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Il mondo politico e la grave crisi economica

Anche il mondo politico sembra essersi, finalmente, accorto della grave crisi che da mesi sta colpendo l’Italia.
Silvio Berlusconi in un servizio all’interno del Corriere afferma

Questa crisi ha dimensioni che non sono ancora del tutto definite e la guardiamo con preoccupazione. Siamo convinti che questa crisi dipenda molto anche dai nostri comportamenti, ma è una crisi globale di cui realisticamente abbiamo sempre preso atto e lo facciamo ancora. Il governo e le Regioni hanno dato buona prova nell’affrontare la crisi dando risposte concrete e immediate a quanti più direttamente sono e potranno essere colpiti dalla crisi stessa.

Forse, per la prima volta ha messo da parte il suo tradizionale ottimismo.

I presupposti per un cambiamento sembrano esserci. Ma occorrono delle decisioni drastiche, immediate per fra fronte a questo grave momento. Basta parole, vogliamo fatti!

Walter Veltroni, sempre all’interno dello stesso quotidiano, parlando dello sciopero indetto dalla Cgil dice

Sarebbe bello se l’Italia intera si fermasse per dire al governo: svegliati. La manifestazione a Roma nasce da problemi reali che bisogna affrontare. Il mio messaggio è cercare di creare le condizioni per ascoltare la voce dei lavoratori, anche quando si esprime nelle forme più drammatiche. Bisogna poi unire il mondo del lavoro, dal piccolo e medio imprenditore all’operaio, perché la crisi è profonda. Serve una mobilitazione di tutte le forze sociali: sarebbe bello se l’Italia intera si fermasse per dire al governo svegliati.

Intanto, per i prossimi 10 mesi i lavoratori dello stabilimento Fiat Auto di Pomigliano e per le 5 mila tute blu dell’indotto percepiranno 200 euro a testa. Si tratta di una cifra complessiva che sfiora i 20 milioni di euro che, attraverso percorsi formativi, consentirà così un adeguamento della quota prevista dal trattamento di cassa integrazione oggi pari a circa 760 euro.

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