I dati Istat relativi al mese di aprile 2025 fotografano un mercato del lavoro italiano sostanzialmente stabile, con un totale di 24,2 milioni di occupati. Questo numero, in linea con il mese precedente, si traduce in un tasso di occupazione fermo al 62,7%. Un segnale positivo arriva dal calo del tasso di disoccupazione, che scende al 5,9%, mentre il tasso di inattività registra un lieve aumento, attestandosi al 33,2%.

Focus sul tasso di occupazione in Italia a giugno
Analizzando la composizione dell’occupazione, emerge un interessante mix di tendenze. Su base mensile, si osserva un incremento nel numero di lavoratori autonomi, che raggiungono i 5,1 milioni, e dei dipendenti a tempo determinato, che si attestano a 2,6 milioni. In controtendenza, si registra una diminuzione dei dipendenti a tempo indeterminato, che scendono a 16,3 milioni.
Questa dinamica suggerisce una crescente flessibilità nel mercato del lavoro, con un’espansione delle forme contrattuali non standard. Considerando il panorama su base annua, il quadro complessivo dell’occupazione mostra una crescita significativa. Rispetto ad aprile 2024, si contano 282mila occupati in più. Questo aumento è trainato in particolare dall’incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+345mila) e degli autonomi (+110mila), bilanciato tuttavia da una contrazione dei dipendenti a termine (-173mila).
Questo dato annuale suggerisce un consolidamento dell’occupazione a lungo termine e di quella indipendente. Il calo del numero di persone in cerca di lavoro è un altro elemento di spicco. Si registra una riduzione del 3,1%, pari a 48mila unità, che interessa sia uomini che donne e quasi tutte le fasce d’età, con l’eccezione dei 25-34enni, per i quali il numero di disoccupati rimane sostanzialmente invariato.
Questa diminuzione si riflette nel tasso di disoccupazione che scende al 5,9% (-0,2 punti) e, in maniera ancora più marcata, nel tasso di disoccupazione giovanile, che registra un significativo calo all’19,2% (-1,2 punti). Parallelamente, si osserva un leggero aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3%, pari a +39mila unità), un fenomeno che coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni, per i quali il numero di inattivi è in diminuzione.
Di conseguenza, il tasso di inattività sale marginalmente al 33,2% (+0,1 punti). Infine, un’analisi trimestrale che confronta febbraio-aprile 2025 con il trimestre precedente (novembre 2024-gennaio 2025) conferma la tendenza positiva. Si registra un aumento di 96mila occupati (+0,4%), accompagnato da una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-3,4%, pari a -55mila unità) e degli inattivi (-0,4%, pari a -44mila unità). Questi dati trimestrali rafforzano l’immagine di un mercato del lavoro in graduale ma costante miglioramento.