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Come diventare una testa di cuoio – Seconda parte

In un articolo pubblicato prima di questo avevamo cominciato a parlare di come è possibile diventare una testa di cuoio, etichette con cui si definiscono in genere i componenti di alcuni reparti speciali delle forze dell’ordine italiane che vengono usati nella lotta al terrorismo e per operazioni molto delicate e speciali. Le cosiddette teste di cuoio, infatti, appartengono ai reparti dei NOCS, all’interno del corpo della Polizia di Stato e di quelli dei GIS, appartenenti all’arma dei Carabinieri. 

Come diventare una testa di cuoio – Prima parte

Nella prima parte della nostra piccola guida ci siamo soffermati maggiormente sulla figura del NOCS, descrivendo il tipo di selezione e addestramento che gli aspiranti devono superare. In questo articolo continueremo quindi a spiegare quali sono i successivi momenti di formazione e dedicheremo maggiore spazio alle figure dei GIS.

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Come diventare una testa di cuoio – Seconda parte

Una volta compiuti gli ulteriori sei mesi addestramento, che portano gli aspiranti NOCS a diventare molto pratici in campi come l’utilizzo delle armi, l’applicazione di tecniche di offesa e difesa, l’attuazione delle tattiche di attacco e del combattimento a mani nude, i migliori proseguiranno la loro formazione in una altro centro di addestramento che li porterà a frequentare il corso Close Quarter Battle (C. Q. B.) che presuppone vari esercizi completi che simulano scenari di guerriglia o di consegna di ostaggio in vari ambienti.

Gli aspiranti seguiranno una formazione psicologica per imparare a prendere decisioni sotto pressione e potranno specializzarsi in un settore in particolare seguendo la loro predisposizione. Tra le possibilità a disposizione vi sono:

  • l’anti – sabotaggio
  • gli esplosivi
  • le operazioni anfibie.

Questi ultimi seguiranno un corso di formazione per svolgere le operazioni in immersione presso i reparti COMSUBIM della Marina. Tutti gli aspiranti dovranno inoltre seguire dei corsi di sci tenuti dalla Polizia di Stato. L’ultimo step consiste nell’inserimento nelle squadre operative speciali. Coloro tra i candidati che si saranno particolarmente distinti per i loro meriti in fase di addestramento potranno anche pensare di proseguire la loro carriera diventando istruttori di altri aspiranti. Per tale mansione è prevista l’acquisizione di un apposito patentino.

Un simile addestramento aspetta anche coloro che cogliono entrare a far parte dei reparti speciali dei GIS appartenenti ai Carabinieri. Coloro che scelgono questa carriera devono superare diverse prove di selezione e superare un corso di addestramento volto al potenziamento delle capacità fisiche, psico – attitudinali, pratiche. E’ necessario inoltre considerare che la vita di un militare appartenente ai reparti speciali richiede una attenzione costante nei confronti dei momenti di aggiornamento e di ulteriore specializzazione.

L’addestramento previsto per i NOCS e i GIS può essere considerato uno dei più duri di tutto l’ambito militare. Solo coloro che sono molto determinati nel compiere questo tipo di carriera riescono ad arrivare fino in fondo al percorso di formazione. Senza dubbio, tuttavia, il percorso e il lavoro svolto può regalare a chi lo svolge delle grandi soddisfazioni personali oltre alla consapevolezza di lavorare al servizio della propria patria.

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