Ministero del lavoro, pronti i dati sull’emarginazione in Italia

 Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha concluso la prima fase dell’indagine sull’emarginazione nel nostro Paese svolta insieme all’Istat , alla Caritas e alla Fio.psd. Il Ministero si propone di inquadrare lo status e i profili delle persone senza dimora presenti in Italia e le loro principali dinamiche di utilizzo del territorio al fine di definire delle politiche sociali utili per una corretta gestione del fenomeno.

L’indagine ha rilevato che l’erogazione dei servizi da parte di organizzazioni private (con o senza finanziamento pubblico) raggiunge la maggior parte dell’utenza, variando tra il 70% osservato per i servizi di segretariato sociale e il 97% per i servizi di accoglienza diurna.

In arrivo il rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia

Il nuovo rapporto Caritas-Zancan su povertà ed esclusione sociale in Italia pone in luce alcuni aspetti che non sono stati sufficientemente valutati tanto da registrare una sostanziale difformità tra  i dati ufficiali relativi alla povertà e la reale condizione del paese.

Infatti, il Rapporto registra nel 2010 8 milioni e 272 mila poveri, una percentuale pari al 13,8%, contro i 7 milioni e 810 mila del 2009 (13,1%). Secondo i dati Istat il 2010 ha registrato un  incremento nel numero di famiglie in condizioni di povertà passado da 2,657 milioni (pari al 10,8%) a 2,734 milioni (11%).

Perugia: dipendenti precari universitari costretti a rivolgersi alla Caritas

Una notizia, pubblicata ieri 19 giugno, all’interno del quotidiano “Corriere dell’Umbria” deve farci riflettere. Ben 35 dipendenti, per la maggior parte presso le facoltà di Agraria e Veterinaria dell’ateneo di Perugia, dallo scorso mese di gennaio sono senza stipendio.

Il contratto stagionale (manco si trattasse di un lavoro nel settore del turismo) è infatti scaduto lo scorso dicembre e l’Università di Perugia avrebbe giustificato la non riconferma di questi precari (pensate che alcuni lo sono anche da venti anni) per mancanza di disponibilità finanziarie.

I precari hanno indetto anche una conferenza stampa nel corso della quale hanno detto

Hanno regolarizzato tutti i precari specializzati, come tecnici e ricercatori, dopo soli diciotto mesi. Noi siamo in attesa da venti anni. Ma per loro evidentemente non c’è stato alcun problema economico