
Importanti novità in fatto di razionalizzazione della macchina burocratica dell’Amministrazione pubblica.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato di aver provveduto a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 18 giugno 2011 il Decreto Interministeriale relativo al modello organizzativo denominato “Polo integrato del Welfare” così come prevede l’articolo 1 della legge n. 247 del 24 dicembre 2007.
Si tratta di un importante passo finalizzato a definire le sedi logistiche uniche – a livello provinciale comprendenti gli uffici territoriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le sedi territoriali degli enti previdenziali e assicurativi vigilati – dove l’utenza ha la possibilità di usufruire dei servizi pubblici relativi alle politiche sul lavoro, alla tutela delle condizioni di lavoro, alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla previdenza e assistenza.
In linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione regionale, in Sardegna è in rampa di lancio “Welfare to Work“, un importante progetto per le imprese e, soprattutto, a favore dei lavoratori svantaggiati. La Regione Sardegna, ed in particolare l’Assessorato regionale al Lavoro, ha infatti pubblicato l’apposito Avviso grazie al quale le aziende che operano nei settori delle telecomunicazioni e dell’informatica, e che esercitano l’attività di call center, potranno ottenere dei contributi “spendibili” per andare ad assumere lavoratori svantaggiati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’Avviso, denominato “Welfare to Work a titolarità regionale“, è in particolare strutturato su due linee di intervento: una è quella sopra citata per le imprese, mentre l’altra è per i lavoratori che, non avendo ancora trovato un’opportunità di assunzione, possono ottenere una “dote” da spendere presso le imprese sempre ai fini di una ricollocazione sul mercato del lavoro.