Riforma Fornero poco efficace

 A giusta distanza temporale, possiamo finalmente sbilanciarci e definire come sostanzialmente poco efficace la Riforma Fornero, almeno per quanto concerne l’incentivo all’assunzione dei giovani. Stando a quanto emerge dall’Osservatorio permanente sulla riforma del mercato del lavoro, promosso in collaborazione con Gi Group e OD&M Consulting, infatti, per più del 50 per cento delle aziende la riforma non avrebbe contribuito all’inserimento dei meno anziani nel mercato del lavoro.

Buoni lavoro, il limite dei compensi netti

 I buoni lavoro acquistati prima del 18 luglio 2012 possono essere utilizzati fino al 31 maggio senza tener conto del limite economico introdotto dalla Riforma Fornero (legge 92/2012). Entrerà, infatti, a regime la nuova normativa che stabilisce il doppio limite di 5mila e 2mila euro percepiti dal lavoratore in un anno oltre al sistema telematico di distribuzione dei voucher.

Lavoro a chiamata: nuove regole applicative, approfondimenti

 Il Ministero del Lavoro con la nota n. 16639 del 26 novembre 2012 e l’Inail con la circolare n. 64 del 27 novembre 2012 hanno comunicato le nuove regole introdotte dalla Riforma Fornero per la disciplina della comunicazione preventiva della chiamata, precisando anche le modalità, le tutele e i compensi del lavoro a chiamata.

Esodati: pronto il decreto pensione per altri 10mila lavoratori

 Il Ministero del Lavoro, con la nota stampa dell’8 marzo 2013, annuncia il decreto congiunto firmato dai ministri Elsa Fornero e Vittorio Grilli per altri 10mila lavoratori esodati da salvaguardare dalla Riforma delle Pensioni: a questi lavoratori la Legge di Stabilità concede l’applicazione in deroga delle vecchie regole del sistema previdenziale. Il testo è stato inviato alle Camere.

Contratto a termine dal 2013: obbligo contributo addizionale Aspi

 I datori di lavoro che hanno stipulato con i propri dipendenti contratti di lavoro a termine devono versare all’Inps, dal 2013, un contributo addizionale dell’1,40% per finanziare l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, utilizzando il Modello F24. Questo aumento del costo del lavoro si può evitare solo se si trasforma il rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato.

Incentivi assunzione donne: sconti INPS e contributi statali entro marzo

 Tra le novità più interessanti della Riforma del Lavoro, Legge 92/2012, ricordiamo le misure finalizzate ad incentivare le assunzioni delle donne, tra le quali sconti sui contributi INPS e contributi statali, per i quali però è necessario stipulare, entro il 31 marzo 2013, contratti a tempo indeterminato ex novo o come trasformazione del determinato.

Contratti sostituzione maternità: rinnovo senza intervallo

 Il Ministero del lavoro ha chiarito che il contratto a termine stipulato per la sostituzione di lavoratrici in congedo di maternità può essere rinnovato senza l’intervallo dei 60 o 90 giorni previsto dalla riforma Fornero. Pertanto, in base al chiarimento ministeriale per il rinnovo del contratto sostituzione, il Testo unico sulla maternità prevale sulla normativa relativa al contratto a termine.

Contratto di lavoro a termine: i requisiti per la stipula. Precisazioni

 Il contratto a termine si può stipulare solo in base a determinate condizioni che, se non rispettate, lo trasformano in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Si precisa che, in base al D. Lgs. del 06.09.2001, n.368), il contratto a termine, se di durata superiore a 12 giorni, dev’essere stipulato in forma scritta, prima o in contemporanea con l’inizio della prestazione lavorativa.

Contributo di licenziamento: licenziamenti collettivi e chiarimenti vari

 In caso di licenziamento collettivo, dal 2017 il contributo di licenziamento sarà triplo, cioè pari a tre volte l’importo del contributo di licenziamento individuale. La norma sarà applicata anche ad altre forme di cessazione del rapporto di lavoro e in tutti i casi d’interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per causa diversa dalle dimissioni. Sono previsti anche casi di esonero.

Contributo di licenziamento: le nuove regole 2013

 Cambiano le regole per i datori di lavoro in caso di licenziamento dei dipendenti. Dal 2013, infatti, hanno l’obbligo di versare un contributo all’Inps in caso di interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per cause diverse dalle dimissioni. Si tratta di un contributo di licenziamento pari al 50% dell’importo Aspi per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni anche di oltre 1.500 euro.

Pensioni: dubbi? Ecco i nuovi numeri di assistenza INPS e INAIL

 In materia di pensioni non tutto è molto chiaro, soprattutto dopo l’entrata in vigore della Riforma Fornero. Allo scopo di offrire ai contribuenti assistenza e chiarimenti sull’accesso alla pensione, INPS e INAIL predispongono un nuovo numero di assistenza con il Contact Center Multicanale disponibile anche da cellulare. In dettaglio il nuovo servizio.

Integrazione salariale: modifiche ai sussidi INPS

Con la Circolare n.1 del 7 gennaio 2013 l’INPS spiega le novità introdotte dalla Riforma del Lavoro nell’ambito dell’integrazione salariale: le modifiche riguardano in particolare le nuove imprese, i settori

Il contratto a tempo determinato, le norme dal 2013

 La Riforma Fornero ha introdotto delle novità nel contratto a tempo determinato allo scopo di limitarne l’abuso. Infatti, vengono previsti intervalli più lunghi nel caso di successione di contratti e un aumento del costo contributivo, ma ne è prevista una parziale restituzione al datore di lavoro in caso di stabilizzazione del rapporto.