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Il Clickbait sull’Ilva miete un’altra vittima

Fabio Matacchiera del Fonto Antidiossina contro l’Ilva. Chi ha ragione? Se l’Ilva di Taranto non ha risposto alle accuse di Matacchiera, il cui video pubblicato su youtube e diventato virale nei giorni scorsi puntava l’indice contro l’acciaieria a causa di presunte “colonne di fumo” emesse dalle ciminiere, pare in ogni caso che il Fondo Antidiossina abbia torto. Il video è infatti strumentale e sfrutta un’illusione ottica per fare disinformazione e allarmismo.
A spiegarlo è un sito particolarmente attento alle tematiche ambientali ma anche a verificare le notizie, che chiarisce come quelle immagini si riferiscano alle regolari fasi di spegnimento del carbon coke che avviene nel reparto cokeria dello stabilimento. Un’operazione che peraltro si ripete più volte al giorno.
Attenzione: Matacchiera parla espressamente di “colonna di fumo” ed esclude categoricamente che possa trattarsi di vapore, mentre in realtà, a dispetto dell’effetto ottico, si tratta proprio di vapore, la cui emissione è monitorata con la frequenza prevista dal piano di monitoraggio e controllo dell’Aia.
Nulla di cui preoccuparsi o per cui allarmarsi, in quanto i risultati delle attività di questo tipo mostrano costantemente valori al di sotto dei limiti autorizzati e che i dati vengono regolarmente comunicati alle autorità competenti e agli enti di controllo.
A questo punto non resta che spiegare come mai il vapore fuoriuscito dalle ciminiere possa apparire alla vista come fumo, prestandosi a video strumentali come quello di Matacchiera e all’allarmismo di giornali e social network. Si tratta, come detto, di una sorta di illusione ottica: quando questo evento emissivo si verifica in presenza di umidità e con le luci notturne dello stabilimento, l’effetto ottico è tale da farlo sembrare fumo.
Ancora una volta, il dibattito sull’Ilva di Taranto è scaduto nel sensazionalismo e nella disinformazione. E’ il tranello, l’eterna tentazione del clickbait alla quale nessuno pare essere immune.

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