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Inail, calano gli infortuni in Umbria

Il rapporto sugli infortuni mostra un trend positivo per la regione Umbria visto che nel 2010 sono calati infortuni e morti sul lavoro anche se poi aumentano le malattie professionali; in effetti, i dati mostrati dall’Inail pongono in evidenza un calo del 2,7% degli infortuni denunciati. L’Inail, nel corso della presentazione del rapporto a Perugia, ha confermato che gli incidenti denunciati lo scorso anno sono stati 14.872 contro i 15.291 del 2009 (-2.7%) con sedici i casi mortali contro i precedenti 17 (-5.9%). Non solo, si registra anche un’inversione di tendenza dei lavoratori stranieri: 2.521 le denunce contro i 2.639 dell’anno prima (-4.5%).

Il settore produttivo più virtuoso è l’agricoltura dove si registrano 1.609 infortuni, ovvero un calo dell’3.5% rispetto all’anno precedente, mentre l’industria si attesta intorno ai 12.609 casi, circa il 3.1% anche se poi, così come pone in evidenza l’Inail, si registra un aumento delle denunce, in totale 646 casi (+5.5%).

L’Inail ha anche analizzato la dinamica di ogni singolo infortunio tanto che la maggioranza degli infortuni (13.427 casi, circa il 90%) è accaduto in occasione di lavoro e nella circolazione stradale (autotrasportatori, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale). La restante parte (1.445 casi) riguarda, invece, gli infortuni in itinere (ovvero, quelli avvenuti nel tragitto casa/lavoro, e viceversa).

Al contrario le malattie professionali si rilevano in aumento di una percentuale di quasi del 5.3% passando dalle 1.266 del 2009 alle 1.333 del 2010. . La maggior parte è stata denunciata nella gestione industria e servizi (circa il 90%), la restante in agricoltura (oltre l’8%) e tra i dipendenti dello stato (circa l’1.5%).

Secondo i responsabili dell’Inail della sede umbra

Questo aumento è da addebitare a una pluralità di fattori, tra cui l’aumentata sensibilizzazione e informazione svolta nei confronti dei lavoratori da parte dell’Istituto ma anche dei sindacati, delle associazioni di categoria e dei patronati e l’entrata a regime delle nuove tabelle, in base al decreto ministeriale del 9 aprile 2008 (il provvedimento che ha incluso come tabellate alcune malattie che prima non lo erano)

Fonte Inail

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