Procedura domanda beneficio esodati

 Nel corso delle ultime settimane, e ancor prima degli ultimi mesi, ci siamo occupati in maniera piuttosto frequente del problema degli esodati, ovvero quei lavoratori che – in virtù di un accordo con la propria azienda – hanno lasciato in via anticipata il proprio posto di lavoro, e che in seguito alla nuova riforma delle pensioni del ministro Fornero, si sono venuti a trovare in un limbo a metà tra l’accesso alla pensione (che si è spostata in avanti nel tempo) e il ritorno al mondo del lavoro. Vediamo oggi, nel dettaglio, quale sia la procedura da seguire per poter avere accesso al beneficio.

Come richiedere l’incentivo per gli esodati

 Come abbiamo avuto modo di vedere poche ore fa, gli esodati riconosciuti – per il momento – dal governo, sono circa 65 mila. Per loro, nonostante la sgradita sorpresa di vedersi tagliati fuori, con un sol colpo, dal mondo del lavoro e da quello della pensione, non tutto è perduto. Per alcuni di essi sarà infatti sufficiente presentare una domanda alla direzione territoriale del lavoro per vedersi riconosciuti i benefici spettanti.

Quanti sono gli esodati

 In un vortice di numeri e in un balletto di contestazioni sulle cifre, i media sembrano aver perso la bussola sulla vicenda degli esodati. Al termine di mesi di discussioni e di negoziazioni, si è davvero compreso quanti siano i lavoratori esodati? Cerchiamo di fare qualche calcolo specifico, fornendo una risposta che sia sufficientemente puntuale a una delle domande che più di altre hanno contraddistinto il primo semestre 2012 in Italia.

Novità esodati 2012

 La spending review ha apportato qualche importante novità in materia di esodati. Novità che allargano la platea di coloro che riusciranno a divenire beneficiari di una deroga rispetto all’attuale normativa, e che potranno pertanto andare in pensione con perfezionamento dei requisiti in base alla disciplina precedente all’introduzione della riforma Fornero. Vediamo maggiormente nel dettaglio chi sono i profili dei nuovi “graziati” dalla riforma del lavoro voluta dal ministro del welfare.

Stime sugli esodati tra una settimana

 Non si placa l’incertezza sul numero (e soprattutto sull’esito) degli esodati, coloro che hanno scelto di abbandonare il mondo del lavoro – di norma dietro indennizzo monetario – convinti di poter entrare nel mondo della pensione e della previdenza entro breve tempo, e che invece, complice la riforma Fornero, hanno visto la data di pensionamento slittare in avanti di uno, due o perfino cinque e sei anni.

Il loro destino è attualmente molto incerto, così come i numeri delle persone che rientrerebbero in questa categoria. Particolarmente emblematica è la differenza tra quanto trapelava come previsione governativa (meno di 100 mila unità) e quanto invece si sta lentamente delineando attraverso indiscrezioni che parlano di almeno 350 mila unità.

Numero e tutela esodati

 Negli ultimi giorni si è scatenata una vera e propria gara a individuare con maggiore attendibilità il numero degli esodati, quei lavoratori che nel corso degli ultimi mesi / anni hanno scelto di interrompere il proprio rapporto di dipendenza nei confronti dell’azienda, convinti di essere pressochè prossimi alla pensione, e di poter arrivare a questo importante traguardo potendo contare sugli strumenti di ammortizzazione sociale ordinaria e straordinaria posti in essere per permettere logo un sereno traghettamento verso il cedolino pensione.

Ebbene, con la riforma Fornero molti di quei lavoratori che nel corso degli ultimi anni hanno optato nei confronti di un’interruzione anticipata del proprio rapporto di lavoro, hanno visto allungata, in maniera significativa, la distanza che li separa dall’agognata pensione, rimanendo in una sorta di limbo contraddistinto da una parte dall’assenza di redditi da lavoro, e dall’altra dalla mancanza di prestazioni previdenziali.