Come diventare pubblicista

Avete sempre desiderato di lavorare nel settore della comunicazione? Una possibilità per accedere al mondo del giornalismo è quella di diventare pubblicista. Il pubblicista o meglio il giornalista pubblicista è un professionista della comunicazione scritta che lavora in maniera continuativa e retribuita presso una testata editoriale per un minimo di ventiquattro mesi. Questa collaborazione gli dà la possibilità di accedere al mondo del giornalismo e di essere registrato in un album a parte. 

Giornalisti in sciopero contro la legge Bavaglio

 A causa della legge Bavaglio, per tutta la giornata verrà effettuato lo sciopero dei giornalisti. Pochi, infatti, sono i giornali in edicola ed altrettante sono le emittenti televisive  che mandano in onda qualche notizia.

Lo sciopero (che ha coinvolto non solo giornalisti, ma anche partiti, associazioni e comitati) è stato indetto dopo due mesi di proteste contro il ddl Alfano sulle intercettazioni. Lo sciopero indetto dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana rappresenta una reale preoccupazione per gli effetti deleteri che avrebbe il disegno di legge sulle intercettazioni qualora venisse approvato, e cioè tantissimi limiti alla possibilità di fare informazione, ma soprattutto di diffondere notizie.

Come diventare giornalista pubblicista

Per ottenere l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti e il tesserino non serve necessariamente la laurea in Scienze delle comunicazioni o in giornalismo. Per esercitare questa professione bisogna dimostrare di aver svolto in maniera continuativa un’attività pubblicistica regolarmente retribuita negli ultimi due anni, e dunque bisogna aver pubblicato tra i 60 e 70 articoli (il numero varia da regione a regione).

Nel presentare la domanda occorre allegare un attestato del direttore della testata, le copie dei compensi percepiti e le fotocopie dei giornali o dei periodici contenenti gli scritti firmati. La prova del rapporto di lavoro richiesta dall’Ordine consiste normalmente nell’esibire la copia delle ritenute d’acconto versate dal giornale al collaboratore per le sue prestazioni. Per diventare pubblicisti occorre inoltre, oltre a quanto già previsto, l’obbligo di  frequenza a corsi di preparazione che precedono un mini esame e ciò perché nel frattempo è stato riconosciuto ai pubblicisti il diritto ad assumere la direzione responsabile di una testata, e a far parte integrante del lavoro redazionale.