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Come diventare astronomo

Una delle professioni più belle e affascinanti che si possono svolgere al giorno d’oggi è quella dell’astronomo, figura che lavora a stretto contatto con il mondo naturale e quello della scienza. La figura dell’astronomo nasce in tempi relativamente recenti, da quando Galileo Galilei ha dato nuovo corso e impulso a questa professione e l’ha rifondata su criteri moderni. Oggi l’astronomo è ancora lo studioso di astronomia del passato, il quale fonda il suo lavoro sullo studio delle leggi che governano i moti delle stelle, così come prevede anche l’etimologia della parola, ma è anche un professionista che più in generale si occupa della materia contenuta nell’universo.

Scopo di un astronomo è infatti quello di capire come funzionano i fenomeni che avvengono all’interno del sistema solare e al di fuori di esso, nella galassia, e più in generale nell’universo, il quale deve però essere interpretato sempre secondo rigorosi principi scientifici, i quali faranno capo a leggi fisiche.

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Ma cosa è necessario fare al giorno d’oggi per diventare astronomo? Quali sono le competenze richieste a chi vuole svolgere questo lavoro? Ci sono delle particolari scuole che si possono frequentare per arrivare a tale obiettivo?

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A queste e ad altre domande simili abbiamo cercato di rispondere in questa piccola guida, che spiega quali sono gli step essenziali da compiere per diventare astronomi.

Come diventare astronomo

Una delle prime qualità che si richiedono ad un astronomo è una naturale inclinazione nei confronti del mondo scientifico e delle sue leggi e del mondo fisico – naturale. La professione dell’astronomo ha subito grandi cambiamenti nel corso dei secoli, ma chi svolge questa professione ancora oggi deve sentirsi naturalmente attratto verso la natura, il cosmo e le sue eterne leggi.

Nelle epoche passate questa professione è stata per lungo tempo appannaggio di coloro che appartenevano alla classe religiosa, come i sacerdoti, i quali con le loro interpretazioni del cielo e dei movimenti degli astri riuscivano ad influenzare lo sviluppo economico e sociale di intere popolazioni e civiltà. In seguito, però, la professione dell’astronomo si è laicizzata ed è diventata una espressione della scienza e del suo metodo.

Copernico e Galileo Galilei furono i primi ad interpretare questa professione nel senso moderno del termine. Altri grandi nomi del passato sono poi stati quello di Keplero e di Newton. Oggi l’astronomo è in primo luogo uno scienziato, di norma un fisico, un approfondito conoscitore del metodo scientifico e del linguaggio matematico e non più solo un osservatore empirico degli astri attraverso l’uso del telescopio.

La conoscenza della matematica e dei suoi modelli serve infatti a descrivere i fenomeni e gli oggetti presenti nel cosmo. Per svolgere questa professione, quindi, si avrà un vantaggio se si proverrà da una scuola preparatoria come un liceo scientifico e successivamente si dovrà proseguire il proprio percorso di studi all’università scegliendo facoltà come il corso di laurea in astronomia o il corso triennale di fisica, che deve essere successivamente completato con una laurea in cosmologia o in astrofisica.

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