Consiglio di Stato: regolarità concorso pubblico e assistenza disabile

Il Consiglio di Stato ha espresso parere su due questioni di estrema importantanza. La prima riguarda il trasferimento dei dipendenti che sono coinvolti, loro malgrado, ad assistere familiari disabili, mentre la seconda coinvolge la regolarità dei concorsi pubblici.

Il Consiglio di Stato ha deciso che l’esposizione della prova scritta utilizzando la forma definita come stampatello non è passibile di esclusione dai concorsi pubblici perché non è un elemento fondamentale per la loro riconoscibilità.

La decisione è del 16 febbraio 2010. Secondo il suo parere, l’uso della scrittura a stampatello ha solo la finalità di rendere più comprensibile un elaborato e non ha carattere distintivo. Non solo, il Consiglio di Stato ha anche espresso il parere sulla numerazione delle pagine sempre in sede di concorso pubblico; infatti, anche in questo caso la numerazione è solo intesa ad agevolare il lavoro dei commissari d’esame perché si assume questo comportamento di natura esclusivamente di tipo ordinatoria.

L’Università dei baroni: un libro inchiesta

A poche settimane dalla nascita di questo blog, esattamente il 19 dicembre, vi avevamo riportato la notizia di un Concorso truccato all’Università degli Studi di Perugia. Un caso isolato? Assolutamente no.

L’Italia sembra non essere il paese meritocratico auspicato dal Ministro Gelmini attraverso parole o riforme varie. Il nostro è il paese dei cervelli in fuga, dei baroni e dei concorsi più o meno velatamente truccati.

Cercando qualche news sul web abbiamo trovato un interessante articolo pubblicato all’interno del Corriere lo scorso 11 febbraio 2009. Il giornalista descrive il libro “Un paese di baroni” scritto da Davide Carlucci e Antonio Castaldo su «truffe, favori, abusi di potere. Logge segrete e criminalità organizzata. Come funziona l’università italiana» (editore Chiarelettere). Si tratta di una vera e propria inchiesta con tanto di nomi e fatti.

Università di Perugia: concorsi truccati, 11 indagati

Dato che all’interno di questo blog vi parlo anche di concorsi, ho pensato di riportavi quanto ho letto all’interno del quotidiano “Il Giornale dell’Umbria” e che, ahimè, rappresenta un triste spaccato della realtà italiana.

I Concorsi in questione riguardano l’Università degli Studi di Perugia e tutto è partito più di un anno fa, quando un anonimo ha cominciato a denunciare quanto secondo lui avveniva nell’ateneo perugino.

Partì un’inchiesta chiamata “Parentopoli“.