Un elemento cruciale per valutare in questi anni lo stato di salute nel nostro Paese ci arriva direttamente dal tasso di disoccupazione, considerando il fatto che questo valore consente di comprendere quale sia la situazione occupazionale in giro per le varie regioni.
Buone notizie arrivano dal mondo del lavoro per il nostro Paese, infatti è stato notato un aumento dell’occupazione nel secondo trimestre del 2024 che fa ben sperare. Approfondendo in maniera tecnica, in base ai soliti dati comunicati dall’Istat, è emerso come in questo secondo trimestre del 2024 il tasso di disoccupazione in Italia sia sceso di 0,3 punti al 6,8%.
Le ultime tendenze registrate a proposito del tasso di disoccupazione in Italia
C’è un aumento degli occupati in termini congiunturali di 124mila unità (+0,5% rispetto al primo trimestre 2024), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+141mila, +0,9%) e degli indipendenti (+38 mila, +0,7%) che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-55mila, -1,9%). Cala il numero di disoccupati (-84mila, -4,6% in tre mesi) ma aumenta quello degli inattivi di 15-64 anni (+32mila, +0,3%).
L’occupazione in Italia è salita dello 0,2% arrivando al 62,2%. Ciò che fa ben sperare è il dato di +329mila occupati sull’anno, registrando un +3,3% dei dipendenti stabili, un +0,6% degli indipendenti, con un calo dei dipendenti a termine che arriva a -6,7%. Quello che conta è soprattutto un calo evidente della disoccupazione con un -194mila in un anno, ossia il -10,2%.
Cresce non solo il numero degli occupati in questo secondo trimestre del 2024, ma è stato avvertito anche un aumento del costo del lavoro. Approfondendo anche in questo caso i dati forniti dall’Istat è emerso come il costo del lavoro per Unità di lavoro equivalente a tempo pieno (Ula) abbia fatto registrare un imponente aumento su base congiunturale, ossia all’1,9%, per effetto della crescita. Situazione dettata sia per quanto concerne le stesse retribuzioni (+1,7%) sia, in misura leggermente superiore, per i vari contributi sociali (+2,4).
L’aumento del costo del lavoro è stato però registrato anche in termini tendenziali, attestandosi al 4,5%, ancora una volta per effetto della significativa crescita sia della componente retributiva (+4,7%) sia dei contributi sociali (+4,4%). La crescita particolarmente sostenuta delle retribuzioni del trimestre si lega principalmente alle erogazioni economiche previste nei rinnovi contrattuali.
Termini tecnici che evidenziano un buon cambio di rotta dell’occupazione nel nostro Paese nel secondo trimestre del 2024, un trend che con molta probabilità potrà proseguire anche nei prossimi mesi. La speranza è che il tasso di disoccupazione possa calare ulteriormente nel nostro Paese nel corso degli anni. Continueremo a monitorare il tasso di disoccupazione in futuro.