I controlli domiciliari Inps per le visite mediche per i lavoratori colpiti dal sisma

 La vita non si ferma e nemmeno i controlli dell’Inps in fatto di visite domiciliari di malattia a carico dei lavoratori che risiedono nelle zone colpite dal sisma dello scorso mese di maggio.

Il nostro Istituto previdenziali, attraverso il messaggio 11448 dello scorso 6 luglio 2012, ricorda, infatti, che i lavoratori che sono residenti nei territori colpiti dal terremoto di maggio sono comunque obbligati  fornire ogni informazioni allo scopo di permettere il regolare controllo fiscale della malattia.

Il controllo fiscale in caso di infortunio

 La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 15773/2002, è stata presa a riferimento in materia di infortuni sul lavoro in merito all’obbligo di reperibilità dove si ribadisce che il lavoratore è comunque sottoposto ai diversi obblighi regolati dal contratto collettivo di lavoro.

In effetti, in caso di infortunio e malattia professionale con relativa denuncia all’INAIL, non è competenza  di tale Istituto assicuratore  attivare il medico legale INAIL per la visita fiscale.

In particolare, la stessa Corte di Cassazione, con la sopracitata sentenza, ha determinato da tempo  l’INPS  ad attivare un servizio a domanda,  per  eseguire visite fiscali di controllo a domicilio, non solo sulle assenze dal lavoro per malattia, ma anche nei casi di denuncia di infortunio sul lavoro.

Il datore di lavoro può rivolgersi, quindi, all’INPS per chiedere la verifica dell’effettivo stato di salute del lavoratore, che denuncia un infortunio sul lavoro, per il quale sia prevista una indennità temporanea, e ciò per tutto l’arco della durata dell’infortunio e  sino  a guarigione clinica. Pertanto appare  evidente che l’assenza dal lavoro per malattia e quella per inabilità temporanea al lavoro, a seguito di infortunio denunciato come tale, avranno lo stesso trattamento da parte dei medici legali dell’INPS, che interverranno su semplice richiesta del datore di lavoro.

Malati di tumore spesso costretti a licenziarsi o a dimettersi

Ci siamo già soffermati all’interno del blog di quelle malattie che in qualche modo possono essere collegate al lavoro: dall’endometriosi che purtroppo ancora nel 2011 tende a discriminare le donne, passando per l’importante circolare Inps di maggio 2011 e che interessa le vittime dell’amianto fino ad arrivare a parlare dei lavoratori che vengono colpiti dai sintomi da stress lavoro-correlato.

Oggi torniamo su questo delicato ed importante argomento riportando i dati di una ricerca compiuta dal Censis su pazienti oncologici; negli ultimi 10 anni più di 270 mila persone colpite da tumore sono state licenziate, costretti alle dimissioni o hanno dovuto cessare la propria attività autonoma.