L’Italia sorvegliata speciale

Mentre in Italia si continua a discutere sulle dimissioni del nostro premier, l’Unione Europea ha deciso di aumentare la sua vigilanza e sorvegliare l’andamento della finanza pubblica con i suoi limiti di spesa.

In effetti, al delegazione UE-BCE, guidata da Servas Deroose, dovrà stilare un rapporto che sarà poi presentato all’eurogruppo che si terrà il prossimo 29 novembre. Servas Deroose guida il team di lavoro composto da esperti Ue e della Banca europea con un questionario di 40 domande che spaziano in ogni campo: dalle riforme strutturali a quelle del sistema giudiziario.

Crisi: per Berlusconi la soluzione è lavorare di più

Oggi vi stiamo fornendo diversi spunti su come uscire (almeno in teoria) dalla recessione. In questo nostro breve elenco non potevano mancare le parole del Premier Silvio Berlusconi. Secondo lui, per uscire dalla crisi economica gli italiani devono avere

voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America

Disoccupazione in aumento. Governo vicino ai cittadini?

Questa notizia all’interno di Repubblica deve per forza spingerci a riflettere.

Una “recessione senza precedenti che potrebbe causare altri 6 milioni di disoccupati entro il 2010” e produrre “gravi conseguenze sociali per le famiglie e le persone”. Sono le considerazioni del progetto di documento del “Comitato per l’occupazione e per la protezione sociale”, contenente i messaggi chiave del Consiglio Epsco al Consiglio europeo di primavera.

Franceschini: assegno mensile ai disoccupati

Il Segratario del Pd, Dario Franceschini ha lanciato una proposta: quella di erogare un assegno mensile di disoccupazione per tutti quelli che perdono il posto di lavoro.

Ha invitato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a fare un provvedimento su questo. Dalle pagine di Repubblica si legge

Porti un decreto ne fa tanti, e in questo caso c’è l’urgenza

Sono tanti i temi in cui la politica dovrebbe prendere decisioni imminenti: sanità, pensioni, stipendi, disoccupazione, ricerca. Ci sentiamo un po’ tutti “impotenti”: non riusciamo a capire come mai nessuno si decida a prendere provvedimenti seri e duraturi.

Il mondo politico e la grave crisi economica

Anche il mondo politico sembra essersi, finalmente, accorto della grave crisi che da mesi sta colpendo l’Italia.
Silvio Berlusconi in un servizio all’interno del Corriere afferma

Questa crisi ha dimensioni che non sono ancora del tutto definite e la guardiamo con preoccupazione. Siamo convinti che questa crisi dipenda molto anche dai nostri comportamenti, ma è una crisi globale di cui realisticamente abbiamo sempre preso atto e lo facciamo ancora. Il governo e le Regioni hanno dato buona prova nell’affrontare la crisi dando risposte concrete e immediate a quanti più direttamente sono e potranno essere colpiti dalla crisi stessa.

Forse, per la prima volta ha messo da parte il suo tradizionale ottimismo.

I presupposti per un cambiamento sembrano esserci. Ma occorrono delle decisioni drastiche, immediate per fra fronte a questo grave momento. Basta parole, vogliamo fatti!