo in analisi gli ultimi tre esercizi sulla quale eseguire un’analisi di bilancio per valutare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’azienda.

Come eseguire un calcolo del rating in azienda

Tutte le aziende possono calcolare in totale autonomia il proprio rating, in alcuni casi è consigliato eseguire il calcolo periodicamente, così da adottare degli accorgimenti che permettono di migliorare il punteggio.

Per effettuare il calcolo è necessario analizzare gli ultimi 3 bilanci aziendali e porre come parametri principali i seguenti elementi:

  • Solidità, si misurano gli assetti aziendali, la consistenza di beni e attività, il rapporto di indebitamento;
  • Liquidità, si analizza la capacità di realizzare condizioni di equilibrio finanziario a breve termine;
  • Produttività, si analizza in base agli indici delle aziende dello stesso settore;
  • Redditività, si analizza la capacità di creare valore e conseguire profitto.

Nel rating aziendale concorrono anche i dati negativi, che si possono ricavare sempre dal bilancio aziendale. Alcuni di questi dati sono le insolvenze e i protesti.

Tra gli aspetti qualitativi, invece, sono compresi l’analisi del business plan, del controllo gestione, dell’andamento generale dell’impresa, l’organigramma e le notizie della stampa.

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