Dall’Inps informativa sulle prestazioni in regime internazionale

 Il nostro Istituto previdenziale, attraverso la circolare n. 119 del 4 ottobre 2012 , fornisce le necessarie disposizioni e chiarimenti sulle prestazioni in regime internazionale, in seguito all’applicazione, per inciso dal 1° gennaio 2012, delle nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici riguardanti i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alla gestione separata introdotta dalla legge 335/1995.

Le verifiche reddituali dei pensionati residenti all’estero

 È partita lo scorso 15 maggio 2012 la nuova campagna Red Est 2012, per la dichiarazione dei redditi dei nostri connazionali all’estero e, dai dati Inps, saranno coinvolti circa 202.000 soggetti.

Il nostro Ente previdenziale ricorda che, in merito alla compilazione dei moduli, sono state introdotte alcune novità; in effetti, non possono essere modificati i dati anagrafici ed è stata introdotta l’opzione di rinuncia alla dichiarazione, da parte dell’eventuale coniuge. Se questa viene effettuata, saranno sospese tutte le prestazioni erogate in ragione del reddito del proprio marito o della propria moglie.

Riforma pensioni per i consulenti del lavoro

 E’ praticamente pronta la riforma delle pensioni per i consulenti del lavoro. La commissione che si occupa della procedura di revisione del sistema pensionistico per questa categoria di liberi professionisti ha infatti portato a termine l’intervento di review, da votare da parte dell’assemblea dei delegati nella data del prossimo 28 giugno e, quindi, inviato ai ministeri vigilanti per il via libero definitivo. Se tutto andrà per il verso giusto, la riforma entrerà in vigore con decorrenza 1 gennaio 2013.

Nonostante manchi ben più di un mese all’assemblea, i termini della riforma sono praticamente tutti noti. A variare è fondamentalmente il sistema di calcolo delle prestazioni, che oggi viene determinato in misura fissa. In futuro, invece, si passerà al metodo contributivo, come peraltro suggerito dalla riforma del lavoro del ministro Fornero. L’applicazione del nuovo metodo di calcolo avverrà inoltre nel rispetto delle anzianità maturate, e quindi varrà solamente per il futuro.